Bauhaus-Breakfast

by Elisa Di Rienzo

Oggi mi sono divertita (grazie allo spunto del bellissimo contest di Alice “Ricette a regola d’arte”) a provare a portare in cucina i principi del Bauhaus, cercando di interpretarli e mettere l’architetto che c’é in me anche nel piatto: le linee, gli angoli, le forme, i colori… !

 

Architetti, pittori e scultori debbono di nuovo imparare a conoscere e a capire la forma complessa dell’architettura nella sua totalità e nelle sue parti; solo allora le sue opere staranno uníaltra volta piene di spirito architettonico che si è perso nell’arte del salone.

Walter Gropius dal manifesto del Bauhaus di Weimar, aprile 1919

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Ma andiamo con calma … cos’é stato il Bauhaus?

Il Bauhaus fu corrente artistica appartenente al movimento moderno e nacque con la scuola Staatliches Bauhaus, una scuola d’arte, d’architettura e di design presente in Germania dal 1919 al 1933, ma la cui influenza è giunta fino ai giorni nostri.

Fu ideato dall’architetto Walter Gropius, uno dei fondatori della scuola assieme a Le Corbusier, Frank Lloyd Wright, Alvar Aalto e Ludwig Mies van der Rohe (io li ho amati veramente tutti all’università!!!), nell’aprile 1919 a Weimar, in Germania: una nuova scuola che intendeva riunificare, sotto questíunica denominazione, líAccademia di belle arti e la Scuola di artigianato artistico di Weimar.

Le attività del Bauhaus furono interrotte con l’avvento del nazismo, che la osteggiava considerandola la “cattedrale socialista” e gli esponenti del Design Bauhaus furono costretti a emigrare in varie parti del mondo.

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L·zlÛ Moholy-Nagy, manifesto del Bauhaus, 1923

Il Bauhaus rappresentò il punto di riferimento per tutti i movimenti d’innovazione nel campo del design e dell’architettura del XX Secolo.

I maestri e i giovani allievi del Bauhaus si dedicarono anche alla fotografia, al teatro, alla grafica pubblicitaria, alla progettazione di mobili, al disegno di tessuti, alla tipografia, oltre che alla pittura e alla scultura… una sorta di appello ad uníopera díarte totale che fosse popolare e collettiva, che si andava ad instaurare in un contesto storico di notevole disagio: nello stesso anno a Weimar, infatti, veniva stilata la costituzione di una repubblica tedesca democratica che di lì a pochi anni, come dicevo prima, sarebbe stata annientata dal nazismo.

Il successo di questa corrente è legata ai suoi insegnanti, grandissimi professionisti che Gropius chiamò attorno a sé a Weimar, del calibro di J. Itten, L. Feininger (incisione su legno), G. Marcks (ceramica), A. Meyer (architettura), G. Muche (arte tessile), Paul Klee (arte vetraria), O. Schlemmer (scultura), V. Kandinskij (pittura murale), L. Moholy-Nagy (metalli) e L. Schreyer (teatro), Piet Mondrina (pittura).

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Vasilij Kandinskij, Composizione VIII, 1923

Lo stile altamente innovativo del Design Bauhaus fondeva la purezza della forma con la funzionalità e fu questo uno dei motivi che rese questa scuola tra le più note del XX secolo.

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I mobili e complementi di arredo, realizzati tutti con il tipico Design Bauhaus, nacquero dal genio di grandi architetti del Movimento: realizzare prodotti funzionali e allo stesso tempo di elevato valore estetico per la società di massa.

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I prodotti del Bauhaus gettarono le basi dell’arredamento di design moderno: oggetti funzionali, dalle forme semplici e geometriche, destinati ad entrare nelle case della gente comune. Arredi legati alla crescente realtà tecnologica e industriale, senza per questo perdere la cura dei dettagli e l’attenzione per la qualità dei materiali tipica dell’artigianato.

Il Bauhaus non riuscì concretamente a divenire un movimento popolare, a conciliare arte, artigianato ed industria, ma riuscì però ad essere il punto di partenza del nuovo design modernamente inteso.

