C’è un luogo nel mondo dove la natura non fa da sfondo, ma è la vera protagonista, dove la giungla incontra l’Oceano, le nuvole abbracciano i vulcani e ogni risveglio profuma di libertà: è la Costa Rica.
Il nostro è stato un viaggio on the road attraverso la Costa Rica, in un continuo stupore: dalle spiagge selvagge del Pacifico a quelle dei Caraibi, ai parchi naturali pieni di vita, alle foreste pluviali dove scimmie e tucani si muovono tra gli alberi come in un sogno tropicale, alle cascate nascoste.
Una striscia di terra tra il Pacifico e i Caraibi che racchiude, in pochi chilometri, un universo di meraviglie. È la meta perfetta per chi ama l’avventura e la pace, la scoperta e la semplicità.
Costa Rica e Pura Vida
La Costa Rica è il Paese del “Pura Vida”, un’espressione che è molto più di un saluto: è uno stile di vita, un invito a rallentare, a godersi il presente e a vivere in armonia con ciò che ci circonda.
Qui il tempo sembra dilatarsi e ogni momento diventa un piccolo rito di gratitudine verso la terra. Ed è proprio così, ci si ossigena, si libera la mente, si sta bene.
Ci sono viaggi che non si dimenticano, che ti entrano dentro. La Costa Rica è così: una terra viva, vibrante, un intreccio perfetto tra foresta e oceano, tra vulcani e spiagge, dove ogni chilometro racconta un volto diverso della natura.
La Costa Rica è spesso citata come uno dei Paesi con l’indice di felicità più alti al mondo grazie ad una combinazione di fattori, tra cui un elevato benessere dei cittadini, una grande aspettativa di vita, un forte impegno per la sostenibilità ambientale e la cultura del “Pura Vida”, che enfatizza ottimismo, semplicità e gratitudine.
Grazie alla sua politica di neutralità e all’assenza di un esercito, la Costa Rica ha un’economia stabile e una società pacifica che investe in cultura, scuole, sanità.
Il paese si distingue da sempre per il suo impegno nella protezione dell’ambiente: ospita circa il 6% della biodiversità mondiale, nonostante occupi solo lo 0,03% della superficie terrestre.
E poi punta ad un turismo sostenibile, un turismo basato sul rispetto per l’ambiente: circa il 26% del territorio è parco nazionale e aree protette, una delle percentuali più alte al mondo.
Dopo l’esperienza meno felice, da questo punto di vista, di Bali, lo scorso anno, questo era quello che ci voleva! Considero il viaggio in Costa Rica tra i più belli di sempre tra quelli fatti.
Costa Rica on the road: informazioni generali
Abbiamo percorso parte del Paese, in un itinerario on the road, partendo e tornando a San José, senza fermarci però nella capitale (se non la prima notte, per poi prendere l’auto noleggiata la mattina successiva e partire subito), lasciandoci guidare dal ritmo lento della “pura vida”.
Tra scimmie urlatrici e colibrì, cieli infiniti, abbiamo scoperto un mondo che sembra ancora custodire la sua anima più autentica.
QUANDO: agosto 2025 , 20 giorni di tour + viaggio
CHI: 6 persone (due famiglie con due ragazzini 15enni)
COME: volo aereo con Iberia (VENEZIA-MADRID-SAN JOSE)
SPOSTAMENTI INTERNI: Abbiamo noleggiato un monovolume, per viaggiare comodi noi e le nostre valigie! Le strade sono buone, nessun problema. Di notte sono buie, quindi, sono sconsigliati spostamenti serali.
COME LO ABBIAMO ORGANIZZATO: per questo viaggio ci siano fatti seguire dal tour operator Evaneos, su suggerimento dei nostri amici di viaggio, che lo avevo già testato in viaggi precedenti. Ci siamo trovati molto bene.
Con la nostra una guida locale, Monica, tra l’altro italiana (vicentina, come noi!!) ma che vive in Costa Rica da 20 anni, abbiamo costruito, passo per passo, il nostro itinerario.
E stata molto esauriente, disponibile sia nel consigliarci le tappe, in base alle nostre richieste, desideri, che nelle proposte e alternative dei luoghi dove soggiornare, dandoci consigli e suggerimenti con molta obiettività e chiarezza. Il contatto è stato poi costante anche durante il viaggio stesso, sempre disponibile per ogni evenienza, ma anche per un saluto o consiglio semplice.
LE NOSTRE TAPPE: qui di seguito le tappe dove abbiamo soggiornato e i luoghi visitati.
SAN JOSÈ, SANTA ANA (1 notte) ci siamo fermati nella capitale solo la notte dell’arrivo. La mattina, presa l’auto, siamo subito partiti verso Punta Leona, fermandoci a Tarcoles per una prima escursione in barca sul fiume alla ricerca dei coccodrilli.
PUNTA LEONA (3 notti): relax nelle spiaggia di Punta Leona, playa Hermosa, gita a Puntarenas e visita al Parco Nazionale di Manuel Antonio.
TAMARINDO (3 notti); relax, surf, passeggiate in spiaggia ed escursione in barca tra le mangrovie al Parco nazionale marino Las Baulas.
RINCÓN DE LA VIEJA (2 notti): escursione alla cascata Las Chorreras, al Rio negro hot springs e trekking alla cascata la Congreja, all’interno del parco nazionale del vulcano Rincòn della Vieja.
LA FORTUNA (3 notti): escursione al vulcano Arenal, cascate La Fortuna, relax alle hot spring del Resort Tabacon. Abbiamo partecipato anche un corso di cucina e tra le varie attività disponibili in zona, un bel tour in ATV alle pendici del vulcano (e sotto un diluvio pomeridiano)!
TORTUGUERO (2 notti): escursione in barca al parco nazionale e deposizione delle uova delle tartarughe sulla spiaggia di tortuguero, in vista notturna con i rangers del parco.
PUERTO VIEJO DE TALAMANCA (4 notti): relax, passeggiate sulle spiaggie della costa caraibica.
POÀS VOLCAN NATIONAL PARK (2 notti); visita la vulcano Poàs e ai Giardini e cascate La Paz.

