Vi racconto il nostro itinerario di viaggio in Giappone: se anche tu hai desiderio di visitare questo caledoiscopico Paese, o comunque ne sei incuriosito e affascinato, dai una letta a questo articolo, potresti trovare degli spunti interessanti nella programmazione del tuo viaggio.
Ho già pubblicato un articolo dedicato ai consigli pratici, utili da sapere quando si pianifica questo viaggio: come organizzarsi con i trasporti interni, per la prenotazioni alloggi e ristoranti, sulle carte ricaricabili e pocket wifi, letture utili e tante altre info. Leggi sarà interessante: VIAGGIO IN GIAPPONE: 10 COSE DA SAPERE PER ORGANIZZARLO AL MEGLIO
Poi ho pubblicato un altro articolo su COSA MANGIARE IN GIAPPONE: 20 PIATTI DA NON PERDERE . Un ulteriore motivo per correre in Giappone!
Qui invece troverai l’itinerario di viaggio della notes prima volta in Giappone, e come vedrai ora nel dettaglio, è stato di 15 giorni di tour tra tappe classiche e meno, per poi trascorrere qualche giorno anche al mare, nell’arcipelago di Okinawa, precisamente nell’isola di Ishigaki.
Giappone, un viaggio nelle meraviglie
Il Giappone è una terra di contrasti e meraviglie, unica al mondo, sono rimasta veramente colpita davanti a tanta bellezza e cultura.
Come dicevo prima, questo per noi era il primo viaggio in Giappone e non potevamo non toccare quelle che sono le tappe che possiamo ritenere più classiche, come Tokyo e Kyoto o fare esperienze come la cerimonia del tè e il karaoke!
Il nostro itinerario di viaggio in Giappone, si è svolto da Tokyo a Osaka, la mecca della cucina giapponese, fermandoci anche in una tappa lontana dalle vie più turistiche, ovvero una esperienza in un ryokan nella località termale di Shibu Onsen prefettura di Nagano, nelle Alpi giapponesi, poi Kanazawa, Kyoto e Hiroshima.
Ecco in breve le tappe e le escursioni:
- TOKYO: 6 notti (città + gita a KAMAKURA)
- SHIBU ONSEN, prefettura di Nagano: 2 notti, esperienza ryokan tra le montagne
- KANAZAWA: 2 notti
- OSAKA: 4 notti (da qui ci siamo spostati per 2 giornate in treno a KYOTO e poi un’altra mezza giornata a HIROSHIMA. Poi lo spiego, ma con il senno di poi farei anche tappa, con prenottamento, a KYOTO)
- ISHIGAKI, prefettura di Okinawa: 4 notti + 4 notti aggiuntive a causa del tifone che ci ha bloccati sull’isola.
Due settimane non sono certo sufficienti per scoprire tutto il Giappone, ma senza dubbio un tempo utile per iniziative a conoscerlo, per avere un po’ più di consapevolezza di questo Paese così lontano e diverso dal nostro.
Il mio consiglio è quello di non fare eccessive tappe, non voler pensare di vedere tutto in una volta e di corsa, ma scegliere poche mete e viverle profondamente.
Noi abbiamo cercato di catturare la bellezza del Giappone nelle sue sfaccettature: dalle luccicanti metropoli ai tranquilli borghi rurali, cercando di vivere esperienze diverse. Abbiamo sicuramente dato molta importanza alla conoscenza della cultura e tradizione culinaria.
Il nostro itinerario di viaggio in Giappone: 15 giorni + mare
1a tappa: TOKYO (6 notti)
Tokyo è una tappa imperdibile e sicuramente da fare e rifare sempre, anche se si tornasse più volte in Giappone! Mi è piaciuta tantissimo.
Tokyo racchiude l’essenza del Giappone, con le sue mille sfaccettature che vedi passando da una quartiere all’altro, in un mix di contrasti che convivono benissimo!
Tokyo è innovazione e tradizione, ma anche futuro e passato, frenesia e tranquillità, shopping sfrenato e spiritualità, grattacieli e casette di legno, vicoli stretti e ampi giardini, persone che corrono, persone che si rilassano magari in un bar con un cucciolo da coccolare, manga e anime che si confondono con la realtà, una vera metropoli, ma silenziosa, ordinata e pulita.
Vi indico brevemente i nostri itinerari dei giorni di visita.
Più che altro vi indico i luoghi interessanti da vedere, e che abbiamo visitato noi. L’itinerario a volte era dettato anche da esigenze specifiche del momento e quindi assolutamente migliorabile.
Per altre immagini e info sui nostri giorni a Tokyo guarda sul mio profilo Instagram @ilfiordicappero le stories in evidenza japan_1 e japan_2
#1: zona Shibuya – Harajuku – Shinjuku
- i giardini di Shinjuku Goyen
- parco Yoyogi e Meiji-jingu temple, famoso santuario shintoista
- il quartiere di Shibuya, Shibuya crossing, il famoso incrocio (da ammirare salendo allo Starbucks)
- quartiere Harajuku e Takeshita street, rinomata per la colorata street art e gli stravaganti negozi di abbigliamento vintage e i negozi cosplay.
#2 Odaiba -Shimbashi-Chiyoda- Akihabara
- Odaiba, moderno quartiere sulla baia con innumerevoli centri commerciali, il museo Miraikan e il Gundam gigante*
- Tokyo tower*
- Giardino Hama Rikyu, un’oasi di tranquillità e bellezza situata nel cuore di Tokyo, molto bello.
- Stazione di Tokyo centrale, del 1914, con la magnifica facciata in mattoni rossi e una vivace città sotterranea tra negozi e ristoranti.
- Palazzo imperiale e i suoi bellissimi giardini
- quartiere Akihabara tra elettronica, manga e anime
* Odaiba alla fine non l’abbiamo visitata per dedicare più tempo ad altre attività. La torre di Tokyo, non volendo salirci, l’abbiamo ammirata da distante, senza arrivarci sotto.



