La trippa alla veneta vegana trasforma un piatto della tradizione in una nuova ricetta reinterpretata, dove sono i funghi, con la loro consistenza carnosa, a sostituire l’ingrediente tipico di questa pietanza, ovvero una frattaglie, lo stomaco di bovini, vitelli o maiale, un alimento molto più economico della carne, ma pur sempre nutrienti e gustoso
Vi propongo questa ricetta vegana, visto che non è il mio stile di alimentazione quotidiana, perchè è una sfida che ci siano date con il gruppi di Italia nel Piatto, ovvero quello di riproporre una ricetta della trazione regionale ma in versione vegana.
A fine articolo avrai modo di trovare tante altre interessanti proposte da provare, dalla cacio e pepe agli asparagi e uova, dalle olive ascolane vegane alla finta seppia!
La trippa alla veneta, la ricetta di tradizione
La trippa è uno dei piatti che meglio rappresenta la cucina tradizionale e il gusto autentico del Veneto. Un sapore ricco, una consistenza particolare, da secoli viene preparata facendo uso di ingredienti semplici e genuini che riflettono la filosofia culinaria locale tradizionale.
Originariamente era considerato un piatto “povero”, ma nel tempo ha saputo trasformarsi in un simbolo della cucina di campagna, amato dai buongustai e celebrato ancor oggi nelle trattorie e osterie.
La preparazione tradizionale prevede l’utilizzo di trippa bovina, che viene accuratamente pulita e cucinata con una lenta cottura per ottenere la sua caratteristica morbidezza.
Gli aromi di verdure come carote, sedano e cipolla, uniti ad erbe aromatiche e spezie e ad un po’ di vino che donano al piatto un profumo invitante e un sapore che riportano inevitabilmente indietro nel tempo.
La versione vegana della trippa si fa con i funghi
Con l’evoluzione del panorama culinario e l’attenzione crescente verso diete sostenibili e cruelty-free, anche la trippa ha trovato una nuova reinterpretazione.
La trippa alla veneta vegana (ma anche quella toscana, quella romana, ad esempioo) sostituisce la trippa bovina generalmente con i funghi, offrendo un’alternativa deliziosa e rispettosa dell’ambiente.
Chiacchierando con una cara amica vegana (@la_cesarina_catia_padova), proprio assaggiando un piatto di trippa alla veneta vegana da lei preparata, quando le chiedevo perchè chiama ad esempio questo piatto trippa veneta vegana e non “funghi stufati al pomodoro” mi spiegava che chi segue un’alimentazione vegana cerca di ricreare quei piatti a base di ingredienti di origine animale, perchè erano piatti che a piacevano, ma che per etica han deciso di non mangiare più. Un po’ come una fetta di cavolfiore al forino diventa per un vegano ” bistecca vegana”.
Questo permette di trasmettere l’idea id un piatto che un gusto o una consistenza (n questo caso, ad esempio) simile a quello del piatto tradizionale/di origine.
I funghi, grazie alla loro consistenza carnosa e al sapore umami, rappresentano un ingrediente ideale per ricreare il carattere robusto della trippa tradizionale.
Pleurotus i funghi più adatti, ma anche champignon e porcini vengono spesso scelti per questa interpretazione, ciascuno contribuendo con il proprio aroma e consistenza alla ricetta.


La preparazione della trippa alla veneta vegana è del tutto simile a quello tradizionale, con gli stessi aromi di verdure e spezie, che vengono impiegati per creare un piatto che richiama la trippa originale, ma che offre un’esperienza gastronomica diversa, ma comunque molto buona.
Questa versione vegana non solo risponde alle esigenze e preferenze di chi segue una dieta priva di derivati animali, ma rappresenta anche un esempio di come la cucina tradizionale possa essere reinterpretata con creatività e sensibilità.
Trippa alla veneta vegana, con i funghi
Ingredienti
- 400/500 g funghi Pleurotus
- 200 ml passata di pomodoro o pelati
- 1 cm concentrato di pomodoro
- 1/2 cipolla
- 1/2 carota
- 1 costa piccola sedano
- qb erbe aromatiche (timo, salvia, rosmarino, alloro)
- 1 pizzico peperoncino (facoltativo)
- qb sale
- 1/4 bicchiere aceto di mele
- qb olio extravergine d’oliva
- 1/2 bicchiere vino rosso
Per il "finto" parmigiano:
- 50 g Anacardi
- 1 cucchiaino miso Paste
- 1 cucchiaino lievito in fiocchi/scaglie
Istruzioni
Preparazione funghi:
- Con un panno umido pulite la superficie dei cappelli, il gambo e le lamelle interne per eliminare eventuali tracce di terra.
- Tagliate a striscione i gambi sfilacciate i cappelli anche con le mani.
- Falli cuocere 5 minuti in acqua bollente e aceto di mele. Non obbligatorio ma consigliato .
Preparazione pietanza:
- In una casseruola fai rosolare, carota, sedano e cipolla tritati con un filo di olio.
- Unite i funghi e lasciateli rosolare per 5 minuti, aggiungi poi il vino rosso e fai evaporare.