A tutt’oggi il Design Bauhaus fa parte del gusto contemporaneo, tanto da essere ancora in produzione… e io, lo ammetto, ne sono veramente affascinata.

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Quello che ho voluto provare a fare oggi è stato quello di giocare con le geometrie, le linee facendole intersecare tra piatti e cibo, e cercando si ricreare le atmosfere delle opere architettoniche e di design del Bauhaus.

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Joost Schmidt, manifesto creato per líesposizione dei lavori del Bauhaus a Weimar nel 1923 e mia interpretazione

 

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COLAZIONE VEGETARIANA "ALL'INGLESE"

Portata: Colazione
Chef: Elisa - il fior di cappero

Ingredienti

  • 1 uovo fresco
  • funghi champignon
  • pomodori abbastanza maturi
  • barbe di papavero o spinaci, erbette, ...
  • cavoletti di bruxelles

Istruzioni

  • In una pentola fai bollire dell'acqua leggermente salata e versaci le erbette lavate. Fai cuocere qualche minuto e poi scolale e passale in una vaschetta con dell'acqua ghiacciata (e leggermente salata) per mantenere inalterato il colore.
  • Mettile poi in un una padella con un filo di olio e falle insaporire qualche minuto. Fai scaldare una piccola padella con un goccio d'olio extravergine. Taglia a metà i pomodori e metteteli nella padella con la parte tagliata in giù. Fai cuocere a fiamma vivace per circa un paio di minuti e poi aggiungi una noce di burro in modo che si formi una bella crosticina.
  • Togli i pomodori dalla padella e senza togliere il grasso, metti a cuocere i funghi, che avrete precedentemente pulito e tagliato a metà o a quarti. Falli cuocere, bastano pochi minuti, aggiungendo un pizzico di sale. Togli i funghi dalla padella e conservali al caldo.
  • Poi taglia a metà i broccoletti di bruxelles e falli cuocere qualche minuto con un filo di olio e un pizzico di sale nella padella.
  • Prepara l'uovo: metti una noce di burro nella padella e quando si sarà sciolta aggiungi un pizzico di sale e rompi delicatamente l'uovo all'interno. Ora abbassa il fuoco e bagna le uova con il burro nel pentolino (per insaporirle maggiormente). Cuoci le uova finché l'albume ed il tuorlo non avranno raggiunto la consistenza desiderata: di norma un albume ben sodo, e completamente cotto, ed un tuorlo denso, ma ancora liquido.
  • Togli la pentola dal fuoco. Con l'aiuto di una spatola da cucina solleva gentilmente l'uovo dalla padella e sistemalo in un piatto insieme alle altre preparazioni.
  • Se volete che tutti gli ingredienti siano caldi e pronti nello stesso momento, usate più padelle, per preparare il tutto. Altrimenti se il piatto si dovesse essere raffreddato troppo durante la preparazione, potrete semplicemente scaldarlo nel forno a microonde per circa un minuto.

 

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“Formiamo dunque una nuova corporazione di artigiani. […] Impegniamo insieme la nostra volontà, la nostra inventiva, la nostra creatività nella nuova costruzione del futuro, la quale sarà tutto in una sola forma: architettura, scultura e pittura e, da milioni di mani di artigiani, si innalzerà verso il cielo come un simbolo cristallino di una nuova fede che sta sorgendo.”

(Walter Gropius dal manifesto del Bauhaus di Weimar, aprile 1919)


Con questo piatto partecipo al contest “Ricette a regola d’arte” di Pane, libri e nuvole

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copertina stagione pesce

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18 comments

Lorenzo D. 12 Marzo 2015 - 13:55

Un concentrato di delizia, annots, thanks 🙂

Reply
elisa di rienzo 12 Marzo 2015 - 14:04

Grazie Lorenzo!
ciao

Reply
coccolatime 12 Marzo 2015 - 17:49

una sola parola S T U P E N D O..é arte pura…ma dove te lo sei tolto dalla testa?? quei colori e quelle forme..e quell’uovo vogliamo parlarne??? gasatissima me!

