Un viaggio negli USA, da sempre nella lista dei desideri, ma per tanti anni rimandato per altre mete che ritenevo più “interessanti”… quanto mi sono sbagliata!!
Un viaggio spettacolare, uno dei più bei viaggi che abbia mai fatto! Se non “il” più bello!
Ogni giorno un paesaggio, un mondo diverso… una vacanza on the road tra California, Arizona, Utah e Nevada.
Alla scoperta dei parchi nazionali più famosi, tra città così diverse, Las Vegas, San Francisco, Los Angeles, San Diego, tra le famose spiagge soleggiate e il mito della corsa all’oro.
Un paese di paesaggi sconfinati, attraversando strade che si perdono all’orizzonte, di natura ancora selvaggia, in una terra che fonde antico e moderno.
Se ci state pensando… non pensateci. Organizzatevi!
Un viaggio che non dimenticherete mai!

Viaggio in USA in pillole
In questo articolo vi racconto il nostro itinerario (trovate di seguito anche le mappe, divse in due parti “Tour dei parchi” e “Costa della california” – su Google Drive, così poter visualizzare perfettamente il percorso) e qualche informazione di servizio (hotel, ristoranti). Seguiranno altri articoli, dedicati alle varie mete, più specifici.
dove: Stati Uniti d’America (California, Arizona, Utah e Nevada)
quando: agosto 2016 (3 settimane)
con chi: 2 mamme, 2 papà e 2 bambini cinquenni (negli States trovate grande attenzione, ovunque, per i bambini, anche nei ristoranti, apparentemente, meno easy! Sempre disponibili fogli e colori per i più piccoli, oltre a menù dedicati.)
come: volo aereo con British Airways
- andata: VENEZIA-LONDRA- LAS VEGAS
- ritorno: LOS ANGELES – NEW YORK || NEW YORK – LONDRA-VENEZIA (3 giorni a NY) – al momento di prenotare i voli aerei, a dicembre, non avevamo ancora deciso l’itinerario. Per un itinerario più organico consiglio di rientrare da San Diego, invece che da Los Angeles come abbiamo fatto noi.
spostamenti interni: tutti on the road, in auto (maxi-suv, 8 posti, noleggiata Avis) – (qui un articolo dedicato a tutto ciò da sapere per il noleggio auto per questo viaggio- particolare in California).
soggiorni: abbiamo sempre scelto hotel/motel/lodge ((tramite booking) tranne che a San Francisco e Los Angeles, dove, visto i soggiorni più lunghi, abbiamo preferito la comodità di un appartamento (prenotati con airbnb).
quando prenotare: noi abbiamo prenotato i voli in dicembre, per cercare di avere delle tariffe migliori, e iniziato subito a prenotare i soggiorni. Già a gennaio le disponibilità, soprattutto nelle poche strutture nei canyon, scarseggiavano.
trovate altre foto su IG: #ilfiordicapperoOnHolidayUSA
DIARIO DI VIAGGIO
4 agosto: volo VENEZIA-LONDRA- LAS VEGAS
dormire: Tresure Island Hotel (LV)
mangiare: (cena) LVB, Las Vegas Burger -The Mirage sarà perchè era il primo … ma abbiamo trovato l’hamburger ottimo!
5 agosto: LAS VEGAS
Giornata dedicata alla visita di questa città, tra un hotel e l’altro (Venezia, Paris, Bellagio, Roma, Wynn).
Verso sera spettacolo delle fontane al Bellagio (dalle 15.00 ogni 30 min e dalle 19.00 ogni 15 minuti): un po’ di delusione… forse perchè non era ancora buio e mancava l’atmosfera sicuramente data dalle luci, ma lo spettaccolo è durato giusto 3 minuti, il tempo di una canzone… nemmeno il tempo di rendersi conto!
mangiare: (cena) Tao, asian bistrò – The Venetian. Cucina giapponese. Il locale sembra molto elegante e “intimo”… Vasche di acqua, rose e candele all’ingresso, legno scuro. In realtà musica abbastanza alta e un po’ caotico: tanti tavoli, luce bassa e musica alta. In ogni caso molto bello e mangiato, soprattutto, benissimo. Sevizio velocissimo.
Inizia il nostro tour tra i canyon!
link alla mappa su google drive
Temevo che 5 giorni tra i canyon potessero esser un po’ noiosi.. nulla di più sbagliato!
Ogni giorno un paesaggio completamente diverso e sempre più suggestivo! Ogni parco ha qualcosa di unico da regalare. Le ore in auto tra un canyon e all’atro, in questo deserto roccioso, volano ad ammirare paesaggi a perdita d’occhio, colori, in una sensazione di grandissima serenità! Avrei continuato ancora….