#3 Yotsugi – Askusa-Ueno
- stazione metro Yotsugi, questa solo per chi è cresciuto come noi guardando il manga Holly e Bengji. Questa piccola stazione nella periferia di Tokyo è dedicata a loro, dal pavimento al soffitto è stata completamente riempita con le immagini del famoso manga. Ci sono anche delle statue dei personaggi in giro per il quartiere.
- quartiere Askusa, la zona ricca di tradizione. Bellissima (non andateci di mercoledì e domenica perche è tutto chiuso).
- Tempio di Sensoji e ci si immergere nell’atmosfera della vecchia Edo. Da non perdere.
- il parco di Ueno, uno dei più antichi di Tokyo.
#4 Tsukiji fish market – Ginza
- Tsukiji fish market, un dedalo di stradine con negozi di vendita al dettaglio ed ristoranti, che uno accanto all’altro. Noi qui siamo stati mezza giornata assaggiando un po’ di tutto. (dal mercato potete raggiungere e visitare l’isola di Obaida).
- Ginza, il quartiere dei negozi prestigiosi, architetture moderne molto belle da ammirare. Ultimo giorno a Tokyo per noi e quindi dedicato anche allo shopping (non perdete se vi piace il genere, Itoya, 5 piani di cartoleria).



Alcuni ristoranti a Tokyo
Tokyo è veramente un paradiso gastronomico, è la città con più stelle Michelin al mondo, un numero infinito di ristorantini, izakaya, di cucina giapponese, tradizionale o più moderna e lo street food che impera ad ogni metro di strada! Ovunque andrete sarete soddisfatti, difficilmente mangerete non bene a Tokyo, o in qualsiasi altra parte del Giappone.
Non sempre semplice prenotare i ristoranti con anticipo, perché i loro siti internet non sempre prevedono la prenotazione online, ma solo telefonica e a volte questa risulta difficoltoso perchè non sempre parlano inglese.
Noi essendo in 7 (eravamo 2 famiglie) abbiamo dovuto sempre prenotare, generalmente il giorno prima, ma anche il giorno stesso, perchè molti locali hanno pochissimi coperti o anche solo posti al bancone, quindi 7/10 sgabelli. Questo per dire che in qualche modo si riesce a gestire.
Ricordatevi che ristoranti giapponesi hanno tutti una loro specialità, quindi sceglierete di cenare in uno o in un altro a seconda di quello che vorrete mangiare, che sia ramen, yakitori, kaiseki, tonkatsu, takoyaki, teppanyaki, sushi ecc… (vi ricordo questo articolo: COSA MANGIARE IN GIAPPONE: 20 PIATTI DA NON PERDERE .).
Avevamo voglia di fare un’esperienza anche in un ristorante stellato e quello lo abbiamo prenotato per tempo, obbligatorio, perchè anche in questi ristoranti i posti sono molto pochi.
Vi segnalo alcuno locali, ma credetemi ce ne sono così tanti che sono indicazioni alquanto limitative:
- Meat man a Rappongi, specilialità yakitory
- @echigoyasandayu a Shibuya, pesce alla griglia
- Imakatsu a Ginza, specialità Tonkatsu
- Ginza Toyoda, 1 stella Michelin
- Tsurujiro ad Asakusa, specialità okonomiyaki
- Nishishinjyuku Imaiya, a Shinjuku, specilialità yakitory
- Homemade Ramen, Coredo Muginae Muromachi, Chuo city
- Ginza Mitsukoshi, favolosa food hall
Per altre immagini e info sui nostri giorni a Tokyo guarda sul mio profilo Instagram @ilfiordicappero le stories in evidenza japan_1 e japan_2
Escursione da Tokyo, in giornata: KAMAKURA
Kamakura dista poco più di un’ora di treno da Tokyo ed è un luogo perfetto per un’escursione dalla metropoli, per rallentare un po’ il ritmo e immergersi anche in luogo ricco di spiritualità! Soddisfatti della scelta fatta.
