Un caffè è senza dubbio la pausa preferita da noi italiani, che sia tra le mura di casa, al lavoro, al bar o al ristorante. Ma conosciamo le poche regole di galateo per berlo con stile?
In media se ne bevono una tazzina e mezza al giorno, 6 chili di caffè a testa all’anno, ovvero sopra la media europea. E’ per un tutti un piacere, un momento di stacco, per ricaricare fisico e mente, un rituale che vale sia da soli che in compagnia.
Io la media la tengo alta! Alla mattina inizio sempre con un caffè, ma poco dopo arriva il secondo caffè, generalmente fuori casa, ed è quello che fa iniziare veramente la giornata!
Offrire un caffè è sinonimo di ospitalità e di piacere di stare, anche per poco, insieme. “Ti offro un caffè? Ci beviamo un caffè?” Quante volte lo diciamo ogni giorno.
Vi avevo anticipato, dopo la mia visita da Demar Caffè, che avrei affrontato il tema del caffè nelle sue diverse sfacettature, dall’etiquette al come si beve nel mondo, e poi ricette dolci e salate.
Dopo il bon ton del tè, mi sembrava doveroso affrontare questo mondo. Anche il caffè ha il suo galateo!
Le fantastiche interpretazioni della tazzina di caffè sul profilo IG @cakegardenproject dell’architetto Monica Scandurra
A volte per voler fare i degustatori provetti si commettano una serie di errori. In realtà, come sempre, bastano alcune semplici dritte per essere educati e avere il giusto stile.
Ecco allora poche regole da tenere presente sia che siate a casa o al bar. La coffeetiquette!
Come si offre un caffè a casa
Non si serve a tavola
Il caffè si beve a tavola solo al ristorante. Se siete a casa, il caffè dovrebbe essere servito in salotto. Anche a fine cena, fate accomodare i vostri ospiti su un divano e, su un tavolino vicino, posizionate il vassoio con tutto ciò che occorre: le tazzine, la caffettiera, la zuccheriera con cucchiaino, i cucchiaini per le tazzine (tutte), il latte e la panna per accompagnare.
Il caffé va servito nella caffettiera, la moka, o in una “teiera” dedicata.
Se, invece, utilizzate la macchina del caffè, allora verrà preparato in cucina e servito in salotto dalla padrona di casa, direttamente in tazzina. Fate sempre attenzione alla temperatura del caffè. Se la caffettiera lo tiene al caldo, questo non succede in tazzina: se dovete fare molti caffè, dovrete servirlo a tranche perché, altrimenti, servirete dei caffè freddi, oppure preoccupatevi di scaldare le tazzine a 50°C in uno scaldavivande.
Lo zucchero lo mette chi serve il caffè
Alla padrona di casa il compito di chiedere ai suoi ospiti se desiderano dello zucchero ed eventualmente l’aggiunta di latte o panna, che avrà preparato in appositi bricchetti.
Ed è sempre la padrona di casa, o chi ha il compito di servire il caffè, che si dovrebbe occupare di zuccherare il caffè e poi servire il caffè al suo ospite, che si preoccuperà di mescolarlo.
Ricordate sempre di mettere il cucchiaino da zucchero nella zuccheriera, a maggior ragione se gli ospiti si serviranno autonomamente.
Il piattino non sta sul vassoio
La tazzina si serve sempre con il suo piattino e il manico va rivolto a destra, stesso lato del cucchiaino.
Il piattino non deve mai restare nel vassoio o sul tavolino, ma si terrà con la mano sinistra e il cucchiaino con la destra (facendo riferimento ai destrorsi). Resterà appoggiato solo se servito a tavola.
Una volta terminato di bere il caffè, si appoggerà tutto insieme, tazzina e piattino.
Come usare il cucchiaino
Il caffè non va fatto roteare come fosse un bicchiere di vino rosso…
Il caffè va mescolato, anche se non si aggiunge lo zucchero, cercando di non sbattere il cucchiaino sui bordi della tazzina, con delicatezza, dall’alto al basso, questo per preservare la schiuma.
Dopo aver mescolato, il cucchiaino va riposto sul piattino, non si lascia nella tazzina e tanto meno si “ciuccia” prima di bere il caffè!
Una volta messo sul pattino non lo si userà più, nemmeno per raccogliere lo zucchero rimasto in fondo alla tazzina.
foto da Pinterest
Quel mignolo che si alza…
Sarà la tazzina ad andare alle labbra e non viceversa e il manico si terrà con pollice e indice.
Fate attenzione al vostro mignolino: non si deve mai alzare! C’è chi lo ritiene chic… non lo è per nulla!!!
E nemmeno rovesciate all’indietro la testa per far scendere l’ultima goccia!!!
Il mignolo di una signora non si arriccerà a coda di volpino quando solleverà la tazza.
Donna Letizia.
Al bar
Restano valide tutte le indicazioni sopra descritte sul come si beve un caffè.
Al bar, innanzitutto, è buona educazione salutare il barista che ci sta di fronte prima di ordinare.
Una volta aver ordinato (e sappiamo in Italia cosa si è capaci di ordinare in termini di varianti di caffè!!!!) cercate di non cambiare idea.
foto @Demar caffè
Il bicchiere d’acqua che viene spesso servito con l’espresso ha il compito di pulire la bocca e poter meglio apprezzare il caffè. Va, quindi, bevuto prima.
Il caffè al bar, solitamente, si beve a banco ed è un’attività di pochi minuti: se riusciamo, cerchiamo di concentrarci e apprezzare il caffè evitando di parlare al telefono. Se non fosse proprio possibile, ricordate di parlare a bassa voce o magari di spostarsi dal bancone.
Ci vediamo al prossimo appuntamento con il caffè!
Ciao!
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(articolo in collaborazione con Demar Caffè)