Al primo Visit center, allo Zion Park, abbiamo acquistato il Pass che permette di entrare in tantissimi parchi americani, con validità un anno. Costa 80,00 $ ad auto (l’ingresso nei singoli parchi costa tra i 20/25 $, quindi a noi è convenuto)
Quando arrivate ad un canyon fermatevi sempre al visit center. Gentilissimi i rangers che vi suggeriranno gli itinerario migliori per la vostra visita in base alle vostre richieste: passeggiate, trekking. Inoltre, chiedete sempre, se vi interessa, se ci sono attività per i bambini, come ad esempio lo Junior Rangers Program.
(Vi lascio il link anche ad un contributo da me scritto proprio durante questa vacanza per Heymama.com: THE US ROAD TRIP: 7 INSTAGRAM MAMAS TELL US WHERE TO GO & WHY)
6 agosto: LAS VEGAS – ZION CANYON – BRYCE CANYON (423 km – circa 4h 1/2)
Prendiamo pieni di entusiamo la Interstate 15, la quarta strada transcontinentale più lunga tra le Interstate Highway degli Stati Uniti. Attraversa, in direzione nord-sud, gli Stati della California, del Nevada, dell’Arizona, dello Utah, dell’Idaho e del Montana.
ZION NATIONAL PARK: un parco affascinante, caratterizzato da una gola profonda scavata dal fiume Virgin, un canyon ampio e davvero mozzafiato con dei dirupi che calano a picco per circa 3.000 metri. Caratteristici i colori rosso brillante e bianco e le incredibili rocce scolpite che si affiancano sulle valli.
Al visit center si prende lo shuttle che porta per 10 km nel cuore del parco, attraverso lo Scenic Drive. Partono ogni 5 minuti e ci sono 9 fermate a cui poter scendere e risalire (noi ne abbiamo scelte 4). Ci vuole circa 1 ora e mezza poi dipende, ovviamente, quanto ci si ferma. All’interno ci sono oltre 160 km di sentieri. Siamo a 1200 mt di altitudine.
Ci è piaciuto molto… ma non avevamo ancora visti gli altri!! 😉
dormire: Bryce Zion inn (ad Hatch, alle porte del Bryce canyon). Classico motel americano, con tutte le porte di accesso alle camere in linea e macchina parcheggiate davanti. Spartanissimo, ma molto americano! Lo ricordiamo con piacere!
mangiare: (cena- colazione giorno successivo) Galaxy Diner, locale di fronte al Bryce Zion Inn, che ci han dato come unico locale nei paraggi ancora aperto a quell’ora (20.30!!!). Dopo lo sfarzo e il lusso di Las Vegas la nostra serata si “accontenta” dell’unica tavola calda della zona… E anche di corsa perché alle 21 chiude tutto.
Mi è sembrato di essere catapultata in uno di quei vecchi film americani: piastrelle bianche e nere a terra, tavoli e panche di finta pelle vissuta, sui tavoli ketchup e senape negli inconfondibili dispenser rossi e gialli; alle parete foto e immagini di “quei” tempi, 45 giri e in un angolo un jukebox (anche se a cd!).
Un foglietto ci avvisa “only Lunch menù” nonostante fosse sera… quindi panini e hamburger serviti negli inconfondibili cestini. Abbiamo comunque mangiato bene: consiglio l’hamburgher, mentre a colazione pancake. Un’esperienza, diciamo!
7 agosto BRYCE CANYON – LAKE POWELL (km 250 – circa 3 ore)
BRYCE CANYON: Il Bryce non è un vero e proprio canyon, ma una serie di anfiteatri, con le rocce più colorate della terra, tra cui il più grande è il Bryce Amphitheater, caratterizzato da famosi “hoodoos“, i pinnacoli rossi, rosa, scolpiti da fenomeni ddi erosione naturale.
Prendiamo lo shuttle fino all’Inspiration point e poi procediamo (scendendo a piedi per il sunset point, sun rise, in totale circa 3 km lungo questo anfiteatro stupendo). Ci sono 22°C, si sta benissimo!
Splendido! Spettacolare! Assolutamente da vedere!
(post dedicato al Bryce canyon qui.)
POWELL LAKE: Si parte verso il lago di Powell. Una volta arrivati, ci informino per una eventuale escursione in barca nel tardo pomeriggio. Durano circa un paio di ore e decidiamo di non farlo, optando per una passeggiata e un buon aperitivo!
dormire: Lake Powell resort. Bella posizione, ma niente di che….
mangiare: (pranzo/merenda) dopo la visita al Bryce, in direzione Lake Powell, ci siamo fermati a Golden hills (a Mount Carmel junction), proprio all’incrocio per Page, attirati dalla scritta “home made pies” e anche dal fatto che erano l’unico posto che avevamo trovato dopo chilometri e chilometri! Ancora una volta catapultati in un vecchio film americano, questa volta tra cimeli di pellerossa. Diversi piatti, zuppe e buffet di insalate.