CLIMA: Il clima del Costa Rica è tropicale con una grande varietà di microclimi, influenzato dalla presenza di due oceani e dalla conformazione montuosa che attraversa il Paese.
In generale, si distinguono due stagioni principali: la stagione secca, chiamata “verano”, e la stagione delle piogge, o “invierno”.
La stagione secca: va da dicembre ad aprile ed è il periodo ideale per viaggiare perchè le giornate sono soleggiate, il cielo limpido e il mare perfetto per nuotare o fare surf.
La stagione delle piogge: va da maggio a novembre, quindi il periodo del nostro viaggio. Il paesaggio si trasforma in maniera sorprendente perchè la vegetazione esplode in un verde intenso e le piogge, concentrate nel pomeriggio o alla sera, regalano un’atmosfera più autentica e rigogliosa.
Effettivamente abbiamo avuto, spesso, delle piogge notturne o all’alba, ma le giornate sono sempre state stupende, solo un paio di pomeriggi con serate piovose. La temperatura è costante giorno-notte sui 28°C, un po’ di umidità c’è.


Il clima varia anche tra le diverse regioni: la costa del Pacifico è generalmente più secca, mentre quella caraibica è più umida e imprevedibile, con piogge distribuite tutto l’anno. Nelle zone montuose, come quelle intorno ai vulcani Arenal e Poás, le temperature si abbassano e le nebbie sono più frequenti. In ogni caso, la Costa Rica offre un clima piacevole in ogni stagione, ideale per vivere la natura in tutte le sue sfumature.
MANGIARE: La cucina costaricana è semplice, genuina e profondamente legata alla terra. Il piatto simbolo è il gallo pinto, una combinazione di riso e fagioli neri, servita con uova, platano fritto e tortilla di mais, immancabile a colazione. Ma riso e fagioli è anche la base degli altri pasti, accompagnati poi da carne o pesce, diventando altro piatto tradizionale, il Casado.