Ecco cosa fare a Kamakura:
- passeggiata a Komachi Street, tra negozi e street food di ogni genere;
- Santuario Tsurugaoka Hachimangu, uno dei più importanti santuari shintoisti in Giappone;
- tempio Kenchoji, uno dei più importanti templi Rinzai Zen di Kamakura, in Giappone. Costruito nel XIII secolo, noto per la sua meravigliosa architettura, i suoi giardini zen e la sua storia millenaria. Questo vi consiglio vivamente di andare a vederlo. E’ forse il luogo di tutto il Giappone in cui più forte si sentiva la spiritualità, probabilmente perché non c’era nessuno, pace assoluta.
- Daibutsu, il grande buddha.



Per altre immagini e info sulla nostra visita a Kamakura guarda sul mio profilo Instagram @ilfiordicappero le stories in evidenza japan_1 , circa a metà.
2a tappa: SHIBU ONSEN, Yukadana, prefettura di Nagano (2 notti)
Shibu Onsen è la località che ci era stata suggerita per vivere un’esperienza lontano dalla frenesia e dal turismo più classico, in un tradizionale ryokan. Si trova ad un paio di ore di treno da Tokyo, circondata dalle Alpi giapponesi.
Immagini e info in più su Shibu Onsen le trovi sul mio profilo Instagram @ilfiordicappero nelle stories in evidenza japan_2 verso la fine.
Cosa fare Shibu Onsen?
- passeggiare in yukata e zoccoletti per le vie del paese
- fare il tour dei 9 onsen, bagni termali
- andare al Jigokudani Snow Monkey Park
Il villaggio: Shibu Onsen ha una storia di oltre 1300 anni e la si percepisce subito, dalle casette e locande di legno che si affacciano sulle stradine acciottolate, dove si passeggia con i sandaletti di legno (non facilissimi da usare!!) e gli yukata, i kimono leggeri e colorati, che le locande mettono a disposizione per i viaggiatori.
Un’atmosfera che conserva ancora il fascino del passato, anche un po’ nostalgica, soprattutto la sera, con le sue lucette soffuse, è quella che si vive qui, dove la parola d’ordine è lentezza.



Gli onsen: Shibu Onsen è anche una piccola località termale. Alcuni ryokan hanno le loro terme private (maschili e femminili, separate) come quello che abbiamo scelto noi, oppure, se si vuole vivere un’esperienza ancora più autentica, c’è il percorso delle 9 terme pubbliche (noi ne abbiamo provate un paio), ognuna con le sue proprietà terapeutiche.
Il tour dei 9 onsen è possibile soltanto per chi soggiorna in uno dei ryokan della cittadina. Uno dei 9 onsen è aperto ai visitatori con il pagamento di una piccola quota di ingresso.
Non pensiamo però alle terme che siamo soliti vivere dalle nostre parti. Sono veramente molto molto semplici, piccole e spartane. Non ci sono docce, sedie o altre comodità, ma solo ceste dove riporre i vestiti, dell’acqua per pulirsi/purificarsi prima dell’immersione e la vasca di acqua bollente, veramente bollente, in cui immergersi per pochi minuti (difficile starci a lungo).
Gli onsen privati nei ryokan, sono più curarti, nel nostro c’era una bella sala dove potersi spogliare, una zona per riporre le proprie cose, i phon,…
Durante il giro degli onsen si possono collezionare dei timbri, disponibili all’ingresso di ciascun onsen, da apporre su un’apposita stoffa o su un proprio quadernino. Un bellissimo ricordo
C’è anche la possibilità, per chi non volesse entrare negli onsen pubblici, di mettere a bagno i piedi nelle due piccole vasche disponibili nel villaggio, e rilassarsi così al termine di una passeggiata.