(Cena) il ristorante dell’hotel Lake Powell Resort è gettonatissima per la sua bella vista sul lago e non abbiamo trovato posto. Con la golf cab ci hanno portato all’altro loro ristorantino in marina, Latitude 37, un locale informale su una house boat. Abbiamo mangiato in terrazza, servizio molto easy, sui divanetti, posate di plastica. Ottime insalate, hummus, e cocktail.
8 agosto LAKE POWELL – ANTELOPE CANYON – MONUMENT VALLEY (200 km- circa 2 ore)
UPPER ANTELOPE CANYON: visita da prenotare con anticipo, via internet (noi con antilope canyon tour). Per un equivoco (nostro, loro… non si è capito!) non risultava la prenotazione per i 2 bambini (che, comunque, sotto i 5 anni non accettano per motivi di sicurezza .. mah…) e non c’è stato verso di farli inserire perché non c’era posto (in realtà non tutte le jeep erano piene…) , facendo rinunciare anche ad una mamma alla visita.
Dicono che l’Antelope Canyon è il più fotografato canyon del nord dell’Arizona. E ci credo!!! Le pareti intagliate dal vento e dall’acqua lo rendono uno spettacolo unico, penso tra i più suggestivi che abbia mai visto. I colori variano dal arancione e viola. Assolutamente da vedere! Uno spettacolo della natura!
MONUMENT VALLEY: arriviamo nel pomeriggio. Appena si stagliano davanti a noi quei “famosi” monoliti di roccia rosa tante volte visti nei film, l’emozione sale! La luce è bellissima! Decidiamo di fare subito la visita inizialmente pensata per la mattina successiva.
Si può procede con l’auto propria (o con tour organizzati, oppure a piedi, in jeep o a…cavallo!!!!) attraverso un giro di circa 1 ora e mezza tra queste montagne rosse. Fa parte della Navajo Nation Reservation, gestita interamente dagli indiani, con ingresso a pagamento.
Scenario da far west, siamo in uno dei luoghi più affascinati e suggestivi al mondo, completamente immersi in un paesaggio di sola natura…. ho ancora i brividi a ricordarlo, da quanto mi è piaciuto!
Al pomeriggio temperatura sui 35ºC secco ma arieggiato.

dormire: al Goulding’s Lodge, nella riserva, una location spettacolare! Splendida vista sulla Monumento Valley da cui abbiamo goduto di un tramonto e di un’alba indimenticabili.
mangiare: (colazione) al Ranch house grill (Page), veramente buono!
(Cena): al Goulding’s restaurant, il ristorante del lodge. Locale grande, uno dei pochi in zona. Ottima cena messicana, piatti molto abbondanti, buon pane navajo, friedbread, e… birre analcoliche.
9 agosto: MONUMENT VALLEY – GRAN CANYON (250 km – circa 2,5 ore)
GRAN CANYON SOUTH RIM: una delle meraviglie naturali più famose la mondo e sicuramente affascinate. Il Gran Canyon mi ha colpito in particolar modo per la maestosità! Questo sconfinato paesaggio scavato dalla lenta erosione del fiume Colorado da veramente idea di quello che è la potenza della natura. Tantissime le possibilità di escursioni.
Noi abbimo percorso in auto il percorso dal Desert view fino al Visitor center, faccendo diverse tappe nei punti panoramici segnati. Poi dal Visitor center, abbiamo fatto una bella passeggiata sul Rim Trail fino allo Yavapay museum; poi con lo shuttle siamo tornati al centro visitatori.
Il sole scalda ma una bella brezza fa sì che temperatura sia piacevolissima, 24º.
Nel tardo pomeriggio un temporale fa scendere la temperatura a 15ºC. Poi, inaspettatamente, esce il sole, al tramonto… e il cielo si infuoca!
dormire: Yavapai Lodge, all’interno del parco nazionale (già a gennaio le disponibilità nei lodge all’interno del Gran canyon scarseggiavano) Camere semplici, zona comune con Wi-Fi.
mangiare: (cena) al Big E steakhouse (a Tusayan), tipica steakhouse in stile cowboy con corna di alce appese ovunque. Carne e birre veramente ottime! Ottimo il servizio.
10 agosto GRAN CANYON – LAS VEGAS (km 480- circa 5 ore)
Si conclude il nostro itinerario attraverso i canyon e torniamo verso Las Vegas, dove ci fermeremo una notte.