Ogni regione ha le sue specialità: lungo la costa caraibica si trovano profumi di cocco e spezie, retaggio della cultura afro-caraibica, mentre sul Pacifico predominano pesce fresco e frutti di mare, in particolare il ceviche.
Anche il mais è un ingrediente base della tradizione, così come il platano, utilizzato in mille varianti, dolci o salate: ottimi i patacones, ovvero pezzi di platano schiacciato e fritto. Si trovano sempre molti piatti della cucina messicana, in particolare le empanadas. Ottima la frutta, ananas eccellente!
Sul mio profilo su instagram trovi tutto il viaggio giorno per giorno, con foto, video, indicazioni di locali dove abbiamo mangiato: clicca qui COSTA RICA 1 E COSTA RICA 2
Cosa abbiamo visto nel nostro viaggio in Costa Rica
Tárcoles: il fiume dei coccodrilli
La prima tappa, partendo da San Josè, in direzione Punta Leona, sul Pacifico, è stata Tárcoles, un piccolo villaggio celebre per il ponte che attraversa il fiume popolato da decine di enormi coccodrilli.
Qui abbiamo fatto un’escursione in barca, con guida, e abbiamo visto tra calma apparente dell’acqua molti coccodrilli, di dimensioni notevoli (anche fino ai 5 metri). Ovviamente anche molti uccelli, iguane e tantissimi altri amimali che vivono nella foresta.



Parco National Manuel Antonio: la foresta che incontra il mare
Il Parco Nazionale Manuel Antonio è una meraviglia che incanta. Tra spiagge bianchissime e sentieri ombreggiati, si cammina immersi nella giungla, tra il fruscio delle foglie e il richiamo degli animali.
Qui la natura più viva è a portata di mano: scimmie cappuccine che saltano tra i rami, bradipi che dormono abbracciati al loro ramo, ma poi ragni, colibrì, serpenti, farfalle, tucani…
E infine le due spiagge e il mare che brilla di un turchese quasi irreale.


Uno dei paesaggi più incredibili. Consiglio assolutamente di fare la visita guidata e non in autonomia se volete vedere degli animai. I Rangers sono bravissimi, riescono a vedere cose “invisibili” ai nostri occhi e sono tutti dotati di un bel cannocchiale per far apprezzare qualsiasi cosa.



Punta Leona e playa Hermosa
Punta Leona è famosa per le sue spiagge tra cui playa Mantas, con sabbia scura e Playa Blanca, con sabbia chiara.
Mi è piaciuta tantissimo la grande spiaggia Hermosa, vicino a Jacò, dove ci siano fermati per una passeggiata. Un spiaggia lunghissima e nerissima, sul Pacifico con le sue maestose onde.
Dall’altro lato, casette, localini e alberi, palme e mandorli di montagna. L’emozione più forte, direi una delle più belle del viaggio, è stata quando abbiamo visto volare dei meravigliosi pappagalli Ara. Grandissimi, coloratissimi. Siamo stati lungo ad osservarli, incantati, appollaiati sui rami, a mangiare i loro frutti, a chiacchierare tra loro!


Tamarindo: il ritmo dell’Oceano
Abbiamo scelto di passare qualche giorno di relax al mare a Tamarindo, cittadina che prende il nome dagli alberi di tamarindo che costeggiano la costa intorno alla spiaggia.
Sapevamo che era una zona un po’ più turistica, ma devo dire che quest’atmosfera rilassata ma vivace a noi è piaciuta molto.
La spiaggia è meravigliosa, sempre diversa con un bellissimo gioco di maree, stupenda all’alba e strepitosa nei tramonti infuocati. È il regno dei surfisti, dei bar sulla spiaggia e dei piedi scalzi sulla sabbia calda.
La sera, con il suono costante delle onde in sottofondo, il cielo si tinge di rosa e arancio: la pura vita prende forma.
Abbiamo alloggiato in hotel sulla spiaggia, con camera con vista tra le palme e l’oceano. Siamo stati benissimo. Tamarindo è anche la località migliore tra quelle da noi viste per fare dello shopping!