Snow Monkey Park: a mezz’oretta a piedi, o raggiungibile con autobus o navette dei proprio ryokan, c’è il parco dei macachi giapponesi, che scendono dalle montagne per mangiare, giocare e per stare in ammollo nelle acque termali, soprattutto durante i rigidi inverni quando la neve è veramente abbondante. Sicuramente la vista del parco in inverno dev’essere molto suggestiva.
Piacevole anche in estate comunque, le scimmie sono tantissime e molto buffe!
Mangiare a Shibu Onsen
Colazioni e cene noi le abbiamo fatte al nostro ryokan e vi assicuro che è un’esperienza da fare, quindi lo consiglio vivamente.
I pasti nei ryokan seguono la tradizione Kaiseki, ovvero un tradizionale pasto composto da tante piccole preparazioni, serviti in sequenza, presentate in maniera splendida, con la massima attenzione sugli ingredienti freschi e di stagione. Il massimo dell’esperienza culinaria in Giappone.
Verrànno serviti dalle 6 alle 15 piccole portate, tra cui un flan di uova, verdure sott’aceto, sashimi, immancabile la zuppa di miso, del pesce, riso, tufo, verdure e un piccolo dessert. Questo a cena, ma anche a colazione.
Vi lascio, però, anche un suggerimento di un piccolissimo ristorantino, @shokudoyoroshikihi, che abbiamo trovato per caso arrivati alla stazione di Yudanaka, in attesa dell’incontro con il nostro trasfert per il Ryokan a Shibu Onsen a un paio di km di distanza. Un locale curatissimo, gestito da marito e moglie, con una collezione di ciotole che si possono scegliere per i propri piatti. Ci siamo rilassati e mangiato benissimo.


3a tappa: KANAZAWA (2 notti)
Abbiamo lasciato la tranquillità del paesino di Shibu Onsen per spostarci a Kanazawa ed immergerci in questa città dove poter rivivere il fascino del periodo Edo, ma anche della vita delle geishe, samurai e ninja, immersi in ricchissimo patrimonio storico-culturale .
A Kanazawa abbiamo prenotato una bellissima esperienza, ovvero quella della cerimonia del tè. Noi siamo stati a Gyokusen-en della famiglia Nishida, la più antica casa del tè di Kanazawa del XVII sec, molto vicino al castello imperiale.
Lo avevamo visto sul profilo Instagram di Loris @rorisu_in_japan che, se avete letto il post sui consigli organizzativi, è la persona a cui abbiamo chiesto una consulenza, una chiacchierata in video call di un’ora, per alcuni suggerimenti sulle tappe da fare.
La location di questa sala da tè è bellissima, ci si arriva attraversando uno splendido giardino, che prepara spiritualmente alla cerimonia.
La cerimonia viene fatta veramente bene, anche se fatta per i visitatori, non si percepisce quel “turistico” che temevo, viene realizzata al fine di condividere e far conoscere una tradizione antichissima ma tuttora molto forte nella comunità giapponese. Vi invito a guadare questo post dedicato su IG.
Parlano bene l’inglese e per prenotare bisogna telefonare o inviare una mail a saisetsutei@gmail.com (noi abbiamo fatto prenotare telefonicamente da Loris).
Ecco cos’altro non perdersi a Kanazawa:
- santuario di Oyama con un particolare portone d’ingresso e un mix di stile giapponese, cinese ed europeo.
- Mercato di Omicho, esiste del XVIII secolo e si trovano oltre 170 negozi, in particolare famosi quelli del pesce.
- Il giardino Kenrokuen, imperdibile! Uno dei tre giardini più famosi del Giappone.
- Castello di Kanazawa risale al 1583 ed è uno dei simboli più importanti della città. Il castello originale fu distrutto da un incendio nel 1759, ma fu ricostruito in una struttura ancora più spettacolare, di sette piani e con un design di ispirazione giapponese.
- Chaya, quartiere delle geishe.
- Quartiere Nagamachi, stradine tranquille e pittoresche e si può visitare una casa tradizionale dei samurai.
Qualche info e foto in più sul nostro itineraio in Giappone e in particolare su Kanazawa le trovi guardando sul mio profilo Instagram @ilfiordicappero, nelle stories in evidenza Japan_3 all’inizio.


