Combai è un piccolo borgo, frazione di Miane (TV), abbarbicato ai piedi delle Prealpi, circondato da maestosi castagni e vigneti secolari, nella bellissima zona collinare di Valsana. Terra del Prosecco, Combai è famosa per un altro grandissimo prodotto del territorio veneto: il marrone di Combai IGP.
E’ dal 1200 che la storia della comunità di Combai si intreccia con quella del marrone, un legame che dura da secoli e secoli, con alterne fortune, periodi difficili, come tra le due grandi guerre, o a causa di un parassito che negli ultimi anni rese nulla la produzione, ma, comunque, da sempre una vera e propria risorsa per queste terre.
Ma oggi, più che mai, questo frutto rappresenta Combai: un frutto che grazie alla passione della gente di questa terra continua a vivere, un paese che per tutto il mese di ottobre, ogni anno dal 1944, si mette il vestito delle feste e si trasforma in una sorta di teatro a cielo aperto, dove tutti gli abitanti (bambini in primis) invitano tutti a vivere le loro tradizioni, si prodigano affinché tutto sia perfetto per far conoscere ai visitatori i loro prodotti, esplorare la loro terra.
Questo grazie alla Pro loco di Combai, all’Associazione produttori del Marrone di Combai e l’AgriCombai che hanno realizzato anche delle aree sperimentali ed un’area didattica.
Ed è grazie proprio alla caparbietà di questa gente che oggi il marrone di Combai, dal 2009, può fregiarsi del marchio IGP.
Come spesso succede le bellezze “fuori porta” non siamo veloci a coglierle. E così sono arrivata a Combai, che dista un’oretta e mezza dalla mia città, grazie all’invito ad un blogtour insieme ad altre blogger e instagrammer; una domenica trascorsa tra passeggiate nei boschi e nelle vie del borgo, tra bancarelle di prodotti tipici e prodotti artigianali, e ovviamente, degustazioni di delizie tipiche tutte a base di marroni.
foto @zeta group srl
Abbiamo iniziato la nostra giornata proprio con una bellissima camminata nei boschi, accompagnati da una bravissima guida, che con entusasiamo ci ha portato alla scoperta del territorio e dei suoi preziosi frutti.
Metà ottobre, i colori sono quelli splendidi dell’autunno. La temperatura estiva di questi giorni ha reso il tutto ancora più piacevole.
Camminando all’ombra dei castagni, lungo il sentiero 1024 (sentiero dei marroni), su un tappeto di ricci, abbiamo così imparato tantisime cose.
Il castagno è ua pianta scolare, che può raggiungere anche 30 metri di altezza. Ma le sue radici sono per lo più aeree, non scendono in profondità nel terreno, e questo può causare la sua caduta, ad esempio in caso di forti venti.
Abbiamo poi capito quelle che sono le vere differenza tra castagna e marrone. Speso si considera il marrone una “castagna più grossa! Non è così. La castagna è il frutto della pianta selvatica, mentre il marrone è il frutto della pianta coltivata migliorata con un innesto.
Le castagne generalmente non sono molto grosse, sono un po’ schiacciate, hanno buccia resistente e colore più scuro. I marroni sono più grossi, un riccio può contenere al massimo 2-3 frutti, una forma più a cuore, una buccia più chiara, sapore più dolce e si sbucciano più facilmente. La bontà non è comunque proporzionale alla grossezza del frutto.
Siamo poi entrati nel “bosco incantato” e il nostro cammino si è arricchito della compagnia di folletti e personaggi magici. Come ad esempio la vecia Marantega, che disturba tutti con la sua fastidiosa tosse e voce rauca, il Barba Thucòn, il Babau, la Fata del bosco..).
Nel bosco si trova anche il sentiero di Comby, il riccio-mascotte che accompagna i visitatori alla scoperta dei marroni e dell’ambiente in cui crescono i castagni, attraverso un percorso ludico e formativo, grazie alla realizzazione di interessanti cartelloni informativi che illustrano la nascita, la fioritura, lo sviluppo dell’albero di castagno, del suo frutto e dei prodotti da lui derivati, il miele in particolare modo.
Tutta la nostra passeggiata è stata scandita da scorci incantevoli sulla vallata, colline dipinte dai colori dell’autunno, vigneti e vecchi borghi con le caratteristiche case con terrazze in legno, i pioi.
Rientrati al borgo di Combai, verso ora di pranzo, siamo stati accolti da una grande festa, il borgo si era animato, tantissime le persone giunte nel corso della mattinata per vivere questa bella festa, intagliatori di legno, dediti anche alla preparzione di nuove folletti per il bosco, bancharelle di artigianato locale, prodotti tipici.
Il nostro pranzo ha avuto ovviamente come protagonisti i marroni. E non poteva nemmeno mancare una bella scorpacciata di caldarroste, che abbiamo visto cucinare nelle grandissime rostidore allestite vicino al “tendone dei sapori”, che durante questi giorni di festa arrostiscono più di 70 quintali di marroni.
Tante altre più piccole rostidore si possono trovare anche in giro per il borgo, nei cortili, dove è possibile degustare marroni, panini e un buon goccio di vino Verdiso, un vitigno secolare, autoctono dell’Altamarca Trevigiana.
E non solo bellezza della natutra a Combai, ma anche incontri con persone straordinarie, come ad esempio l’artista Marco Tagliaro, che abbiamo trovato nel giardino della sua casetta, sotto una albero di cachi, concentrato in un suo nuovo disegno. Senza batter ciglio ci ha invitato tutti ad entrare nella sua particolarissima casa, una sorta di casetta delle bambole, piena zeppa di storia, di lui, della sua arte.
La “festa dei marroni” anche quest’anno ha un programma ricchissimo: escursioni guidate nei sentieri (vorrei ricordare anche il sentiero 1025 “la strada de la fan” , sentiero fatto costruire durante la prima guerra mondiale dagli austriaci, a donne e bambini, per poter trasportare i cannoni con cui sparare agli italiani barricati oltre il fiume Piave), spettacoli di Mistero, con canti e racconti nel bosco in notturna tra streghe fate, gare di orienteering e la competizione de “la rostidora d’ora” dove si elegge il miglior cuciniare di marroni. Poi un ricco di calendario di proposte dei piatti della tradizione.
A me è già venuta voglia di tornare!!! Seguite #VisitCombai #DeliziedAutunno per scoprire cosa sta succedendo alla Festa dei Marroni IGP di Combai. La 73° rassegna va dal 7 ottobre al 1 novembre 2017.
Non dimentichiamo poi i dintorni di Combai, che potrebbero rendere il vostro soggiorno ancor più ricco e indimenticabile: l’Abbazia Cistercense di Follina, il Castello Brandolini Colomban a Cison di Valmarino, il Santuario della Madonna del Carmine a Miane, il Molinetto della Croda a Refrontolo, l’antica Pieve di San Pietro di Feletto, i Castelli Feudali di Susegana e Collalto, la Strada del Vino Prosecco, passando fra le cittadine di Conegliano e Valdobbiadene.
Un ringraziamento speciale a Pro Loco di Combai Pro Loco Unpli Veneto e l’Associazione Marroni di Combai IGP , alle colleghe blogger e istagrammer per la compagnia in questa bellissima giornata.
Per Info e prenotazioni:
Pro Loco Combai
proloco@combai.it
www.combai.it
Ciao!
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