Reply
elisa di rienzo 12 Marzo 2015 - 19:09

ahahahahaha! mi fai morire Enrica!!!
vedi che ho fatto bene a studiare!!!
5 anni.. mica buttati al vento, no??!!!
ahahhahah!
grazie!
ciao

Reply
Ricette a regola d’arte…il contest di Panelibrienuvole! | panelibrienuvole 12 Marzo 2015 - 19:47

[…] 18. Poster for the 1923 Bauhaus Exhibition in Weimar (Joost Schmidt) – Il fior di cappero […]

Reply
Enrica 12 Marzo 2015 - 23:46

Elisa finalmente riesco a godere della bellezza del tuo post. Qui si vede il tuo essere architetto, viene fuori come non mai dai colori, proporzioni e linee. Bravissima faccio il tifo per te.

Reply
elisa di rienzo 13 Marzo 2015 - 11:23

Grazie Enrica!!!
i testi, le foto, i piatti che presentiamo nei nostri blog ci rappresentano, parlano di noi.. nel bene e nel male… è cos”!
ed è bello che sia cos”!
per noi due, timidine, poi, è un gran aiuto per far vedere quel spesso nascondiamo…
ciao cara!
elisa

Reply
Lina 13 Marzo 2015 - 12:16

Elisa ma wow!
A parte che leggo il tuo post e si spegne parzialmente Spadellatissima e si attiva immediatamente l’industrial designer! In un attimo mi hai riportato alle lezione del liceo e dell’universit‡, dove sono stata fortunatissima nel trovare dei docenti competenti ed appassionati che hanno saputo trasmettere davvero qualcosa!
Il tuo piatto è meraviglioso e il tuo parallelismo è perfetto 🙂
Bravissima, davvero!

Reply
elisa di rienzo 13 Marzo 2015 - 12:46

Grazie Lina!
Questo contest per me è stato un susseguirsi di ricordi… tra l’altro bellissimi…
oddio.. le lezioni sulla “bauhaus” le facevo seduta a terra (quando mi andava bene e dopo almeno un’ora di attesa fuori!!!) in un aula stipata di gente… ma tutto passava allo scorre delle diapositive (eh.. s”… era l’epoca delle diapositive, ancora!!!)!
a presto Lina!
ciao

Reply
Alessandra Giovanile 13 Marzo 2015 - 22:18

No vabbé…é uno spettacolo…le forme ma anche i colori…livello altissimo. Come sempre dai un tocco in più! Un abbraccio! 🙂

Reply
elisa di rienzo 13 Marzo 2015 - 22:43

Grazie Alessandra!
é stato un bel progetto… mi sono divertita!
ciao
elisa

Reply
Marianna 14 Marzo 2015 - 13:43

Se trovassi un hotel che mi presenta una colazione cos” , diventerebbe un’ affezionata cliente … per sempre!!!

Reply
elisa di rienzo 14 Marzo 2015 - 23:16

dai… organizziamoci per un brunch!!!

Reply
Monica 16 Marzo 2015 - 17:47

Wow elisa, che bellissima reinterpretazione, perfettamente in linea con quel che è stato il Bauhaus.
Complimenti, è un’opera fatta e finita!

Reply
elisa di rienzo 17 Marzo 2015 - 8:35

Grazie Monica!

Reply
Ilaria 19 Marzo 2015 - 9:33

Complimenti Elisa, come sempre le tue creazioni e la fotografia sono davvero splendide.
Ciao Ilaria

Reply
elisa di rienzo 19 Marzo 2015 - 13:57

Grazie mille Ilaria!
sono contenta che tis piaciuta questo piatto un po’ … particolare!
ciao
elisa

Reply
Il contest Ricette a regola d’arte: tutte le ricette a confronto! | panelibrienuvole 23 Marzo 2015 - 10:12

[…] 18. POSTER FOR THE 1923 BAUHAUS EXHIBITION IN WEIMAR (J. Schmidt) – Colazione vegetariana all&… […]

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