HOOVER DAM: Sul confine Arizona- Nevada ci fermiamo a vedere la Hoover Dam, l’imponente diga situata nel Black Canyon, sul Colorado River, costruita tra il 1931 e il 1935 (sono possibili visite guidate). Noi la ammiriamo dal ponte Mike O’Callaghan-Pat Tillman Memorial, aperto nel 2010, che ha permesso di deviare il traffico sulla diga stessa, se non motivi turistiche, come anche noi abbiamo poi fatto.
Arrivati a Las Vegas ci concediamo una fetta di torta da Carlo’s Cake, Buddy il boss delle torte (super chesse cake e cookies!!) e una immancabile perdita al casino! (I bambini possono entrare, passeggiare tra le slot machine e i tavoli, ma solo sui corridoi. Non si possono fermare nelle aree di gioco, le multe sono salate).
mangiare: (pranzo) Colazione al Plaza bonita – family mexican a Tusayan. Buona colazione Mex/americana, anche con possibilità di scelta a buffet.
(cena) tentativo fallito, per la troppa coda, di mangiare un hamburger da Gordon Ramsay. Dirottiamo su B&B bier&burger di Bastianich, al Venetian. Hamburger buono, anche con possibilità di “costruirsi” il proprio panino. Location abbastanza fredda, molto fast-food.

11 agosto LAS VEGAS – DEATH VALLEY – TULARE
DEATH VALLEY: il nome non è certo incoraggiante, ma è uno dei parchi più suggestivi e incredibili d’America!
Un paesaggio arido e desertico, così strano da apparire fuori dal mondo: antichi laghi ormai evaporati, montagne ondulate, stratificazioni incredibili! Se penso alla luna penso ad paesaggio così!
La nostra prima fermata è Zabrinskie point, luogo da cui prese spunto il regista Antonioni per un suo celebre film, per ammirare le bellissime montagne, che si ergono a più di 1500 metri sul fondo della valle. Mi raccomando, sempre con la bottiglia di acqua in mano!
Poi giù fino a Bad water … ci sono 42ºC.. ma sappiamo che la temperatura può esser ben maggiore (registrati anche 56°C!)! Una depressione di 86 metri sotto il livello del mare il grande letto del lago preistorico Manly ormai prosciugato. Lo scenario è di una bellezza ultraterrena, lunare, dove si vive un’atmosfera unica e un silenzio misterioso.
Prendiamo poi la direzione per Tulare, nostra tappa di avvicinamento a Sequoia national Park.
Circa 330 miglia che si percorreranno in 4-5 ore, un viaggio molto lungo, tra tornati e passi, ma bellissimo: paesaggio continuamente diversi. Paesaggi lunari, colline e montagne rocciose, rosse, nere, ocra, per arrivare poi a distese di coltivazioni di prugne e viti.
dormire: Best Western Town&Country Lodge (a Tulare), ottima base di appoggio per Sequoia Park.
mangiare: (cena) Cena da Puerto vallarta Seafood restaurant , dove abbiamo assaggiati diversi piatti della loro cucina messicana, con gran soddisfazione (ricordo particolarmente il Molcajete de mariscos!). Nella stanza principale, adiacente alla nostra, era in corso una serata Karaoke, ma è stato piacevole!
12 agosto: TULARE- SEQUOIA NATIONALE PARK – MODESTO
SEQUOIA NATIONAL PARK: fiore all’occhiello nei tour tra i parchi della california! Ancora una volta a bocca aperta! Abbiamo attraversato una parte del parco con la nostra auto e poi ci siamo goduti una lunga passeggiata nella zona del General Sherman Tree, l’albero più grande del pianeta.

Qui i nostri bambini hanno preso, al visitor center, lo Junior ranger activity book e si sono divertiti a cercare gli oggetti, foglie, pigne, scoiattoli, per completare il loro programma diventare dei Junior ranger. Molto bella, emozionante, la proclamazione con la consegna dell’attestato e della medaglia!
Al ritorno ci fermiamo ad un fantastico chiosco all’aperto, ad un incrocio alle porte di Fresno, di frutta e verdure: prugne, pesche, nettarine e pomodori … eccellente!
dormire: Best western Palm Court Inn (a Modesto)
mangiare: (colazione): IHop (a Tulare), tutto buono dai waffel all’oatmeal
(cena) : Skewers (a Modesto), ristorante mediterraneo libanese.
13 agosto: MODESTO- SILICON VALLEY- SAN FRANCISCO
Un cambio programma in corsa. Invece di procedere per Yosemite park, come inizialmente programmato, decidiamo di andare in Silicon valley!
SILICON VALLEY: Da San Jose a Copertino, da Mountain View a Palo Alto, dalla sede della Apple a sbirciare quella in costruzione di Apple 2. Poi da Google… peccato solo che fosse sabato e non ci fosse nessuno. Comunque si respira un’aria molto.. tecnologica!!!