Oltre alla vita da spiaggia e surf abbiamo fatto anche un’escursione in barca al Parco nazionale marino Las Baulas, tra le mangrovie, scimmiette e qualche coccodrillo! Escursione molto bella, organizzata direttamente sul posto.


Rincón de la Vieja: il respiro del vulcano
Lasciata la costa, l’aria cambia. Attraverso paesaggi e natura incredibile, arriviamo al Parco Nazionale di Rincón de la Vieja. Qui il paesaggio è diverso: vulcanico, primordiale.
Sentieri di terra e vapori caldi si intrecciano nella foresta. Si sente il respiro della terra. È un luogo di energia, quasi mistico, dove la natura mostra il suo lato più selvaggio.
Nell‘hacienda dove abbiamo alloggiato, all’interno del parco, c’era la possibilità di fare diverse passeggiate a 7 diverse cascate, bagni termali e di fango naturale, e diverse attività come zip line e rafting sul fiume.




Volcán Arenal: la forza e la calma
Il tragitto tra Rincon del Vieja e la zona di Arenal, La Fortuna, è stato stupendo! Tra foreste e panorami incredibile, la zona delle pale eoliche (Planta eolica Tilaràn, primo parco eolico dell’America latina) e il lago Arenal con la vista sul vulcano.
Arrivati in zona, il cono perfetto del vulcano Arenal domina il paesaggio come un guardiano silenzioso. Lascia senza parole. Una bellezza esuberante.
Attorno, la foresta tropicale nasconde cascate e sorgenti termali dove rilassarsi dopo le escursioni. Le serate qui sono fatte di cielo stellato e del rumore lontano della giungla. È un luogo che invita al silenzio e all’ascolto.
In quest’area non mancano le possibilità di tante attività canopy, ponti sospesi, cascata, tours a cavallo, rafting, ATV, canyoning, il birdwatching, la pesca sportiva, l’escursionismo.
Noi abbiamo scelto una resort con le sue terme termali private, stupende, aperte comunque anche la pubblico esterno (Tabacon Thermal Resort).


Abbiamo fatto un’escursione sulle pendici del vulcano a vedere da vicino le colate laviche (è un vulcano attivo. Ha eruttato dal 1968 fino al 2010) e alla cascata La Fortuna, il tuto immerso in una vegetazione lussureggiante.




In questa tappa abbiamo fatto anche una Cooking class, in un bellissimo spazio caratterizzato da un’enorme “focolare”, dove abbiamo cotto i nostri piatti. E’ stato molto divertente oltre che interessante confrontarsi con le persone del luogo: è un’attività che cerco sempre di prenotare ne miei viaggi.


Tortuguero: la magia delle tartarughe
Questa è stata un tappa decisa fin da subito. Da agosto ad ottobre è possibile assistere alla deposizione delle uova da parte delle tartarughe verdi, uno degli spettacoli più affascinati che si possa vedere.
Raggiungere Tortuguero è già un’avventura: si viaggia solo via fiume, per più di 1 ora di barche a motore, tra canali e mangrovie, per raggiungere il resort dove si soggiorna. Qui la natura regna incontrastata.
Abbiamo visitato il villaggio di Tortughero, fatto un’escursione in barca partendo all’alba nel parco nazionale per osservare caimani, iguane, pappagalli, bradipi, varie specie di scimmie e una grande varietà di uccelli.




