Autunno… tempo di vendemmia!
Avevo tra le mani un bellissimo cestino di uva fragola e mi son detta… è arrivato il momento di provare a fare la schiacciata all’uva!
Tipica ricetta fiorentina e chiantigiana, è sicuramente il dolce più adatto questa stagione, strettamente legato proprio al periodo della vendemmia.
Più che dolce direi un pan dolce e la sua origine contadina è chiara fin da subito, vista la semplicità dei suoi ingredienti: uva, pasta lievitata, olio di oliva e zucchero.
L’uva tipica per la preparazione di questo ricetta è l’uva canaiola, un’uva dai chicchi grossi e un po’ acquosi, non adattissima per la vinificazione e, quindi, utilizzata proprio per la preparazione della schiacciata.
Con i suoi succhi dona morbidezza all’impasto.
Io ho utilizzato, invece, dell’uva fragola, la cui vinificazione ha subito limitazioni legislative in Italia già dall’inizio del ‘900, e il suo consumo è consentito solo per uso familiare. Un’uva dalla polpa dolce, profumata, molto penetrante, perfetta per questa preparazione.
Cogli l’attimo e prova a farla!!! Piace a tutti!
Schiacciata all'uva e rosmarino
Ingredienti
Per l'impasto:
- 200 g di farina
- 200 g farina multicereali
- 1 bustina di lievito di birra disidratato
- 270 g di acqua circa
- 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
- 1 cucchiaino raso di sale
- 4 cucchiai di zucchero
Per l'uva:
- 1 kg di uva fragola
- 6 cucchiai di zucchero
- olio extra vergine d'oliva
- 1 rametto di rosmarino
Istruzioni
- Metti nella ciotola della planetaria la farina, il sale, lo zucchero e l'olio e impasta aggiungendo l'acqua in cui avrai fatto sciogliere il lievito (o impasta su una spianatoia a mano, come preferisci).
- Impasta molto brevemente, giusto il tempo di amalgamare tutti gli ingredienti.
- Copri con della pellicola e metti in frigorifero per 12 ore (se invece non vuoi lasciar lievitare la notte, allora lavora per circa 10 minuti l'impasto e poi lascia lievitare per cica 90 minuti).
- Trascorse le 12 ore tira fuori l'impasto e lascialo circa 2 ore a temperatura ambiente.
- Rovescialo poi sulla spianatoia infarinata e fai le pieghe del 1 tipo (appiattisci l'impasto con le mani, creando un rettangolo e piega un lato sovrapponendolo per 2/3. Si completa sovrapponendo la parte rimasta scoperta).
- Lascia riposare per 20 minuti coperto da un canovaccio umido e poi dividi l'impasto in due pezzi, uno da 1/3 e uno da 2/3 di pasta.
- Prendi l'impasto più grande e stendilo con le mani unte, su una teglia da forno (circa 31 x38 cm) ben oliata, tenendo i bordi alti.
- Metti sopra 700 grammi di uva e cospargi con 3 cucchiai di zucchero e con il rosmarino finemente finemente tritato e un giro di olio.
- Ora stendi la rimante pasta e posala sull'uva. Chiudi bene, ripiegando la pasta sottostante su quella superiore.
- Completa con l'uva rimasta, spolverizzala con altri 3 cucchiai di zucchero, un altro giro d'olio, e, solo ora, accendi il forno a 180/200°.
- Quando raggiunge la temperatura, inforna la schiacciata per un'ora circa, o comunque fino a che è bella dorata e l'uva ha rilasciato un po' del succo.
- Ottima anche il giorno dopo.
Attenzione: non togliete i chicchi dagli acini. Possono esser un po’ fastidiosi… ma la tradizione li richiede!!!
ciao
10 comments
Elisa riesci a meravigliarmi ogni volta! ottima la tua schiacciata e le foto….che foto!!! Ciao carissima, un bacio a presto.
grazie Emanuela…
un bacione
elisa
Sembra buonissima, devo troppo provare a farla.
Un abbraccio
veramente buonissima…
mio marito scoprir‡ da questo post che la teglia era grande.. e non avevo fatto solo quella fettina che gli ho rifilato!!! 😉
Fantastica la tua schiacciata con l’uva! L’uva fragola la mangiavo quando ero piccola, da mia nonna che aveva tanti vigneti, in mezzo c’erano alcune piante di uva fragola, mi faceva impazzire tanto mi piaceva. Da allora non l’ho più trovata. Se dici che è consentito solo l’uso familiare capisco il perché. Ciao, un bacio.
eh s”… non si trova facilmente, infatti.
e il vino “fragolino”??!! Lo dovevi? quadro mi piaceva….
Grazie!
ciao
La schiacciata all’uva è il simbolo della mia infanzia toscana, risento ancora i sabato sera trascorsi in campagna con il forno che preparava schiacciata per tutti e noi che correvamo con i cani. Mamma quanti ricordi. Ps la firma finale è come un caldo abbraccio, ti mando un bacio
Vale
che bei ricordi..
sai che non sapevo che avessi vissuto in Toscana??
grazie cara, a presto!
elisa
Invitantissima e di certo buonissima. Sto pensando di fare innestare le viti che ho in giardino… e questa è una delle uve che ho per la testa. Un abbraccio Elisa, a te ed alla dolcissima Vittoria
beata te….
grazie Viviana!!
ciao