Dell, Microsoft, Tesla, Motorola, Intel.., e tappa al “garage” di Steve Jobs a Los Altos! E all’univeristà di Stanford.
dormire: appartamento a San Francisco (airbnb)
mangiare: (cena) Zuni cafè, San Francisco. Bellissimo locale, personale gentile e disponibile (colori per i bambini!). Cucina californiana con molte contaminazioni, francese ed italiana soprattutto. Piatto must il pollo al forno a legna… veramente buono!
14 agosto: SAN FRANCISCO
San Francisco, una fra le più affascinanti città USA, si dice… e per me è stata un conferma!
La città non è grandissima, in 2 (meglio 3) giorni si può vedere molto.
Il primo giorno, splendida giornata di sole, l’abbiamo passato passeggiando tra le strade, e suoi continui sali-scendi, di questa affascinante città:
In taxi fino ad Union square, il cuore pulsante, la piazza principale, contornata da hotel di lusso, negozi di classe e teatri.
Poi abbiamo attraversato China town, tra fasci di lanterne rosse appese in mezzo alla strada, dragoni decorati, tempi buddisti, portali dorati e balconi dai colori vivaci, con vista su Transamerica pyramid e il financial district.
Poi le vista panoramiche da Coin Tower. La coda è lunghissima, quindi ci siamo goduti il sole e la vista su Alcatraz e Golden gate bridge, sempre avvolto nella sua nebbia.
Poi percorriamo la Lombard stret fino al tratto più caratteristico e tortuoso al mondo.
Da lì prendiamo il famoso cab fino al terminal a Fisherman’s Wharf , uno dei luoghi più chiassosi e e divertenti della città, tra barche da pesca, negozi, e ristoranti. Passeggiamo fino al Pier 39, guardando panorami, giocolieri e leoni marini e i negozi più stravaganti: botteghe per mancini, rivenditori specializzati in aquiloni, negozi dove fabbricare e personalizzare il peluche…
Terminiamo la nostra passeggiata fino alla City hall; abbiamo percorso 16,5 km a piedi!
Niente visita ad Alcatraz per noi, perchè non siamo riusciti a prenotate i biglietti. Le prenotazioni aprono 3 mesi prima della data della vostra visita.. noi abbiamo cercato di prenotare ancor prima non riuscendoci, e poi i biglietti si sono esauriti subito. Prossima volta!

mangiare: (colazione) it’s tops coffe shop, piccolo locale anni ’50! Ottima colazione, ottime torte!
(pranzo) al chioschetto di Tarantino’s sul Fisherman’s Wharf per gustare un buon granchio!
(cena): WaterBar, proprio sotto al ponte Bay bridge, splendida vista tra luci e nebbie. Bel locale, tra cucina a vista e grandi acquari. banco e bar con splendido angolo di ostriche. Ottima cena, ottimo servizio, piatti ben preparati (menzione per il granchio morbido).

15 agosto: SAN FRANCISCO
Mattinata al California Accademy of Sciences, con visita la planetario (da prenotare, spettacolo ogni 30 min), earthquakes, Rainforest e Aquarium.
Poi ci concediamo una bella passeggiata sul sentiero che costeggia il mare da Cliff House, un palazzo degli anni 20 a picco sul mare, un pezzo della storia di San Francisco, fino a circa 1 miglio dal Golden Gate, con belle viste sul ponte parzialmente immerso nelle nuvole. Oggi la giornata, in questa parte della città, è decisamente più nebbiosa e fredda!

mangiare: (colazione) da The Grove: bel locale e ottime pie e granola homemade!!!
(Cena): Dosa on Valencia, cucina indiana, atmosfera frizzante. Abbiamo assaggiato molto piatti e siamo stati soddisfatti! Alle 21.30 la cucina chiude!

(ancora su San Francisco qui: SanFrancisco in 10 foto)
Inizia il nostro viaggio attraverso la costa della California!
link alla mappa su google drive
16 agosto: SAN FRANCISCO – CARMEL BY THE SEA – MONTERAY
17-MILES DRIVE: Percorriamo in auto questo romantico tratto della costa (accesso a pagamento) tra Pacific Grove, Pebble Beach, Bird rock, attraverso una foresta di cipressi scolpiti scolpiti dal vento in una costa rocciosa che ospita alcune delle abitazioni più belle, e in posizione invidiabile, del mondo. Peccato ci siano solo … 15°C!!!
CARMEL BY THE SEA: un piccolo villaggio, una chicca, una rarità fra le città americane, famosa per le vie ordinate e i negozi chic, le casette in stile fiabesco, la sua bellissima Missione, una importante vocazione artistica, una spiaggia incontaminata e… i prezzi allucinati del mercato immobiliare.