- A questo punto versate la passata di pomodoro, aggiungete gli aromi, salate e cuocete ca fuoco medio con un coperchio per una circa 30 minuti. Il sugo si deve restringere, nel caso, verso la fine, togliete il coperchio.
A tavola:
- La trippa di funghi è pronta da portare in tavola, e potette servitela con del parmigiano o pecorino romano grattugiati. (Nella versione vegana frullattate insime gli anacardi con il miso paste e il lievito).
- Servite con pane tostato oppure con polenta, un’altra specialità tipica della cucina veneta, utili per l'immancabile scarpetta!
La trippa alla veneta, sia nella sua forma originale che nella variante vegana, incarna l’amore per la buona cucina e la capacità di adattarsi ai tempi che cambiano. Da piatto rustico consumato nelle case di contadini, è diventata una specialità che celebra la cultura del Veneto e l’arte culinaria italiana.
Che si tratti di un piatto classico o di una sua rivisitazione vegana, anche la trippa alla veneta dimostra come la cucina possa essere un ponte tra passato e futuro, tra tradizione e cambiamento.
L’Italia nel piatto
Per il tema del mese ““Ricette della tradizione in versione vegana” la mia proposta è stata “trippa alla veneta vegana con i funghi” e qui di seguito le proposte delle altre regioni d’Italia.

Liguria: farinata di ceci (blog: Arbanella di basilico)
Piemonte: Baci di dama vegani (blog: Soffici blog)
Trentino Alto Adige: Torta Sacher … vegana (blog: Profumi e colori)
Lombardia: Riso e latte vegetale con castagne (blog: Pensieri e Pasticci)
Friuli Venezia Giulia: La gubana friulana in versione vegana (blog ospite: Quella lucina nella cucina)
Emilia Romagna: Ragù alla bolognese, ma vegano (blog: Zibaldone culinario)
Umbria: Crostata di farro vegana alle albicocche (blog: 2 amiche in cucina)
Abruzzo: Crostata di Scrucchiata, in versione vegana (blog: un’americana tra gli orsi)
Toscana: Asparagi alla fiorentina in versione vegana (blog: Acquacotta e fantasia)
Marche: Olive ascolane in versione vegan (blog: Forchetta e pennello)
Lazio: Cacio e pepe vegana (blog: Meri in cucina)
Puglia: Pasticciotto salentino vegano (blog: Breakfast da Donaflor)
Campania: Migliaccio napoletano vegano (blog: Fusilli al tegamino)
Calabria: Pitticelle di fiori di zucca vegane (blog: dolcemente inventando)
Basilicata: Sugo di seppia finta “la seccia aggabbt” (blog: Quella lucina in cucina)
Sardegna: Minestrone di Viscido (blog: Dolci Tentazioni d’autore)
Sicilia: Pesto di Fave (blog: Profumi di Sicilia)
12 comments
Da provare senz’altro!
E veramente buona!
ciao
elisa
Anche per me non è il mio stile di vita, ma ammetto che ci sono molti piatti interessanti e poiché alla mia tavola ognuno è il benvenuto la sfida l’ho proprio apprezzata. Quando ho letto che avresti fatto la trippa, mi domandavo proprio come l’avresti interpretata
Devo dire che è molto interessante come la sostituzione della trippa con i funghi.
Ho letto anche della filosofia nel dare il nome ai piatti, a me sembra sempre strano anche se è sicuramente plausibile
Grazie per la bella proposta
Manu
Come vedi faccio fatica anch’io a chiamarla “Trippa vegana”, ma andrei più su un esplicito “funghi in umido”.
In ogni caso, chiamiamola come vogliamo, resta è una preparazione molto buona che ti consiglio di provare.
ciao e grazie!
elisa
mi piace un saccooooo!!!! una idea geniale davvero, oltre che innovativa. Trovo sia una valida alternativa alla ricetta tradizionale, e per i miei gusti anche migliore!
sicuramente questa versione incontra il gusto di più persone!
La trippa di bovino o la ami o lasci perdere!
Ti consiglio di provarla perchè è ottima!
elisa
Mi ha troppo incuriosito questa tua ricetta e che dirti?!
Io non riesco a mangiare la trippa di bovino, ma questa deve essere la fine del mondo! me la salvo quanto prima!
E’ buonissima!!!!!!!!!
credimi, prova a farla!
ciao
Che ricetta strepitosa, Elisa! Io non amo la trippa classica, ma questa versione vegana mi ispira molto!
Baci,
Mary
questa vai sicura!!! veramente ottima!
La trippa mi piace molto ma non la preparo quasi mai, il maritozzo non gradisce, mi rimangono solo i ricordi di quando la cucinava la mia mamma! I funghi li adoriamo e li preparo spesso! Che dire, ottima versione vegana della trippa alla veneta!
idem a casa nostra! Mio marito fa un po’ lo schizzinoso!
E io ricordo quella che faceva la mia mamma, che mangiavamo con le patate lesse!!!!
Devo dire che se anche della trippa nulla ha a che vedere (per un onnivoro), il sapore di questa preparazione con i funghi è eccezionale!!
ciao
elisa