E poi una notte, siamo stati accompagnati sulla spiaggia di Tortughero, guidati da Rangers, in piccoli gruppi, al buio totale e abbiamo avuto la fortuna di assistere a uno degli spettacoli più emozionanti della vita: la deposizione delle uova delle tartarughe marine e poi, anche, una tartaruga che rientrava verso il mare. Un momento di assoluto rispetto, in silenzio, sotto il cielo stellato e la luna piena. È un’emozione che non dimenticheremo.


Puerto Viejo: l’anima caraibica
Puerto Viejo è il cuore pulsante della Costa Rica caraibica. Qui la sabbia diventa dorata, la musica reggae si mescola al profumo delle spezie e l’atmosfera è più rilassata che mai.
È un luogo dove il tempo non ha importanza, dove si vive tra sorrisi, biciclette, e piatti a base di cocco e pesce fresco. Qui abbiamo fatto proprio relax, solo qualche bella e lunga passeggiata sulle spiagge della zona.


Volcán Poás: tra le nuvole
Ultima tappa del viaggio, il vulcano Poás. Eravamo ormai alla fine, per noi il viaggio già valeva 10/10, ma quest’ultima tappa è stata la ciliegina sulla torta!
A pochi decine di chilometri da San Josè, siamo arrivati in un resort tra l’altro bellissimo, circondato da rigogliosi giardini, con terrazze che si affacciano giorno e notte su viste spettacolari della maestosa Valle Centrale della Costa Rica.

La strada per raggiungere il Vulcano Pois sale tra piantagioni di caffè e fragole, paesaggi nebbiosi e di montagna. Siamo a più di 2500 metri di altitudine.
Un breve sentiero a piedi porta al cratere che fuma tra le nuvole, dove ammirare le attive fumarole sulfuree che lo circondano. Questa è una tappa da non perdere.
Abbiamo visitato anche i Giardini e Cascate La Paz, un parco totalmente naturale nel quale, camminando per stupendi sentieri, si ammirare le famose cascate, una di seguito all’altra.
Nello stesso parco sono ospitati molti animali, il “mariposari” (recinto per farfalle) piú grande del centro america, il giardino dei Colibrí, il serpentario, il ranario, una meravigliosa collezione di orchidee e numerosi animali che sono stati salvati in quanto é anche un ‘Rescue Center’.



Sulle pendici del vulcano Poás si trova la Hacienda Alsacia, ovvero la piantagione di caffè di proprietà di Starbucks in Costa Rica. È la prima e unica piantagione di caffè di Starbucks al mondo e funge da sede globale di agronomia.
La fattoria offre tour guidati che includono la visita alla piantagione(da prenotare per tempo) , la scoperta dei processi di coltivazione e lavorazione del caffè e degustazioni, e la possibilità di gustare un buon caffè nella terrazza, ammirando le piantagioni.



Quando si torna a casa, restano negli occhi i colori della Costa Rica: il verde intenso della giungla, l’azzurro dell’oceano, il nero della terra vulcanica. Ma soprattutto, resta nel cuore la sua anima gentile, fatta di sorrisi sinceri e di una filosofia semplice e profonda: pura vida, la vita vera.
Ci tornerei? Sì, senza dubbio!
Se avete bisogno di qualsiasi altra informazione più dettagliata del nostro viaggio, curiosità, scrivetemi pure un commento qui sotto o direttamente alla mia email: elisa@ilfiordicappero.com
Vi ricordo ancora che sul mio profilo di Instagram ho raccolto delle stories con tutto il nostro viaggio, giorno per giorno, un vero e proprio diario di viaggio: clicca qui COSTA RICA 1 E COSTA RICA 2.
Lascio qualche altra suggestione di viaggi molto belli on the road, fatti nel passato:
- viaggio a PANAMA
- viaggio in BASSA CALIFORNIA
- viaggio in NAMIBIA
- viaggio in CANADA OCCIDENTALE
Altri racconti di viaggio li puoi trovare qui: VIAGGI, puoi filtrare poi per continente.
ciao!
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