Noi abbiamo trovato un importantissima manifestazione e concorso di auto d’epoca e di lusso… stupenda!

dormire: Hotel Pacific (Monterey), hotel un po’ datato, ma camere molto spaziose, dei piccoli appartamenti.
mangiare: (colazione) Stacks (a San Francisco), ottimo il pancakes con mirtilli e noci
Cena: al Monterey’s Fish House, locale non turistico, bisogna prenotare altrimenti l’attesa è lunga. Molto buono il crab cake.
17 agosto: MONTERAY – SANTA BARBARA
BIG SUR: Prendiamo la Highway 1 e ci godiamo il famoso Big Sur, la scenic byway, una delle strade panoramiche più famose al mondo, un tratto di strada tra scogliere a strapiombo, su un mare impetuoso … dicono! Purtroppo la mattinata è un po’ nebbiosa (e fredda .. 13°) e non ci permette di godere degli splendidi panorami che la strada costiera potrebbe regalarci. A pranzo il cielo si apre.
I parchi della zona sono chiusi per incendio, quindi, procediamo per la nostra strada verso Santa Barbara.
Ci fermiamo per un break al Big Sur River inn. Nonostante l’ora (11.30) e la colazione “americana” appena fatta non abbiamo resistito al burrito che preparano al “market Big Sur” adiacente: assolutamente consigliato!
Il lodge è molto carino! E’ situato lungo il torrente, nel quale sono posizionate delle poltroncine in legno per rilassarsi e mettere i piedi al fresco.
A Punta Blanca ci fermiamo per ammirare gli elefanti marini, una lunga distesa… Temperatura sempre fresca…
SANTA BARBARA: arriviamo nel pomeriggio. Finalmente la temperatura si sta alzando… inizino a sentire l’aria della California! Abbiamo voglia di mare e ci dirigiamo subito allo splendido lungomare orlato di palme, fino allo Stearns Wharf, il più antico molo di legno di tutto lo stato della California.
Poi passeggiata lungo State Street, tra negozi e ristoranti.

dormire: Best western Encina Inn & Sweet
mangiare: (colazione) Old Monterey caffè (Monterey), merita!
(cena): Zaytoon, ottima, veramente ottima, cena libanese: in un bellissimo patio, atmosfera da favola, tavoli rotondi con caratteristici bracieri al centro (che oltretutto scaldano!).
18 agosto: SANTA BARBARA – SAN DIEGO
Sarebbe stato più logico fermarsi prima a Los Angeles e poi procedere per San Diego, ma avevano prenotato il volo su NY ancor prima di definire l’itinerario, ipotizzando un’ultima tappa a Los Angeles. Quindi abbiamo fatto prima San Diego e poi LA (ovvimente è consigliabile scendendo la costa fermarsi prima a Los Angeles e poi concludere a San Diego).
Qui si respira veramente la California! La temperatura è splendida! 28°C, il cielo blu, le palme, le lunghe distese sabbiose, la gente che fa jogging…
Andiamo a Coronado beach, bellissima spiaggia, con il mitico Hotel del Coronado (quello di “A qualcuno piace caldo” con Marilin Moonroe). I bambini si spogliano e giocano con le onde… c’è bassa marea la spiaggia è immensa … si sta benissimo.
All’ Hotel del Coronado ci fermiamo per un meritato e dovuto aperitivo! E un guacamole! Il Messico è a due passi e si sente tutto nel guacamole! Ottimo!
dormire: Manchester Grand Hyatt San Diego,
mangiare: (cena) Bracero cocina, una cucina messicana rivisitata in un bel locale
19 agosto: SAN DIEGO
San Diego offre moltissime attrazioni, dalle splendide spiagge ai parchi a tema.
SEA WORLD: Noi, “da bravi genitori”, dedichiamo una mattinata al Seaworld. Abbiamo acquistato il biglietto “salta file” a 110,00$ cad, temendo chissà che folla… ma se si arriva alla mattina presto non c’è molta gente… anzi, pochissima. Per gli spettacoli si ha posto riservato, ma l’arena è talmente grande che non ci sarebbero stati problemi in ogni caso. Quindi non è assolutamente necessario.
Attenzione ai posti bassi dell’arena: sia i delfini che le orche danno ripetuti colpi di coda proprio per bagnare gli spettatori. Quindi, se non volete bagnarvi, meglio sedersi nella parte più alta.
Sinceramente sono sta un po’ delusa… avevo una grande aspettativa di questo parchi americano, invece l’ho trovato un po’ vecchiotto, poche attrazione, anche gli spettacoli acquatici nulla di nuovo. La parte più bella, anche per i bambini, le vasche dove poter interagire con gli animali.

