La frittata con i bruscandoli è il piatto tradizionale che viene gustato durante la festa di San Marco, il 25 aprile, generalmente festeggiata in Veneto con un pic-nic sulle rive dei fiumi o in qualche bel prato in campagna.
Nel VIII secolo, alle origini della festa, la popolazione era povera e questo piatto si poteva preparare semplicemente con uova e germogli di luppolo selvatici che venivano raccolti lungo il percorso.
Con il progetto de L’Italia nel piatto, per il mese di Aprile il tema è: “Le uova, di tutto di più” e l’occasione era perfetta per presentarvi questa ricetta tradizionale.
La frittata con i bruscandoli in barattolo
Ho voluto fare una variante alla cottura tradizionale della frittata provandola in in vasocottura. Un versione più leggera e, comunque, molto gustosa, adatta anche per chi segue una regime alimentare controllato, oltre che essere una versione perfetta per esser poi portata ad un pic-nic!
La cottura direttamente in vasetto è veramente comoda oltre ad essere molto bella da presentare… anche a tavola! Quando si apre il vasetto, i profumi che si sprigionano sono veramente coinvolgenti!
Io l’ho realizzata con il forno a vapore, ma potete procedere con questa cottura anche con un forno tradizionale, in pentola a bagnomaria o in microonde (tempi più veloci).
Frittata con i bruscandoli
Ingredients
- 4 uova
- 1 mazzetto bruscandoli – 400 g
- 1 cipollotto
- 20 g Parmigiano Reggiano
- 2 cucchiai olio extravergine di oliva
- q.b sale
- q.b. pepe
Instructions
- Lavate i bruscandoli, tagliate le punte e tenete le foglie (eliminate la parte di gambo troppo duro).
- Tagliate a rondelle finemente il cipollotto, anche la parte verde.
- In una padella antiaderente soffriggete il cipollotto con un cucchiaio di olio. Dopo qualche minuto aggiungete le punte dei bruscandoli. Mettete il coperchio alla padella e stufate per 5 minuti a fiamma bassa.
- Sbattete le uova con il parmigiano, un pizzico di sale e un pizzico di pepe.
- Procedete o con la cottura tradizionale in padella o in vasocottura.
Cottura tradizionale:
- Versate nella padella con i bruscandoli, le uova sbattute. Coprite col coperchio e cuocete a fuoco medio-basso fino a che la parte superiore della frittata non si sarà rappresa.
- Girate la frittata (eventualmente aiutandvi con il coperchio) e cuocete ancora 2-3 minuti, senza coperchio.
In vaso cottura con forno a vapore:
- Preparate i due vasi imburrandoli o ungendoli con un filo di olio e versatevi il composto delle uova, il cipollotto con i bruscandoli e aggiustare di pepe se necessario.
- Chiudete i vasi e mettete in forno.
- Cuocete per circa 55-60 minuti a 65° con 100% vapore.
- Togliere dal forno e aspettare 10 minuti prima di aprire.
In vaso cottura a bagnomaria:
- Preparate i due vasi imburrandoli o ungendoli con un filo di olio e versatevi il composto delle uova, il cipollotto con i bruscandoli e aggiustare di pepe se necessario.
- Chiudete i vasi e metterli sul fondo di una pentola, avvolgendoli con un canovaccio in modo che non sbattano tra di loro, e riempire d’acqua fino a 3/4 dei vasetti.
- Fate bollire per circa 30 minuti, fino a quando vedere che le frittate si sono rapprese.
- Togliere dall’acqua e aspettare 10 minuti prima di aprire.
La festa di San Marco
Per i territori che hanno vissuto sotto il dominio della Serenissima questa è una festa molto sentita. Il santo, patrono di Venezia, si ricorda proprio il 25 aprile, data del suo martirio.
Altra data legata al Santo è il 31 gennaio, che ricorda, invece, l’arrivo delle reliquie a Venezia: due coraggiosi marinai trovarono in Egitto, dentro ad un sarcofago, la cassa che si diceva contenesse il corpo di San Marco e la traportarono nella loro barca, dopo averla ricoperta di carne di maiale in modo da ingannare la dogana egiziana che la considerava impura e perciò intoccabile.
Arrivati a Venezia vennero accolti da grandi festeggiamenti, in quanto il Santo era da sempre in grande considerazione dai Veneti, anche come intercessore importante dei momenti difficili, e ne fecero dono al doge Partecipazio.
Una festa che è sempre stata vissuta con grande solennità, con processioni in piazza e feste al Palazzo Ducale. Nelle piazze lo sfarzo e nelle campagne, invece, … ci sia arrangiava.
La tradizione vuole che dev’esser un festa da vivere all’aria aperta per perpetuare l’accoglienza riservata a quel “Marco”, scampato alla morte per naufragio quando si stava recando ad Alessandria d’Egitto.
Si festeggia preparando, come vi ho descritto, un umile pasto, quello che i pescatori che l’accolsero poterono preparargli vista la tempesta che impediva loro di andare a pescare: una bella e semplice frittata di uova fresche di uccelli palustri, profumata con erbe appena raccolte.
L’Italia nel Piatto
Vi ho presento questa ricetta per la rassegna “L’Italia nel Piatto“, il cui tema per aprile è: “Le uova: di tutto, di più”. Di seguito tutte le proposte delle altre regioni.
8 comments
anche qui la frittata di bruscandoli va alla grande, noi li chiamiamo vartis,mai provata però in vasocottura.
Questo metodo di cottura è davvero insolito per una frittata, ma la rende ideale per un pic nic! buona pasquetta!
E’ stato un esperimento ma assolutamente riuscito!!!
ciao
elisa
Mi sa che questi li raccogliamo anche qua da noi, ma hanno un nome diverso.
Molto bella ed elegante la cottura in vaso.
Buona Pasquetta
i nomi sulle erbe spontanee non si sprecano!! ogni regione ha il suo!
grazie
elisa
Ciao Elisa, proprio una bella ricetta!!!
Grazie!
ciao
Le frittate sono sempre appetitose. Anche qui si fa la frittata con le erbe selvatiche, il preboggion! bacione
Buone si!!!!