Il friand è un dolcetto che racchiude tutta la grazia della pasticceria francese, ma anche l’anima semplice e solare dell’Australia, Paese che l’ha adottato e reinterpretato con entusiasmo.
La sua consistenza leggera, la ricchezza delle mandorle, la delicatezza del burro, la leggerezza degli albumi lo rendono un dolce irresistibile, perfetto in ogni stagione.
E in questa versione, con prugne e more, il friand diventa una piccola ode all’autunno, un boccone dorato in cui la dolcezza e l’acidità dei frutti si incontrano in equilibrio perfetto.
Dalla Francia all’Australia: una dolce evoluzione
Il termine friand in francese significa letteralmente “golosone”, ma anche “qualcosa di delizioso”.
In origine, però, non indicava un dolce, bensì un piatto salato o un boccone prelibato. Nella cucina francese ottocentesca, infatti, il friand poteva essere una sorta di pasticcino di carne o pesce avvolto nella pasta sfoglia.
Solo in seguito, il nome venne associato a una piccola tortina dolce a base di mandorle e albumi, simile al financier, da cui eredita in parte la struttura.
Il financier, nato intorno al XIX secolo nei quartieri finanziari di Parigi, era pensato per essere un dolcetto pratico da mangiare senza sporcare le mani. Realizzato con farina di mandorle, albumi e burro nocciola, era un concentrato di eleganza e semplicità.
Il friand, da questa tradizione, prende ispirazione, ma vi aggiunge un tocco più rustico e meno rigoroso, aprendo la porta a infinite varianti di frutta e aromi.
La vera fortuna del friand si deve però all’Australia e alla Nuova Zelanda, dove questo dolce è diventato un vero e proprio classico delle pasticcerie. Introdotto probabilmente da pasticceri francesi emigrati o da chef formatisi in Europa, il friand ha trovato nella cultura australiana un terreno perfetto per crescere.
Qui il friand è diventato il compagno ideale dei momenti di pausa. A differenza del financier, il friand australiano è più generoso nella forma, spesso cotto in stampi ovali o rotondi, e più libero nella scelta degli ingredienti: lamponi, mirtilli, pere, pesche, prugne, fichi o scaglie di cocco.
Ogni stagione porta con sé una nuova combinazione di sapori, ma la base rimane la stessa: farina di mandorle, albumi e burro fuso.
Friand con prugne e more: un inno all’autunno
La versione con prugne e more è un dolce che sa di bosco, di giornate più fresche e di tazze di tè fumante. Le prugne, con la loro polpa dolce e leggermente acidula, si sciolgono durante la cottura, mentre le more rilasciano un succo violaceo che colora l’impasto e regala una nota fresca e selvatica. Non dimenticata l’alloro, che ci sta benissimo!
Ogni morso è un piccolo equilibrio di consistenze: la crosticina dorata fuori, la morbidezza interna, il profumo del burro e la delicatezza delle mandorle. È un dolce che non cerca di stupire, ma che conquista per la sua naturale eleganza.
Uno dei segreti per un buon friand è il burro nocciola, o beurre noisette. È lui a dare il carattere e il profumo inconfondibile a questi dolcetti. Si ottiene facendo sciogliere lentamente il burro fino a quando le proteine del latte si caramellano leggermente, sprigionando un aroma di nocciola e un colore ambrato. È un gesto piccolo ma prezioso, un segreto da pasticceria che trasforma un semplice impasto in qualcosa di straordinario.
È un dolce che si prepara in pochi minuti, ma che regala un risultato raffinato e irresistibile. Perfetto per accompagnare il tè del pomeriggio, per concludere un pranzo leggero o per un brunch domenicale, racchiude tutto ciò che rende speciale la pasticceria “casalinga” contemporanea: ingredienti semplici, gesti lenti, profumi autentici.
Generalmente si preparano in mini porzioni, tipo muffin. Io ho voluto fare una dolce. Ottimo accompagnato con dello yogurt bianco o con una pallina di gelato, della crema o della panna.
Friand alle prugne e more
Ingredienti
Per la frutta:
- 200 g more
- 4 prugne mature
- 1 bacca di vaniglia
- 50 g zucchero (io di canna)
- 3 foglie alloro fresche
- 1 cucchiaino cannella in polvere
Per l'impasto:
- 120 g burro (meglio di centrifuga. Alcune ricette arrivano anche a 180 g)
- 60 g farina di riso
- 100 g zucchero a velo (io ne ho messi 80 g, perchè non amo i dolci troppi dolci. Alcune ricette arrivano a 200 g)
- 120 g mandorle tritate (per una texture più fine usate farina di mandorle)
- 150 g albume (circa da 4-5 uova)
- 1 pizzico sale
Istruzioni
Prepariamo la frutta:
- In una ciotola mettete le more intere e le prugne a spicchi da circa 1 centimetro, con 50 g di zucchero, i semi della vaniglia, le tre foglie di alloro e mezzo cucchiaino di cannella.
- Fate riposare per 30 minuti, ma non di più, altrimenti la frutta rilascerebbe troppi liquidi.

Prepariamo l'impasto:
- In un pentolino fate sciogliere 120 g burro (se volete potete fare il burro nocciola*) poi lasciate che si intiepidisca e accendete il forno statico a 180°C.
- In un altro contenitore mescolate i 60 g di farina di riso con 100 g di zucchero a velo, i 120 g di mandorle finemente triturate o farina di mandorle, l’altro mezzo cucchiaino di cannella e il pizzico di sale.
- A parte sbattete con una forchetta gli albumi per 30/50 secondi, è sufficiente che siano solo leggermente schiumosi.
- Aggiungeteli al composto di farine e aggiungete anche il burro fuso. Amalgamate bene il composto.
- Versate la pastella in una pirofila da 20×20 cm foderata di carta forno e poi coprire con la frutta e i succhi.

Cottura e servizio:
- Cuocete per circa 40 minuti, in forno statico a 180°C. Se vedete che si sta scurendo troppo, gli ultimi 10 minuti coprite il dolce con un foglio di alluminio. Dovrà essere dorato e la frutta dovrà sobbollire. Fate comunque la prova stecchino per verificare che si acotot.
- Fate riposare 10 minuti prima di servire. Perfetto con pallina di gelato, o della crema, panna o yogurt.
- Se avanza, consiglio di scaldarlo sempre un pochino prima di servirlo, in modo che il burro si “sciolga” e torni più morbida.
Note
Friand, un dolce versatile
Una delle caratteristiche più amate del friand è la sua versatilità. Con la stessa base, si possono creare infinite versioni. In estate si possono usare frutti di bosco o pesche, in inverno pere e cioccolato, a primavera fragole e pistacchi. Gli australiani amano anche le varianti al cocco o con un tocco di scorza di limone o di arancia.
Puoi divertirti con le spezie (io non messo la cannella e la vaniglia), puoi mescolare diverse farine di frutta secca, chi sostituisce parte del burro con olio di cocco per una versione più leggera.
Il friand si presta anche a interpretazioni moderne: mini tortine glassate, dessert da brunch o piccoli dolci da servire con panna montata e frutti freschi.


Il mio friand preferito resta quello con prugne e more: il contrasto dei colori, il profumo che ricorda i pomeriggi di settembre e il sapore delicatamente acidulo che bilancia la dolcezza dell’impasto. È un piccolo dolce che racchiude la magia dell’autunno, un invito alla calma e al piacere delle cose semplici.
Ve lo consiglio!
ciao!
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