PACIFIC BEACH: Tramonto, senza parole! Incantati a vedere i surfisti nei loro salti tra le onde in un tramonto da togliere il fiato. Assolutamente da non perdere!

mangiare: (aperitivo/cena) da George Ocean terrace a La Jolla, terrazza sul mare. Consigliabile anche solo per un aperitivo al tramonto.
20 agosto: SAN DIEGO – LOS ANGELES
LOS ANGELES: arriviamo nella città degli angeli, ultima mostra tappa californiana! La città dalle mille sfaccettature, dalle mille contraddizioni, direi pure senza capo né coda… ma, comunque, con un suo fascino.
Prima tappa: Rodeo Drive, il Beverly Wilshire Beverly Hills… ricordando Pretty Woman!!! Passeggiata su questa famosissima strada, tra negozi chiccosissimi e via vai di macchine di grosssssissssima cilindrata che sgasavano a tutto andare, avanti, indietro, avanti, indietro! Benvenuti a Los Angeles!!!
Poi Hollywood walk of fame: la passeggiata dove più di 2000 stelle del cinema e personaggi importanti del teatro, televisione, musica sono ricordati nelle famose stelle. Mi è piaciuta moltissima la piazzetta del Teatro Cinese di Grauman, dove ci sono le imporrete di mani e piedi di famose star del cinema. Nonostante la folla, l’ho trovato emozionante.
dormire: appartamento a Los Angels, Hollywood (airbnb)
mangiare: (colazione) Jsix (San Diego)
(cena): Stout (Hollywood) … penso di poter dire il miglior hamburger una soluto della vacanza (sempre tutti di ottimo livello, questo di più!)
21 agosto: LOS ANGELES
Giornata dedicata al mare.. ne sentivamo il bisogno!
SANTA MONICA: passeggiata sul fomoso molo, con il celebre luna park con la sua caratteristica ruota panoramica, nonché punto conclusivo della mitica strada Route 66.
Poi ci inoltriamo nella lunga passeggiata in spiaggia, tra persone in bicicletta, skateboard, monopattini, pattini, segway e ogni altro mezzo di trasporto, oltre ai tantissimi che facevano jogging.
Poi possibilità di fare mille attività disponibili: attrezzi sportivi di ogni tipo, tavoli da gioco… qualsiasi cosa…
E, infine, bagno! Tra le alte e fresche onde dell’oceano.. richiamo irresistibile!
VENICE: fantastica! L’abbiamo visitata di domenica e sicuramente questo ci ha permesso di vedere una Venice al massimo! Piena di gente, che gira, che canta, che balla! Pattini, skeatboard, artisti, body builders ogni cosa… e poi bancarelle lungo la Venice Boardwalk, per mangiare ogni genere di cibo e trovare ogni genere di (inutile) oggetto!
mangiare: (cena) Fogo de chão, brazilian Steackhouse: classica churrascheria, con overdose di carne!
22 agosto: LOS ANGELES
WALT DISNEY CONCERT HALL: Non voglio perdermi la visita a quest’opera dell’architetto Frank Gehry con la caratteristica copertura in pannelli di acciaio inossidabile. L’interno è visitabile (anche con audioguida free) e piacevole la sosta nel giardino con bella vista sulla città e la famosa fontana, a forma di rosa, realizzata con ceramica frantumata, omaggio a Lillian Disney che ha reso possibile la creazione di questa sala concerti.
MALIBÙ: la famosa cittadina sulla spiaggia, tanto amata dalle star. Ci fermiamo in una delle spiagge a goderci le acrobazie dei surfer e anche a fare ancor un bagno nell’Oceano!

mangiare: (colazione) The gridle cafè: tipico locale americano, famoso per i suoi pancakes! Buoni, buonissii, ma le dimensioni sono imbarazzanti!!!! Preparatevi a far cosa, ma sono abbastanza veloci
(pranzo) Malibù farm, sul pontile di Malibù, un carinissimo locale “healtry food” con una fantastica terrazza sull’oceano. Ottime le spremute, smoothies naturali servite in barattoli.
(cena) Katana: splendida ultima cena in Los Angeles! Ottima cena giapponese, in una splendida location (forse solo un po’ troppo buia per mangiare)

23 agosto: LOS ANGELES – NEW YORK
Si lascia la California, che resterà per sempre impresa nel nostro cuore, per tutto quello che ci ha regalato.
Partiamo per New York, dove siamo rimasti altri 3 giorni.. ma è un’altra storia!
Per qualsiasi richiesta, suggerimento, informazione non esitate a scrivermi! Lasciate pure un commento qui sotto, inviatemi una mail, sarò felice di esservi di aiuto!