4a tappa: OSAKA (4 notti)
Noi abbiamo scelto Osaka, come base per poi muoverci in zona, ovvero per Kyoto (2 volte) e Hiroshima, le nostre scelte.
Osaka mi è piaciuta moltissimo, altra metropoli ma diversa da Tokyo, forse la città meno giapponese di quelle visitate, ma merita di essere vissuta per la sua vivacità e perché è la mecca della cucina giapponese!
Osaka l’abbiamo visitata il giorno di arrivo e poi nei tardi pomeriggi/sera di rientro dalle altre escursioni. Eravamo un po’ “stanchi” di vedere templi e castelli (soprattutto le più giovani del gruppo) e la scelta, come vedete qui sotto, è andata su attrazioni diverse:
- Namba , il quartiere più vivace e popolare di Osaka con la celebre strada Dotonbori e con il suo famoso street food, il tutto in un’atmosfera allegra, colorata, lungo il canale d’acqua;
- Osaka Station City, oltre a essere un importante nodo dei trasporti e un luogo di svago e shopping;
- Umeda Sky Building grattacielo alto 173 metri con un ponte di osservazione panoramico che offre una vista mozzafiato sulla città di Osaka;
- Hep Five Ferris Wheel, una bella ruota panoramica sul tetto di un centro commerciale.
Se avete più tempo e/o altre “esigenze” ci sono anche, da non perdere, Castello di Osaka (questo mi è dispiaciuto perderlo!), il santuario Sumiyoshi Taisha, il Tempio buddista Shitennoji, gli Universal Studios Japan e molti musei di arte moderna e contemporanea.
Per altre immagini e info su Osaka guarda sul mio profilo Instagram @ilfiordicappero, nelle stories in evidenza japan_3 e Japan 4.


escursione da Osaka: KYOTO (due giornate)
Dopo Tokyo, Kyoto è la meta più gettonata del Giappone e forse quella che resta più nel cuore a tutti.
In effetti ci si sente trasportati in un tempo passato passeggiando per le stradine, sperando di incrociare qualche geisha, tra i tantissimi templi e santuari.
Kyoto però è anche una città molto dispersiva, i luoghi da visitare sono tanti e spesso lontano tra di loro, quindi è bene organizzarsi con gli itinerari da fare per ottimizzare tempi e costi.
Noi ci siamo sposati con i taxi, ma c’è una buona reta di autobus, meglio della metropolitana, da quello che ho saputo.
A Kyoto abbiamo sfiorato i 38°C e ammetto che camminare con quella calura tutto il giro è stato abbastanza faticoso e ci ha portato a parecchie pause per rinfrescarci. Sicuramente una città in cui vorrei tornare per vederla meglio. Magari in autunno!
Come dicevo noi abbiamo raggiunto Kyoto da Osaka, per 2 giorni distinti: dista circa 30 minuti in treno, vicinissima e i treni hanno una frequenza continua (ogni 5/10minuti).
Però con il senno di poi, mi fermerei a dormire anche a Kyoto per poterla vivere con più calma (visto i tempi necessari per sposarsi da un luogo all’altro) e anche di sera. Uno dei due giorni siamo rientrati ad Osaka dopo aver cenato a Kyoto, e devo dire che l’atmosfera che si percepiva era molto bella.
Qui di seguito quello che siamo riusciti a vedere:
#1 itinerario
- Ninenzaka e Sannenzaka le stradine di accesso al tempio di Kiyomizudera, un susseguirsi di negozi, ristoranti, laboratori di artigianato tradizionale;
- tempio di Kiyomizudera: uno dei templi buddhisti più belli ed famosi di tutto il Giappone, Patrimonio dell’UNESCO dal 1994, un gioiello culturale e architettonico. L’iconica piattaforma con meravigliosa vista panoramica, le sale di preghiera, il giardino, la cascata Otawa e la pagoda Koyasu sono solo alcune delle meraviglie da visitare;
- Gion, il quartiere delle geisha di Kyoto con gli edifici che si affacciano sulle strade interamente realizzati in legno, proprio come vuole la tradizione giapponese e con la possibilità di incontrare delle geiko e maiko a passeggio. Ecco, non a noi, che abbiamo passeggiato in questo quartiere alle 14.00 sotto un sole rovente!
- Palazzo Imperiale e i suoi giardini, fu residenza degli Imperatori successivamente trasformato in abitazione secondaria.



