Percorso naturalistico “Excalibur” a Tonezza del Cimone

by Elisa Di Rienzo

Ci troviamo nell’altopiano di Tonezza del Cimone, in provincia di Vicenza. Il percorso naturalistico-didattico Excalibur è uno dei più belli e suggestivi sentieri della zona. Una passeggiata adatta a tutti, anche per i bambini più piccoli, che si snoda nella valle tra alberi di ciliegi (non moltissimi ormai..),  boschi di faggi, larici e prati.

Tonezza del Cimone ha alle sue spalle una lunga tradizione turistica. Lo scrittore Antonio Fogazzaro vi ambientò qui alcuni capitoli dei suoi romanzi, ispirato dai variopinti paesaggi che da qui si possono ancora ammirare.

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Come raggiungere il percorso

Dal centro di Tonezza, altopiano nel nord vicentino,  si prosegue per la statale che conduce a Folgaria.
Dopo circa 500 m dalla caserma dell’aereonautica, si prende la strada sulla sinistra che scende in Contrà Valle (indicazioni pista sci di fondo e percorso Excalibur), e si arriva ad un parcheggio, di fronte alla Baita Tedetta, piccolo punto di ristoro,  partenza del percorso.

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Il sentiero “Excalibur”

Il percorso è molto facile ed è perfetto per tranquille passeggiate anche con i bambini (non con il passeggino), nordic walking e in inverno, ciaspolade.

E’ un anello lungo 2,5 km, ad una altezza costante di circa 1000 metri,  in gran parte  recuperato e valorizzato grazie ai fondi della Comunità Europea.

Può esser percorso in entrambe le direzioni: alla partenza troverete infatti due frecce che indicano il percorso, sia verso destra che a sinistra. Quello “più corretto” è quello che si prende  verso  sinistra rispetto al punto di partenza (proprio dietro alla piccola baita), quindi in senso orario.

Noi lo abbiamo percorso, invece, prendendo il sentiero a destra. Non cambia nulla, bisogna fare solo più attenzione alle indicazioni che durante il percorso sono solo per chi lo effettua seguendo il senso orario.

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Durante il percorso  che si snoda tra boschi di facci e abeti e larici, in un meraviglioso paesaggio, e in piena sicurezza, si incontrano  10 stazioni, ognuna delle quali è segnalata da un cartello che spiega le caratteristiche della luogo e  dove è possibile soffermarsi e fare anche  attività didattico-ricreative.

C’è poi la possibilità di allargarsi a percorsi più lunghi (5 e 12 km), che noi faremo senz’altro la prossima occasione!

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Le Tappe del percorso (percorso in senso orario, come da mappa)

1 Le dolci linee del paesaggio
Alla partenza si apre un grande prato, sullo sfondo i boschi con i colori dell’autunno. Bellissima la casetta sull’albero su cui ci sarebbe piaciuto salire!

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2 Il vecchio Faggio

Si arriva ad una piccola pozza d’acqua, per far abbeverare gli animali, all’ombra di un  secolare faggio dalla gigantesca chioma. A fianco, un vecchio rustico, il Baito delle Coste, tutto in pietra, con alla base la parte adibita a stalla,  e la parte sopra a fienile.

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3 I sorprendenti Larici

Oltre il vecchio faggio ci si incammina in un ampio e luminoso bosco di larici. Il sentiero,  delimitato da ambo le parti da vecchi muretti a secco costruiti con pietre ricavate in loco, prende il nome di sentiero delle vacche perchè veniva un tempo percorso dal bestiame per raggiungere i pascoli della zona.

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4  La Contrà Vallà
Intorno al 1860 venne edificato questo piccolo e affascinante borghetto, Contrà Vallà. L’acqua limpida che sgorga dalla roccia, la terra fertile dove coltivare le famose patate, la segale, l’orzo e i fagioli, i ciliegi, i boschi ricchi di legname e la bellezza del posto non può che dar ragione a chi decise di fermarsi qui!
 
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5 La valle dei ciliegi
Si apre la valle dei ciliegi, che ovviamente meriterà  di essere vista in primavera ed estate. Nei prati montoni, cavalli si godevano il caldo tepore autunnale.
 
montoniIncontro con il Bosco
 
6  Il fortino
Il fortino si raggiungibile attraverso un sentiero, posto tra le due diramazioni che portano  alla cava e alla sorgente.  Fu costruito sulla roccia dall’esercito Austro-ungarico che invase l’altopiano di Tonezza il 15 maggio 1916, in seguito alla grande offensiva battezzata Strafexpedition.
 
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7 Le antiche cave
Le cave si raggiungono percorrendo un sentiero attraverso un bosco di faggi e abeti, in questa stagione ricoperto da un folto tappeto di foglie secche. Anche qui muretti a secco e le vecchie cave, ormai quasi completamente interrate.
 
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8 La sorgente
La presenza dell’acqua è stata sicuramente fondamentale per chi decise di fermarsi a vivere qui. Gli abitanti di Contrà Vallà venivano presso la sorgente Canaletto ad attingerla. L’acqua riempiva una vasca fatta di sasso che, secondo antiche testimonianze, era colma fino all’orlo.
 
9 Dentro la trincea
Dopo la valle dei ciliegi, il sentiero prosegue in leggera salita fino ad arrivare ad una trincea, dell’epoca della Grande Guerra. La trincea è nata per dare un rifugio sicuro ai soldati.
 
trincea tonezza
 
10 Incontro con il Bosco
Bellissimo il bosco di faggi. Il versante lungo il quale si cammina è caratterizzato dalla presenza di terrazzamenti.
 
Incontro con il Bosco

Incontro con il Bosco

percorso Excalibur Tonezza

Quando andare

Sicuramente  un una passeggiata ideale in tutti i periodi dell’anno.

In autunno, come lo abbiamo fatto noi, per ammirare i colori del foliage  di questa stagione, in inverno per camminate silenziose con le ciaspole ai piedi, in primavera con i ciliegi in fiore, in estate per godere della frescura dei boschi.

Incontro con il Bosco

foglie autunno

La spada di Excalibur

Dopo aver attraversato la valle dei ciliegi si trova finalmente Excalibur, la leggendaria spada nella roccia  di re Artù.  Ci sarà da divertirsi a cercare di toglierla sperando così di diventare, come leggenda vuole, re o regina di Inghilterra!

percorso Excalibur Tonezza

I dintorni

Oltre a questo piacevolissimo percorso, l’altopiano di Tonezza può offrire ampia scelta di itinerari pedo ciclabili, la possibilità di scoprire luoghi della grande Guerra, escursioni alla ricerca di prodotti di stagione, come ad esempio funghi, o numerose piste da sci di fondo e discesa per lattazione invernale.

Inoltre, non perdete l’occasione di assaggiare i famosi gnocchi realizzati con la  patata di montagna dell’alto Vald’astico, quindi di Tonezza, Posina e Arsiero. Generalmente vengono portati a tavola accompagnati da varie ciotole con i condimenti: dal più classico ragù, burro e salvia al tipico sugo con le spugnole o alla Vicentina,con uvetta, cannella e parmigiano (di quest’ultimo qui trovate la ricetta).

 

 

Ciao!

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