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Seguitemi nei prossimi mesi per tutti i post dedicati alle varie località visitate:
Ciao!
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10 comments
Ciao Elisa,
ti chiedo un’info. Le autostrade sono a pagamento? E se sì più o meno a quanto ammontano i costi?
grazie in anticipo 🙂
Roberta
Ciao Roberta!
Salvo alcuni ponti e alcuni tratti intorno a Los Angeles e San Diego, le strade non sono a pagamento.
Noi, non abbiamo pagato nulla né in california, né in nevada, né in arizona.
ciao
elisa
Ciao!
Nel post non c’è alcun riferimento al budget ed ai costi del viaggio!! Mi piacerebbe sapere più o meno quanto avete speso per riuscire a fare un preventivo, tra spostamenti, pernottamenti e vitto…
Interessantissimo blog!
Grazie Maria!
Volontariamente non ho messo nessun riferimento ai costi sostenuti, perché ritengo che qualsiasi tipo di viaggio possa essere fatto a qualsiasi budget.
Non abbiamo speso poco (ma anche questo è un concetto relativo…), scegliendo strutture per dormire, e soprattutto per cenare spesso “costose”, ma le alternative per dormire e mangiare spendendo meno ci sono!
E’ sicuramente un viaggio non economico, ma ripeto, assolutamente affrontabile a diversi budget, sia spingendosi in alto che in basso.
Comunque se hai bisogno di qualche informazione più specifica sarà un piacere per me dartela.
Ciao
elisa
Ciao Elisa,
innanzitutto complimenti per i bellissimi racconti e le altrettanto belle foto.
Anche io con la mia famiglia farò un viaggio molto simile al tuo, nel prossimo mese di Giugno.
Volevo chiederti informazioni sul van che avete noleggiato: che modello era? come vi siete trovati con i posti ed i bagagli (noi saremo in 5)? come è andata l’escursione alla Monument Valley in macchina(alcuni dicono che serve un SUV)?
Grazie mille in anticipo
Daniele
Ciao Daniele.
Noi abbiamo noleggiato un Ford Explorer, un maxi-suv, proprio per il discorso bagagli, perché in 4 adulti e due bambini, le valige non mancavano.
Sicuramente una scelta azzeccata perché ci ha permesso di viaggiare in gran comodità, considerando le tante ore di auto che si fanno.
Per la monument valley non ricordo particolari difficoltà… è tutta strada asfaltata, ricordo di aver visto auto di ogni tipo.
Per ogni altra richiesta chiedi pure,
ciao
elisa
Ciao Elisa,
appena abbiamo deciso di intraprendere un on the road sulla West Coast e i parchi il tuo bellissimo racconto di viaggio e’ stato il primo che ho letto…..mi ha fatto sognare e decidere che quella sarebbe stata la nostra prossima vacanza. Sto organizzando il viaggio anche grazie a tanti consigli che trovo on line. Avevo inserito anche io la tappa da Las Vegas a Tulare passando per Death Valley ma in molti me l’hanno sconsigliata perché troppo lunga.
Tulare era perfetto per svegliarsi e al mattino visitare subito Sequoia. Visto che l’avete fatta…e con due bimbi al seguito non mi sembra un’impresa impossibile. Stancante senza dubbio….questo si. Considerato che alla Death Valley non credo che vengano riservate piu’ di un paio di ore di visita (fermandosi nei vari view point in auto e non dovendo mai fare tratti a piedi) per le temperature altissime. Voi quanto tempo avete dedicato? E oltre a Zabrinskie Point dove altro vi siete fermati? Grazie mille
Ciao, mi fa piacere che il mio resoconto di viaggio sia stato importante per la tua scelta!! Vedrai, un viaggio indimenticabile, veramente!
A distanza di qualche anno lo ricordo ancora come uno dei più belli!
Las Vegas-Tulare senza dubbio una tappa “importante”, ma come dici tu, noi l’abbiamo fatta anche con due bambini a bordo, senza nessuna difficoltà. Sicuramente una tappa lunga ma c’è un susseguirsi di panorami così diversi, che la rende veramente piacevole.
Credo che in Death Valley siamo stati meno di 2 ore, era caldissimo. Poi dipende sicuramente dal periodo, per noi era pieno agosto. Ci siamo fermati a Zabrinskie Point, facendo la passeggiata fino la punto panoramico. Poi ci siano fermati al villaggio per prendere dell’acqua per poi raggiungere Bad water, ovvero il punto più basso della depressione della Death Valley. Abbiamo camminato un po’ sul letto del lago preistorico Manly, ma non più di 15 minuti perché era caldissimo. Però assolutamente da fare! un’esperienza unica! un paesaggio incredibile! Buon viaggio!!!!
Grazie mille Elisa.
di nulla!
ciao