Questa ricetta nasce da una sfida tra regioni lanciata da Aldi uno dei colossi del retail mondiale, fondata dalla famiglia Albrecht, ideatori della formula discount, che aprì il suo primo negozio di generi alimentari più di 100 anni fai e ancor oggi continua a offrire ai loro clienti in tutto il mondo la propri idea di fare spesa.
Oggi il gruppo ha un fatturato complessivo che sfiora i 100 miliardi di dollari e sono presenti in 18 nazioni.
Ammetto, che fino a pochi giorni fa, i supermercati Aldi io non li conoscevo. Sono arrivati nel territorio italiano da pochi mesi e nelle mie zone non è ancora stato aperto nessuna punto vendita.
Così ho risposto quando sono stata inviata a questa sfida, ma la curiosità è donna e così ho accettato con piacere di provare qualche loro prodotto e di partecipare alle #regionALDI, questa iniziativa lanciata per celebrare le tradizioni italiane che caratterizzano la nostra storia e cultura gastronomica, elaborando una ricetta tipica della mia regione con la contaminazione di un prodotto di un’altra.
Il Veneto incontra la Puglia per #regionALDI
Appena ho aperto il pacco ho deciso all’istante che piatto avrei preparato per la sfida. Erano state inviate delle orecchiette e visto il mio mezzo sangue pugliese è stata inevitabile la scelta!
Ho deciso di prepare un piatto di orecchiette pugliesi al nero di seppia alla veneta.
Gli spaghetti, o il risotto al nero di seppia, sono uno dei piatti popolari e tradizionali di tutto il veneziano, da Caorle a Chioggia. Per la buona riuscita del piatto è fondamentale utilizzare l’inchiostro delle seppie che dev’essere fatto sciogliere in un po’ di acqua calda. Non fatevi tentare dal nero di seppia delle bustine, è tutt’altra cosa, in gusto, consistenza e colore.
Chiedete al vostro pescivendolo di estrarvi i sacchettini, in modo che non rischiate di romperli e perdere il loro prezioso contenuto.
Oltre alle orecchiette pugliesi ho utilizzato l’olio extravergine di oliva D.O.P “Terre di Puglia” e un po’ di pomodoro san Marzano dell’Agro Sarnese Nocerino Dop, dalla Campania (considerando che dalla parte del nonno c’è pure un po’ di sangue campano… ci sta!).
Nel condimento al nero di seppia alla veneta c’è sempre un po’ di pomodoro che addolcisce il sapore del piatto. Ho voluto aggiungere al piatto anche una crema di piselli: “seppie e piselli” sono un altro abbinamento veneziano buonissimo, oltre che famosissimo!
Sulle orecchiette che dire… il formato pugliese per antonomasia, con la loro tipica forma tonda concava, perfetta per raccoglier anche i sughi più ricchi. Tipico della zona di Bari, risale al periodo tra il XII e XIII secolo.

Orecchiette al nero di seppia alla veneta
Ingredienti
- 320 g di orecchiette per la ricetta tradizionale veneta spaghetti o linguine
- 2 seppie medio/grandi*
- 1 spicchio di aglio
- qb olio extravergine di oliva
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- 2 cucchiai di passata di pomodoto
- sale
- pepe
- 1 sacchetto di nero di seppia**
- prezzemolo
Per la crema ai piselli (facoltativa)
- 200 g di piselli sgranati
- sale
- prezzemolo
- qb acqua
Per decorare:
- 8 pomodorini confit
- polvere di prezzemolo essiccato***
Istruzioni
Preparate le seppie:
- Pulite le seppie, estraendo l'osso, eliminando le interiore, bocc,a occhi, pelle ed eventuali parti cartalaginose e estraete il sacchetto dell'inchiostro, negli con dei guanti (o fate fare tutto dal vostro pescivendolo).
- Tagliate la seppia in piccoli pezzi.
- In un tegame fate rosolare l'aglio a fettine, o schiacciato, e aggiungete i pezzetti di seppia, un po' di prezzemolo tritato. Sfumate con il vino bianco. Appena è evaporato, aggiungete la passata di pomodoro e regolate di sale e pepe.
- Fate cuocere per una ventina di minuti, finchè le seppie non saranno cotte (non prolungate troppo la cottura altrimenti le seppie diventeranno dure).
