La chiffon cake è un tipico dolce americano, caratterizzato da uno morbidezza incredibile… come diversamente non potrebbe essere dato il nome.. chiffon…
Come tante torte della storia della pasticceria, anche questa ne ha una bellissima. Sono anni che volevo scrivere questo post… quasi 3, da quando pubblicai per la prima volta la ricetta di questo dolce sul mio, allora neonato, blog, dopo che una amica americana me ne parlò. Trovai lo stampo e provai subito!
La torta chiffon cake è stata inventata da Harry Baker, un assicuratore di Los Angeles, nel 1927. Chi fosse questo Harry Baker e da dove venisse non è noto a sapere, come ogni leggenda un po’ di mistero ci dev’essere. Fatto sta che un giorno giunse in California.
Nonostante la sua vita lo avesse portato a fare tutt’altro, il suo pallino erano i dolci. Era alla ricerca della ricetta perfetta per realizzare una torta a base di uova montate. Prima di raggiungere il risultato voluto, Harry provo per 4 anni, oltre 400 varianti!
Ma come spesso succede la tenacia porta alla vittoria: e, infatti,riuscì a far nascer la sua alta e soffice cake, la Baker cake!
Harry, seguendo la sua indole di pasticcere, andò a lavorare in un nuovo ristorante della catena Brown Derby, a Los Angeles, al 3427 Wilshire Boulevars. Il locale era ben frequentato, attori, produttori, registi, star di Hollywood, che furono i primi grandi fans della Baker cake. Harry lavorava dall’alba a sera per produrre oltre 40 torte al giorno, la cui ricetta era ancora avvolta nel mistero.
La sua torta divenne presto tanto amata, contribuendo al successo di questo piccolo ristorante caratterizzato da un curioso, e ormai storico, tetto a bombetta (derby, appunto).
La cake diHarry aveva tutte le caratteristiche per esser vincente: incredibilmente soffice, alta, leggera, con olio di semi nell’impasto in sostituzione del burro.
Ed era proprio questo il segreto che Harry Backer nascose per anni e che svelò solo durante un’ntervista al Minneapolis Tribune, vent’anni dopo la sua “scoperta”. Disse:
Un sesto senso, un’intuizione che andava al di là del terreno… Una folgorazione cosmica…
E così la torta di Harry non aveva più segreti, e la ricetta venne venduta alla General Mills, colosso della produzione dolciaria industriale, per farne un prepato per le torte fatte in casa.
Alla torta venne dato un nuovo nome, “chiffon cake“, facendo subito balzare alla mente la morbidezza e raffinatezza della stoffa da cui prende il nome.
La prima ricetta pubblicata fu quella dell’Orange Chiffon Cake e fu pensata da Betty Crocker, una delle più conosciute donne americane. Donna che in realtà non è mai esistita, una sorta di Mariarosa del lievito Bertolini, che dispensava consigli e, ovviamente, promuoveva il brand. Con il tempo, vista la fama, venne data anche una voce radiofonica e anche un volto, nato dalla sovrapposizione di visi di molte impiegate della compagnia, creando l’immagine di Betty Crocker, immagine che nel corso del tempo è variata a seconda del gusto del momento.
Un sondaggio rivelò che Betty Crocker, la casalinga pasticciera inesistente, è stata una delle donne più famose d’America, la sua fama era seconda solo a quella di Eleanor Roosevelt!
La chiffon cake, la torta mito degli anni ’50, la torta delle star, era ora alla portata di tutti!
Divenne veramente un cult! Opuscoli con raccolte di ricette di chiffon cake con diverse varianti (tra cui famoso quello proprio di Betty Crocker nel 1948 con 14 ricette); ricette sul supplemento domenicale del New York Times, che veniva letto e ritagliato da migliaia di massaie americane.
Le prime versioni della torta erano aromatizzate alla frutta, ma con il tempo ne comparvero di ogni tipo, la fantasia, americana poi, non ha limiti!
Negli USA il 29 marzo è il National Lemon Chiffon Cake Day (la festa nazionale della Chiffon Cake al limone).
Per la corretta riuscita di questa deliziosa e soffice torta è conveniente avere il suo apposito stampo in alluminio, alto, con fondo rimovibile, foro centrale (per una perfetta cottura) e i piedini per poterlo raffreddare a testa in giù.
