La valle dei mulini di Mossano è stata la meta di una escursione domenicale sui Colli Berici, per sfuggire alla nebbia autunnale della città la prima volta, ma poi siamo ritornati anche per goderci i colori della primavera.
Una bellissima camminata che regala panorami, ambienti diversi e storia immersi in un piccolo angolo della provincia di Vicenza.

La valle dei mulini
L’escursione parte proprio dal centro del paese di Mossano (VI). Si può parcheggiare di fronte alla municipio o alla chiesa e da lì si trova subito l’indicazione per il sentiero 81 dei Colli Berici: si scende lungo una stradina pedonale e si arriva nel cuore della “contrada dei munari”, tra vigneti, roseti e giardini.

In alternativa prima di giungere al municipio, all’altezza del capitello, si gira a sinistra arrivando da valle, lungo via Calbin e si scende fino al bivio, a destra, per Contra’ de’ Munari, dove ha inizio il percorso della Valle dei Mulini.
Oggi la contrada è un agglomerato di dodici case restaurate, ma un tempo erano tutti mulini idraulici di origine medioevale alimentati dal torrente che nasce poco più a monte. Dei cartelli esplicativi raccontano bene la storia di questi mulini.
La contrada stessa è conosciuta anche come Via Calbin: si dice che nel Medioevo un certo Calbino riscuotesse una tassa dai mugnai, in cambio dell’utilizzo dell’acqua del ruscello. In caso di mancato pagamento, il “signor” Calbino azionava una chiusa e interrompeva così il flusso delle acque e, quindi, il lavoro dei mugnai.



L’ultimo dei 12 mulini, in una posizione molto suggestiva, è ancora funzionante: si può notare la bellissima ed enorme ruota di legno che ha la capacità di far girare le macine dei mulini anche con pochissima acqua.

Il mulino si raggiunge seguendo il sentiero, tra cespugli, che in primavera sono pieni di calle, e alberi di frutta. Un piccolo ponticello ti porta a ridosso del mulino, sul cui muro sono ancora appesi vecchi attrezzi agricoli arrugginiti.

Dopo i mulini il sentiero 81 continua
Superato l’ultimo mulino si procede seguendo le frecce del sentiero 81, per una piacevolissima e non impegnativa passeggiata ad anello, di circa 2/3 ore.
Non ci si alza mai troppo di quota e il panorama è molto vario: dal bosco fitto si passa a grandi prati, poi uliveti e terrazzamenti, scorci sulla pianura e sui vicini colli Euganei.


Poi ancora grotte e covoli, e tanti segnali di una vita quotidiana come recinti per piccoli animali o roccoli per la caccia.

La Grotta di San Bernardino
Rientrando verso Mossano si trova un deviazione per la Grotta di San Bernardino, un piccolissimo eremo medievale nel quale probabilmente ha risieduto San Bernardino da Siena, nella prima metà del Quattrocento.
Ma è anche scavo archeologico preistorico, per le importanti ricerche che ne attestano la presenza dell’uomo di Neanderthal.
All’interno di questa grotta, con rocce custodi di 250.000 anni della nostra storia, si trovano schegge di selce, raschiatoi, punte di frecce, tracce di un focolare di 200.000 anni fa.
L’apertura al pubblico della grotta avviene saltuariamente, o a richiesta di gruppi, con visita guidate curate da esperti della Pro Loco di Mossano alla quale ci si deve rivolgere.
Il sentiero continua per altri 5 minuti fino a chiudere il percorso raggiungendo il punto di partenza.
In breve: la Valle dei Mulini e il Sentiero 81
PARTENZA E ARRIVO: in centro a Mossano (VI), davanti alla chiesa, lungo la strada principale del paese.
LUNGHEZZA: il percorso ad anello è di circa 10 chilometri. Il cartello indica un tempo di percorrenza di 3 ore e mezza, compresa la deviazione alla Grotta di San Bernardino.
Adatto a tutti, anche famiglie con bambini, non con passeggino.

DISLIVELLO: complessivamente si sale di 305 metri, ma in maniera molto dolce e non faticosa.
PERIODO MIGLIORE: bello in tutte le stagioni. Noi l’abbiamo percorso nelle stagioni di mezzo ed è meraviglioso. In primavera per i tripudio di verde e dei fiori di calla lungo i rivoli di acqua e in autunno per i meravigliosi colori.


PUNTI DI RISTORO: portare con sé una bottiglia di acqua ed eventualmente qualche snack o pranzo al sacco (ci sono tantissimi luoghi adatti per un bel pic-nic sui prati) perchè non ci sono punti di ristoro, nemmeno fontanelle, lungo il sentiero.
- Verso la fine del percorso si incontra l’agriturismo Da Sagraro, aperto, di norma, dal venerdì alla domenica: location con una veduta amplissima sulla pianura e verso i Colli Euganei. Disponibili anche delle camere e la fattoria didattica.
- Voglio poi segnalarvi la presenza di una bellissima cantina, in un antico convento del 1200, lungo via Calbin. Si tratta della cantina Pegoraro dove potete prenotare une degustazione di vini o semplicemente godere della splendida area verde attrezzata con tavoli e panche in legno circondate da bosco e prati, pensata per una pausa in piena tranquillità. La zona è fornita anche di camino, acqua potabile, prese di corrente, toilette, un piccolo frigo e un ampio parcheggio. E’ necessario riservare lo spazio sempre con preavviso. L’ampio parcheggio può accogliere anche camper per soste brevi. Per il soggiorno chiedono un acquisto libero in cantina (minimo tre bottiglie di vino).
- A soli 3 km da Mossano, anche il ristorante stellato di chef Giuliano Baldessari, Aqua Crua, a Barbarano Vicentino.
Spero di avervi fatto venire voglia di trascorrere qualche ora nei meravigliosi Colli Berici!.

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2 comments
Ciao Elisa,con amici volevamo fare il percorso 81, oltre a Sagraro ormai già tutto occupato,ti chiedo dove si può pranzare.Grazie .
In zona mi viene on mente solo le cantine Pegoraro dove so che organizzano delle belle degustazioni (chttp://www.cantinapegoraro.it/category/tenuta-monastero/.
Oppure dovreste sposatevi verso Barbarano ad esempio alla Scudeletta, un ,locale storico sui colli (https://www.trattorialascudeleta.it) a circa 5 km.
buona passeggiata!