Questo piatto è un ricordo di infanzia. Me lo proponeva la mia nonna, “quella di Bari”, quando andavamo a trovarla: tra le meravigliose leccornie, piatti strepitosi che preparava questo.. era l’unico che proprio non mi piaceva!!!
Poi con il tempo i gusti cambiano e ora è una piatto che preparo molto spesso, accompagnandolo con diverse verdure. E lo apprezzano tutti a casa, anche la più piccola!

Le fave, le sue proprietà
Le fave sono un legume povero, ma allo stesso tempo nobile: le fave sono energizzanti, depurative e toniche, adatte agli sportivi, ai bambini debilitati, a chi soffre di astenia da cambio di stagione
Ricordiamo, quindi, che le fave:
- non contengono colesterolo;
- non contengono glutine;
- la parte edibile delle fave fresche, avendo un alto contenuto di acqua, è appena del 26%: ne consegue che tra i legumi, siano le meno caloriche, con appena 41 cal/100 grammi; per contro, proprio per carenza d’acqua l’apporto calorico sale a 224 cal/100 g nel prodotto secco;
- sono ricche inoltre di proteine, sali minerali e soprattutto contengono ferro, in misura anche superiore alle uova;
- contengono preziose fibre grazie al tegumento esterno che avvolge il seme: le fave decorticate presentano tempi di cottura più brevi, ma sono meno ricche di fibre, concentrate proprio nel tegumento.
- le fave fresche contengono inoltre Levo-dopa, una sostanza che pare incrementare la presenza di dopamina nel cervello, utile a prevenire malattie come il Morbo di Parkinson.
Unica attenzione per le persone che soffrono di “favismo”. Infatti, questa malattia ereditaria, provocata dalla mancanza di un enzima specifico che neutralizza gli effetti nocivi di alcune sostanze contenute nelle fave, può generare in chi ne soffre delle crisi di anemia emolitica.
In cucina
Sono un prodotto versatile, saporito: si possono mangiare da sole o accompagnate ad altri legumi, o con dei cereali, come farro o riso.
Le fave sono protagoniste in molte ricette della cucina popolare del sud Italia e in particolare della Puglia, spesso in in abbinamento alle cicorie.
Il sapore dolciastro del purè di fave unito a quello amaro della cicoria lessata, condita da un filo di olio extravergine di oliva ed accompagnata da una bella fetta di pane casereccio, è di per sé un pasto completo dal punto di vista nutrizionale. Lo sapeva bene la mia nonna!
Ma non solo in Italia le fave son molto amate!
Le troviamo, infatti, anche in Grecia (famoso è il purè di fave con capperi e limone), in Sudan (le fave macinate sono l’ingrediente principale delle tamayya, delle polpettine vegetariane simili alle falafel che possono essere consumate o come farcitura di panini o come spuntino), in Egitto e in Turchia.
Le fave secche necessitano di una lunga fase di ammollo, per reidratarle e ammorbidirle prima di usarle per i nostri piatti.
Se le fave secche sono con la buccia, che sono le migliori dal punto di vista nutrizionale, è necessario lasciarle in acqua per circa 12 ore, se sono invece senza buccia, allora è sufficiente una notte.

“Fava”, purè di fave turca
Ho trovato, nei miei libri di cucina Mediorientale, questa versione turca, che loro usano solitamente come meze, una sorta di antipasto, che devo dire mi è piaciuta moltissimo.
Cosa c’è di diverso da un normale purè di fave? In realtà poco, ma fa la differenza!
Una bella spruzzata di succo di limone e se disponibile anche un po’ di aneto!
Io ho completato la ricetta con un mix di verdure di stagione velocemente lessate: bieta a costa colorata, cicoria, cavolo nero e cavolo riccio.
A completare olio di oliva extravergine di oliva e un po’ di quinoa soffiata!
Purè di fave alla turca con verdure e quinoa soffiata
Ingredienti
- 200 g fave con buccia (o 150 g se decorticate)
- 1 cipolla piccola
- 3 foglie alloro
- 1 spicchio di aglio
- qb olio extravergine di oliva
- 1 limone
- qb aneto
- sale
Istruzioni
Preparate il purè di fave:
- Mettete a bagno il giorno prima le fave, ricoperte abbondantemente di acqua.
- Il giorno dopo sciacquatele e mettetele in una pentola coperte completamente di acqua, insieme alla cipolla, l’aglio schiacciato e l’alloro.
- Portate a bollore a fuoco medio alto, con coperchio, e una volta raggiunto, abbassate la fiamma e fate sobbollire un paio di ore.
- Man mano che si formerà la classica schiuma bianca, eliminatela con un cucchiaio.
- Regolate di sale solo a pochi minuti dalla fine della cottura. Spegnete il fuoco solo quando saranno tenere.
- Aggiungete il succo del limone, eliminate le foglie di alloro (e a seconda dei gusti anche l’aglio).
- Frullate finemente e lasciate intiepidire (nella cucina turca la “fava” si serve proprio fredda).
Preparate le verdure:
- Lavate bene le verdure sotto l’acqua corrente e lasciatele scolare, quindi pulitele, eliminando con un coltello eventuali parti più dure, come la costa del cavolo nero. Eliminate eventuali foglie più rovinate. Tagliate le foglie a pezzi grandi.
- Sbianchite le verdure velocemente in acqua bollente salata per qualche minuto, mescolando con un cucchiaio di legno. Appena saranno tenere, scolatele e tenete da parte.
Servite:
- Mettete in un un piatto fondo un bel mestolo di purè di fave. Mettete sopra un po’ delle verdure lessate e condite con filo di buon olio di oliva extravergine. Completate con un po’ di quinoa soffiata e dell’aneto.
Piatto speciale solidale
Ho preparato questo piatto sano e nutriente aderendo all’iniziativa virale che LILT Genova, in collaborazione anche con AIFB – Associazione Italiana Food Blogger, in occasione della XVIII edizione della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica 2019 che si terrà dal 16 al 24 Marzo.
La Settimana promuove e diffonde il valore della prevenzione oncologica, attraverso corretti stili di vita, tra cui l’attività fisica e, in particolare, la sana alimentazione.
#previenimangiando

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