I pandoli di Schio sono dei biscotti morbidi da inzuppare, dalla forma simile a dei grossi e tozzi grissini.

In dialetto veneto dare del “pandòlo” a qualcuno significa dargli del sempliciotto, del tonto, del goffo.
Questi biscotti sono un po’ così: sono semplici, sia per quanto riguarda gli ingredienti, che nel loro sapore.
Sono anche molto facili da realizzare e i tempi di preparazione sono davvero brevi.

“Pomeriggio uggioso, lo passiamo in cucina a preparare biscotti?”, questo il tema della rubrica L’Italia nel piatto e io rispondo con pandòli!
I link alle ricette delle altre regioni d’Italia le trovate a fine articolo!
Pandòli di Schio
Ingredienti
- 500 g di farina 00
- 2 uova
- 60 g zucchero*
- 1/2 bicchiere di latte tiepido
- 10 g di lievito di birra fresco
- 100 g di strutto o di burro
- 1 pizzico i sale
Istruzioni
- Sciogli il lievito di birra nel latte tiepido e mescola bene, poi copri con una pellicola e fai agire per circa 30 minuti.
- In una ciotola unisci la farina, le uova, lo zucchero, lo strutto e un pizzico di sale e mescola bene.
- Aggiungi il latte con lievito e lavora l’impasto fino a che diventa liscio e omogeneo.
- Lascia riposare l’impasto per circa 1 ora, in un luogo tiepido.
- Prendi piccole porzioni, delle piccole palline di impasto e allungale come per formare dei grossi grissini, dei filoncini dello spessore di un dito e lunghi circa 10 cm.
- Metti della carta forno su una placca da forno, o imburrala bene, e posiziona i biscotti in ordine e un po’ distanziati tra loro.
- Inforna a 90°C per 10 minuti e poi metti 180°C per circa 15 minuti, forno statico.
- Lascia raffreddare su una gratella. Questi biscotti si mantengono anche per giorni se messi in un contenitore con chiusura ermetica.
Note
La storia dei pandòli: tradizione vicentina, di Schio
I pandoli di Schio sono un dolce tipico della cultura tradizionale contadina della provincia di Vicenza.
Giovanni Capnist nel suo libro “I dolci del Veneto”, cita alcune ricette di nobili famiglie datate 1860, 1890 e li descrive come biscottini tipici della zona di Schio e di Malo, due cittadine dell’alto vicentino.
La loro caratteristica principale è data dal fatto che quando vengono immersi nel latte (o nel vino, come facevano i nonni) si inzuppano e si ammorbidiscono così velocemente da tendere a piegarsi e cadere nel sollevarli alla bocca.
Questa forma di goffaggine è il motivo per cui si definisce in dialetto vicentino, come “pandolo” chi non è proprio un “dritto”.

Una vecchia pasticceria di Schio conserva ancora una lettera di ringraziamento della Reale Casa, concessa dall’allora Re Vittorio Emanuele che, durante una visita alla città e al lanificio Rossi, ebbe modo di degustare questo tipico biscotto.
Fonti
Anna Capnist Dolcetta, Giovanni Capnist, La cucina vicentina: storie e ricette, Orme Editori, 2013
L’Italia nel piatto
“Pomeriggio uggioso, lo passiamo in cucina a preparar biscotti?” questo è il tema della rubrica L’Italia nel Piatto per il mese di novembre.
Per il Veneto ho proposto questo biscotto da colazione, i Pandòli, , mentre quelle di seguito sono le ideee delle altre Regioni d’Italia.

Liguria: Cobeletti (blog: Arbanella di basilico)
Piemonte: Krumiri: (blog: La cascata dei Sapori)
Valle d’Aosta: Torcetti di Saint Vincent 2.0 (blog: Delizie & Confidenze)
Lombardia: Bacioni di Lodi o Gnam Gnam (blog: kucina di Kiara)
Trentino Alto Adige: Lebkuchen – i gustosi biscotti speziati (blog: Profumi e colori)
Friuli Venezia Giulia: Favette triestine (blog: That’s Amore)
Emilia Romagna: Fave dei morti (blog: Zibaldone culinario)
Abruzzo: Frollini al farro abruzzesi (blog: Un’americana tra gli orsi)
Toscana :Amaretti di Santa Croce (blog: Acquacotta e fantasia)
Umbria: Tisichelle delle monache (blog: Due amiche in cucina)
Marche: Biscotti all’anice marchigiani (blog: Forchetta e pennello)
Molise: Ceppelliate di Trivento (blog: TartetaTina)
Lazio: I giglietti di Palestrina (blog: Meri in cucina)
Puglia: Il biscotto di Ceglie (blog: Breakfast da Donaflor)
Campania: I Caprilù: i biscotti di Capri fatti con mandorle e limoncello (blog: Fusilli al tegamino)
Basilicata: I calzoncelli di Melfi (blog: Quella lucina in cucina)
Calabria: I fritti ‘a bbentu (blog: Il mondo di Rina)
Sardegna: Zambellas di Dorgali (blog: Dolci Tentazioni d’autore)
ciao!

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12 comments
Ottimi i biscotti e bellissime le foto! Un abbraccio 🙂
grazie!
Biscotti semplici, ma assolutanente piacevoli a colazione!
Bello scoprire queste ricette regionali spesso non conosciute. Andrebbero provate tutti. Bella la tua bimba!
Hai ragione, sarebbero tutti da provare!
grazie
elisa
buonissimi questi biscotti e simpatico il loro nome! La modella invece, bellissima e sempre più grande!
Grazie Marina!
🙂
ottimi biscotti, poco dolci e ideali per l’inzuppo! Ma quando è carina la tua ragazza, hai una modella d’eccezione!
Si, sono proprio biscotti da inzuppo!
Grazie! Sì, quando si presta, ho una modella tutta mia!!
ciao
elisa
Le tue foto e le tue ricette raccontano ogni volta qualcosa del Veneto in maniera semplice ma che attrae in modo incredibile. Complimenti
Grazie Natalia, mi fanno molto piacere le tue parole, perchè vuol dire che sto riuscendo nel mio intento!
grazie
elisa
Bellissimi i tuoi biscotti Elisa e stupenda la tua bambina! Complimenti anche per le foto splendide!
Baci,
Mary
Grazie mille! 🙂