- In una ciotola incidete le sacche del nero di seppia e fate fuoriuscire il nero che si presenterà abbastanza denso. Aggiungete un po' di acqua calda in modo che si sciolga bene. Poi filtrate, eliminando, il sacchetto vuoto, e versatelo sul tegame con le seppie. Io ho tenuto da parte alcuni tentacoli e li ho cotti senza il nero di seppia, per l'impiattamento, ma non è necessario.
Per la crema ai piselli:
- Lessate i piselli in acqua leggermente salata; una volta cotti, scolateli e passatelli subito una acqua e giaccio (o in abbattitore) per bloccare la cottura e salvaguardarne il colore.
- Frullateli con un filo di olio e poi passate tutto con un colino, in modo da eliminare le parti più grossolane ed ottenere una crema molto liscia e vellutata.
Preparate il piatto:
- Cuocete in abbondante acqua salate la pasta, scolatela al dente e versatela poi nel condimento al nero di seppia. Mescolate bene.
- Mettete nel fondo del piatto un cucchiaio di crema di piselli. Unite la pasta condita con il nero di seppia e decorate con qualche tentacolo "non nero", qualche foglia di prezzemolo, pomodorini confit e una spolverata di prezzemolo essiccato.
Note
I supermercati Aldi
Poiché sono molto curiosa sono voluta andare anche a scoprire un supermercato Aldi. Così visto che avevo in programma un weekend sul lago di Garda ho fatto una sosta al punto vendita di Rovereto e ho fatto la spesa!
Sono stata subito colpita dalla struttura del negozio. Molto luminoso, tutto molto ordinato, ampi spazi tra le corsie, grazie anche al fatto che gli scaffali sono bassi e, quindi, lo sguardo può spaziare senza ostacoli, senza avere quell’effetto di corridoio stretto stretto inevitabile con le alte scaffalature.
Gli spazi sono organizzati in maniera molto intuitiva e la cartelllonistica è molto semplice, chiara e accattivante. Oltre all’area dei prodotti freschi, frutta e verdura, mi ha colpito il “Caffè al dì” e “Pan del dì” rispettivamente l’angolo caffetteria e della panetteria che sforna pane fresco e spuntini a tutte le ore.
Non manca la tipica disposizione dei low cost, con pallet e cartoni, ma è tutto così ben ordinato che, devo dire, non mi ha dato per nulla la sensazione di essere in un “discount”.
Sinceramente io non li frequento. Abitando da più di 10 anni in centro storico ho preso la bella abitudine di servirmi nei piccoli negozi, pescheria, macelleria, alimentari, e piuttosto che ai centri commercali vado negli orti per la spesa di verdura. Ovviamente nei supermercati mi capita di andare e deve essere per me, comunque, un momento piacevole, devo sentirmi bene: fare a spesa è il primo grande piacere del cucinare!
Anche la dimensione del supermercato Aldi l’ho trovata perfetta, non troppo grande dove perderci le ore, ma nemmeno troppo piccolo, permettendo così di poter avere un po’ di scelta e poter acquistare, comunque, tutto quello che normalmente è necessario.
In Italia, il loro slogan è “Italianità, freschezza e regionalità“: a quanto pare stanno cercando di puntare a quello che a noi piace, consapevoli, penso, che non sarà un mercato facile. I prodotti sono, quindi, italiani e c’è una linea di prodotti a marchio Aldi “Regione che vai“, quella che ho avuto in omaggio per la sfida (cantucci toscani, olio extravergine di oliva Dop pugliese, aceto balsamico di Modena IGP, olive taggiasche liguri, spaghetti di Gragnano e orecchiette pugliesi)
Si trovano prodotti anche di marca, che grazie ai loro volumi di vendita, sono sugli scaffali a prezzi decisamente concorrenziali.
Sapete poi cosa mi ha colpito? Il sorriso, la gentilezze e cordialità dello staff, delle persone che lavorano lì, dalla caffetteria alla cassa. Mi dispiace dovermi meravigliare di questo, ma purtroppo non è più così scontato… Appena ho raggiunto mio marito in auto, è stata la prima cosa che gli ho detto: sono gentilissi e sorridenti!
Ho acquistato un po’ di prodotti e in quesi giorni li assaggerò.
Voi lascio anche un link ad un articolo di Romani Cappellari, docente di Marketing e Retailing, nel suo blog Fashin retail Lifestyle “La mia prima spesa da Aldi” . A quanto pare ha avuto anche lui la mia stessa bella impressione, ma il suo è un parere più autorevole in materia!
ciao!
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