#2 itinerario
- Golden Pavilion, ovvero il Tempio di Kinkaku-ji, spettacolare pagoda interamente ricoperta da foglie d’oro.
- Santuario Fushimi Inari Taisha, meraviglioso. Una passeggiata tra i torii, i portali d’accesso tinti di arancione, più famosi di tutto il Giappone! Purtroppo il caldo torrido di quei giorni non ci dato la forza di fare tutto il percorso sulla montagna, ma a Kyoto si torna!


Mangiare a Kyoto
Voglio ricordare questo piccolo ristorante, Syunsai Yoshida, nelle vicinanze del quartiere di Gion. Lo abbiamo trovato per caso, per fermarci a rinfrescarci visto il gran caldo.
Si scende in un seminterrato e si trova una piccola stanza rettangolare, con un bancone e 9 sgabelli (noi eravamo in 7, 2 erano già occupati! fortunati!) e un cuoco che ci ha preparato degli ottimi piatti! Ci tornerei subito!
Il cuoco parlava pochissimo in inglese, ma si era attrezzato, oltre al menù tradotto, con dei foglietti illustrati, uno per ogni piatto, con cui ti suggeriva come mangiarlo, la sequenza degli ingredienti. Fantastico!
Questo il suo sito: https://gion-yoshida.jp


Per altre immagini e info sul nostro itinerario in Giappone e i particolare su Kyoto guarda sul mio profilo Instagram @ilfiordicappero, nelle stories in evidenza a metà japan_3 e inizio Japan 4.
Escursione da Osaka in giornata: HIROSHIMA
Viaggiare è anche venire a contatto con la storia del Paese che si visita e soprattutto prendere coscienza degli avvenimenti che hanno reso quel posto come lo vediamo oggi. E in Giappone, Hiroshima con Nagasaki, sono i luoghi della memoria. Per questo motivo abbiamo scelto di visitare almeno Hiroshima.
La prima cosa che colpisce visitando questo luogo è la scelta di colmare la profonda ferita di guerra con un omaggio alla pace.
Si attraversa il parco della Pace, ci si ferma al Bomb Dome, l’edificio rimasto in piedi dopo l’esplosione, diventando così un monumento per la pace, si guarda la Fiamma della Pace, accesa per la prima volta nel 1964 e destinata ad essere spenta solo quando il mondo rinuncerà all’ultima testata nucleare.
All’interno del museo della Pace si trovano oggetti personali quotidiani, fotografie, video e documenti che servono a ripercorrere il momento dell’esplosione, ma anche il prima e il dopo, compresi quelli che sono stati gli effetti a lungo termine.
Il momento più emozionante e inaspettato è stato il vedere e ascoltare una signora che guardava una riproduzione a terra di un video degli effetti distruttivi sulla citta a seguito dello sgancio della bomba sulla città. E indicava il punto dove si trovava lei. In quel momento. Lei era una bambina, suo padre morì per quella bomba, raccontava. E’ stato veramente toccante. Lei sembrava avere gli occhi lucidi, ancora.
Da Hiroshima mi sarebbe piaciuto raggiungere l’isola di Miyajima con il suo famoso santuario e tori sul mare. Ma ormai, alla fine del viaggio, iniziavamo veramente ad accusare il caldo, e abbiamo preferito una gita più soft.
Da Osaka/Kyoto ci sono anche altre mete facilmente raggiungibili in giornata, tra le più famose Nara e Kobe.
Per altre immagini e info su Hiroshima guarda sul mio profilo Instagram @ilfiordicappero, nelle stories in evidenza japan_3, verso la fine.
5a tappa: ISOLA DI ISHIGAKI, Okinawa
La nostra vacanza in Giappone si è conclusa con un soggiorno al mare.
Abbiamo scelto l’isola di Ishigaki, tra le altre, perchè si arriva direttamente in aereo ed è facilmente collegata ad altre belle isolette, via mare, per escursioni in giornata.
Ishikagi si trova all’estremo sud della prefettura di Okinawa (vicinissima a Taiwan) ed è famosa per la bellezza delle spiagge e il suo mare con barriere coralline intatte, per questo molto popolare tra appassionati di immersioni e snorkeling. L’ideale per staccare la spina, immersi nella sua atmosfera tropicale, con ritmi lenti, lontano dalla frenesia delle città, ideale per tutti.
Insomma la soluzione perfetta per concludere il nostro bel viaggio per il Giappone, per rilassarsi prima di rientrare!
Invece non è stato proprio così, perchè dopo un paio di giorni dal nostro arrivo, Okinawa è stata colpita da un tifone, anche abbastanza forte, che ha lambito anche la nostra isola.
Nonostante Ishigaki fosse presa solo dalle code del tifone, questo ha comportato la chiusura di tutte le attività (fermi traghetti, chiuse le spiagge e tutte le attività all’aperto, chiusi ristoranti…).
Siamo stati nel resort per più giorni tra vento forte e pioggia, passando dalla camera alla palestra e ai 2 ristoranti aperti del resort, quelli al coperto e più riparati.
Il nostro volo di rientro è stato annullato per due volte, perchè il tifone dopo essere passato ha virato rotta e, invece, di procedere verso la Cina è tornato indietro.
Non posso, quindi, dare molti suggerimenti su questa meta.
Tra le spiagge più popolari dell’isola ricordo Yonehara Beach, con una meravigliosa barriera corallina che si estende al largo della costa, Sukuji Beach, vicino alla famosa Kabira Bay, che offre un altro scenario meraviglioso, con le sue acque basse e cristalline.
Come altra isola non siamo riusciti a visitare solo Taketomi a circa 20 minuti di nave da Ishigaki e ci è piaciuta molto. All’arrivo si noleggiano le bici e si gira l’isoletta (si può fare anche con carretti trainati da bufali), tra antiche strade di sabbia battuta, edifici caratteristici e meravigliose spiagge di sabbia bianca.


