Kokosbollar, palline svedesi al caffè, cioccolato e cocco

by Elisa Di Rienzo

Le kokosbollar sono dei dolcetti svedesi con fiocchi d’avena, burro, cacao e caffè ricoperti da scaglie di cocco grattugiato.

E’ per quest’ultimo ingrediente che mi sono sempre trattenuta dal farle. Tanto mi piace il cocco come frutto, tanto non mi fa impazzire tutto ciò che “sa di cocco”… dai cioccolatini ai dolci, fino ad arrivare alle creme… solari!

Tra l’altro non impazziscono nemmeno marito e figlia… ma ho voluto provare a realizzare questi tipici dolcetti svedesi,  vista la mia passione per i dolci del Nord (qui trovate altre ricette), per concludere in dolcezza il progetto  in collaborazione con Demar caffè:  un dolce fresco e veloce da realizzare, perfetto per la stagione estiva. 

Per questo ricetta io ho scelto la loro miscela Deciso, studiata appositamente per trovare anche in casa il sapore forte e cremoso dell’espresso.  Un blend che raccoglie i dolci sapori, corposi e persistenti di caffè provenienti da Asia, Africa e America. Con cioccolato e cocco si è sposato benissimo!

 

kokosbollar

 

 

Kokosbollar

Portata: Dolce
Cucina: svedese
Porzioni: 15 pezzi

Ingredienti

  • 20 g di fiocchi di avena
  • 70 zucchero semolato
  • 100 g di burro (di soia per versione veg)
  • 2 cucchiai di cacao amaro
  • 1 cucchiaio di caffè espresso
  • 1/2 semi di bacca di vaniglia
  • 1 pizzico di sale
  • 50 g di cocco grattugiato

Istruzioni

  • Lavorate con una frusta il burro morbido con lo zucchero fino ad ottenere un composto liscio, omogeneo e spumoso. 
  • Aggiungete il caffè, a temperatura ambiente, un poco alla volta e amalgamatelo bene, poi il sale, la vaniglia e continuate a mescolare bene. 
  • Unite il cacao, facendo attenzione a non creare grumi.
  • Triturate bene, con un cutter, i fiocchi di avena e poi uniteli all'impasto. Amalgamateli e lasciate riposare in frigo per un'ora, in modo che il burro si rassodi.
  • Dopo il tempo di riposo, formate delle polpettine grandi come una noce, cercando di lavora il meno possibile l'impasto, altrimenti il calore delle mani ammorbidirà il burro, rendendolo appiccicoso.
  • Ricopritele bene le palline con le  scaglie di cocco grattugiato e mettetele in frigo, almeno per un'ora,  fino al momento di servirle.
  • Potete conservarle in frigo per un paio di giorni, ben coperte.

kokosbollar

La diatriba sul nome: da Negerbollar a  Kokosbollar

La nascita di questo dolcetto si fa risalire alla seconda guerra mondiale, quando vista la difficolta nel reperire la farina di frumento, la si sostituiva con l’avena, perfetta per questi dolci, con il suo sapore che si sposa benissimo con il caffè e il cioccolato. 

Tantissimi i nomi con cui vengono identificate queste palline, in base, principalmente, agli ingredienti usati per la copertura.

Un tempo questi dolcetti venivano chiamati Negerbollar,  ma poi questo termine venne considerato razzista e, quindi, abolito e sostituito dalla dicitura N*bollar, e nei ricettari lo si trova con il nome di Chockladbollar

Nel 2003 un pasticciere di Siöbo  fu denunciato  al “Ombudsmannen mot etnisk diskriminering” (Il difensore contro le discriminazioni etniche), per aver  esposto in cartellino con il “vecchio” nome. La pratica venne archiviata, ma si raccomandò di non usare più il termine in quanto facilmente collegabile a sentimenti razzisti.

A questo link potete trovare una canzone scritta e cantata dal cantautore svedese Erik Vilde nel 2007 sui N*ball… Il video è stato rimosso da YouTube ma una lettura al testo la potete dare! 

cacaokungens

Il nuovo termine Choklabollar è stato registrato nel dizionario ufficiale dell’Accademia Svedese (la nostra Accademia della Crusca) nel 2006, nonostante sia in usato da molto più tempo. 

In realtà di cioccolato non è che ce ne sia poi così tanto, tant’è che a Göteborg, ad esempio, le chiamano kokosbollar, dal momento che c’è il cocco attorno.

Si definiscono anche havrebollar, ovvero palle di avena… però  è meno accattivante dei nomi che fanno subito pensare al cioccolato,  al caffè o al cocco!

Insomma… queste palline chiamatele come volete, ma provate a farle!

kokosbollar

Sono velocissime da preparare, 15 minuti al massimo, senza cottura, e potete anche sostituire il cocco con del cacao in polvere, come fossero dei tartufino, farina di mandorle, zuccherini o pasta di mandorle (in questo caso altro nome.. Dammsugare… quei pasticcini cilindrici verde pistacchio che si trovano all’Ikea!).

Sono inoltre senza uova, senza glutine per gli intolleranti a questi elementi. 

 

demar

Questo dolcetti sono perfetti da gustare sorseggiando una buona tazzina di caffè! 

 

Se volete ripercorre il mio viaggio nel mondo del caffè questi gli articoli:

Gli artigiani della torrefazione: Demar Caffè

Anche il caffè ha il suo galateo

Come si beve il caffè nel mondo

Filetto di maiale la caffè

 

 

Ciao!

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(articolo in collaborazione con Demar Caffè)

 

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copertina stagione pesce

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2 comments

Anna 29 Gennaio 2019 - 13:27

Che meraviglia! Proverò a farli sicuro, ne ho assaggiato uno a Stoccolma e mi è piaciuto molto 🙂 complimenti per il blog perché è stupendo e sto trovando un sacco di ricettine che non vedo l’ora di provare!

Reply
elisa di rienzo 29 Gennaio 2019 - 15:01

Grazie Anna, mi fa molto piacere!!
ciao
elisa

Reply

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