Lo stampo non va né imburrato, né oliato. Una volta cotta, la torta va estratta dal forno e capovolta, appoggiando lo stampo sui piedini, così che la forza di gravità la tiri verso il basso, facendo “crescere” ulteriormente la torta; si raffredda e inizia staccarsi pian piano.
La ricetta che vi lascio è per una Cocoa Chiffon Cake (la versione classica la trovare qui: chiffon cake – e classica con frosting al mascarpone qui: rainbow chiffon cake)!
Chiffon cake al cacao
Ingredients
- 6 uova grandi temperatura ambiente -circa 130 g peso rossi 260 g peso albumi (4 uova)
- 240 g di farina 00 (160 g)
- 60 di cacao amaro (40 g)
- 300 g di zucchero semolato un po' macinato (200 g)
- 195 ml di acqua a temperatura ambiente (110 ml)
- 120 ml di olio di semi (80 g)
- 1 bustina di lievito per dolci (1/2 bustina)
- 1 bustina di cremor tartaro da 8 g (1/2 bustina)
- un pizzico di sale
- bacca di vaniglia
- scorza di limone
- zucchero a velo
Instructions
- Mettete in una ciotola grande la farina e il cacao setacciati con il lievito, lo zucchero, il pizzico di sale.
- Mescolate e poi fate un buco al centro dove aggiungerete l'olio, i tuorli, l'acqua, la scorza di limone grattugiata e i semi di vaniglia.. Lasciate riposare, senza mescolare.
- Montate a neve fermissima gli albumi con il cremor tartaro: la "neve" deve fare i cosidetti becchi e se capovolgete la ciotola non si deve muovere.
- Ora rimprendete la ciotola con le farine e mescolate tutti gli ingredienti con le fruste fino a che il composto non diventa liscio e omogeneo.
- Poi incorporate gli albumi lentamente, in 2-3 volte, delicatamente, mescolando dall'alto in basso per non smontarli.
- Non imburrate lo stampo e versatevi il tutto. Infornate nel ripiano più basso del forno già caldo a 160°, per almeno 50 min (la torta deve essere già "solida") e poi va alzare a 175° per altri 10 min.
- Togliete la torta dal forno e copovolgetela a testa in giù, sui piedini, o comunque su dei supporti in modo che l'aria passi sotto e la torta non tocchi il piano.
- Ora si deve aspettare che si raffreddi completamente, circa un paio d'ore.
- Staccate, quindi, delicatamente i bordi con una spatola, e metterla su un piatto di portata.
- Spolverizzate con zucchero a velo.
E ora che sapete tutta la storia di questo sofficissima torta, divertitevi!
ciao!
fonti:
Baù Alessio, California bakery, Guido Tomasi Editore, 2013
www.food52.com
www.cakegardenproject.com
www.italianintransito.com
www.whatscookingamerica.net
8 comments
Complimenti Elisa, post molto interessante!!! E complimenti anche per la nuove veste del blog!!!! Sei sempre al top 😉
Grazie monica!
e tu sempre gentilissima!
a presto
elisa
Brava! Bella ricetta.. Secondo te posso usare olio di oliva o cocco al posto di quello di semi?
Ciao Claudia! Io ho provato a farla anche con l’olio di oliva ed è venuta bene. Unica accortezza quella di usare un olio di oliva molto leggero.
Fammi sapere”!
ciao e grazie!
elisa
Io la amo. Sono felice di aver trovato la vera storia della chiffon cake. Stupenda
mi fa piacere!!
Mi piace molto andare a cercare le storie che ci sono dietro a tante ricette!
ciao
elisa
Grazie Elisa per farci conoscere la storia di questa famosissima torta . E’ una torta che ho sempre voluto fate e ora con le tue ricette la farò sicuramente . Mi piace conoscere la storia di cose culinarie ( red velvet / gli stampi Nordic ware …) e quando cucino raccontare ciò che ho imparato a figli e nipoti .
bellissimo il tuo sito
Eugenia
Ciao Eugenia,Grazie di esserti soffermata a leggere le mie storie di cucina e di avermi scritto.
Mi fa molto piacere che apprezzi che tu i bellissimi racconti e leggende che si trovano in tante, tantissime preparazioni di cucina.
Anche a me piace cercarle, scovarle e poi poterle condividere qui!
Grazie ancora e buona chiffon cake!!
ciao
elisa