Per quanto riguarda il periodo migliore per visitare queste isole tropicali, tenete presente che i tifoni sono abbastanza frequenti in questa zona, in particolare tra luglio/settembre. E lo posso confermare!
Altro periodo meno adatto è maggio/ giugno perchè può esser molto piovoso.
Per altre immagini e info sui nostri giorni a Ishigaki, tifone compreso, guarda sul mio profilo Instagram @ilfiordicappero le stories in evidenza japan_4, circa da metà.


Altri articoli sul mio viaggio in Giappone
Vi ricordo altri 2 articoli interessanti che potete trovare sul blog, relativi al nostro viaggio in Giappone:
VIAGGIO IN GIAPPONE: 10 COSE DA SAPERE PER ORGANIZZARLO AL MEGLIO
COSA MANGIARE IN GIAPPONE: 20 PIATTI DA NON PERDERE
Se poi vuoi ascoltare una mia intervista su questo viaggio in Giappone tra architettura, cibo e tradizioni, vai a questo PODCAST su Tasting Degustazioni Culturali.
Vi ricordo ancora che sul mio profilo Instagram troverai raccontato giorno per giorno questo itinerario di viaggio in Giappone, con immagini, video e altre informazioni: profilo @ilfiordicappero, nelle stories in evidenza japan_1 – japan_2– japan_3, japan_4.
Spero che anche questo articolo sull’itinerario di viaggio in Giappone, più dettagliato, possa esservi utile, e per qualsiasi informazione, scrivetemi pure: elisa@ilfiordicappero.com


2 comments
Il prezzo è un optional?
Buonasera Rosalba.
Non so se ho inteso bene la sua domanda.
Come un po’ tutti i viaggi ho potuto constatare che anche il Giappone può essere visitato a budget diversi.
C’è la possibilità di dormire, mangiare spendendo molto poco o tantissimo.
Pensavo fosse una meta costosa in senso assoluto, invece mi sono ricreduta, nel senso, come ho scritto, che è un viaggio che può essere gestito come uno meglio crede.
Il volo sicuramente incide in maniera significativa, ma anche su questo, se si ha la possibilità di attendere il momento giusto per prenotare si possono trovare buone tariffe.
Elisa