Melo Decio di Belfiore, presidio Slow food di Verona

by Elisa Di Rienzo

Il Melo Decio è un’antica varietà di mele di Belfiore, terra delle mele di Verona, che dal 2014 è stata riconosciuta dal Presidio Slow Food, che svolge la sua attività proprio per salvare dall’estinzione prodotti autoctoni, valorizzando paesaggi, territori, culture.

Ho partecipato ad una interessante visita a Belfiore, nel veronese, organizzata dalla strada del vino Soave e dal Comune di Belfiore, che mi ha portato a scoprire le bellezze di questo territorio, sia naturalistiche che architettoniche, ma soprattutto ad approfondire la conoscenza delle mele di Verona, fiore all’occhiello delle coltivazioni di questa zona, un’eccellenza agricola italiana già presente in tempi antichi, e degli ottimi prodotti di trasformazione.

Vi voglio parlare, in questo primo articolo, di un varietà di melo in particolare, l’antico Melo Decio di Belfiore.

Seguirà poi altro articoli proprio sulle Mele di Verona, che grazie ad un nuovo progetto di valorizzazione, e ad un nuovo marchio, che ha come obiettivo il riconoscimento IGP in brevissimo tempo, sono pronte a conquistare il mercato e tutti noi consumatori.

mela di verona
Il nuovo marchio Mele di Verona presentato da Stefano Faedo, presidente del Consorzio Ortofrutticolo di Belfiore

La storia della coltivazione delle mele nel veronese

Già in documenti del XIV e XV secolo è riportata l’esistenza di una produzione importante di “frutti saporosi d’ogni stagione e d’ogni tipo”, tra i quali anche i “pomi”.

Tali documenti fanno riferimento, in particolare, a sistemi di produzione familiari, effettuati per lo più negli “orti e broli” dei grandi possidenti dell’alta pianura veronese e della fascia pedecollinare, cui va ricondotta gran parte dell’orto-frutticoltura veronese di quel periodo.

coltivazione mele di verona

La tradizione fa risalire l’avvio del settore di coltivazione delle mele alla crisi economica del 1929 e attribuisce all’allora parroco di Belfiore, don Bendinelli, e a Piero Frigo i meriti delle prime importazioni dall’America di un migliaio di piante di nuove varietà (soprattutto Belfort e Commercio) e della diffusione di moderne tecniche frutticole.

A testimonianza di questa lunga tradizione, vi segnalo che ogni fine settembre a Belfiore c’è la Sagra della mela di Belfiore, giunta quest’anno alla 72° edizione, la più longeva di tutta Italia.

sagra della mela belfiore

Il Melo Decio, Presidio Slow Food dal 2014

L’origine del melo decio sembra risalire all’epoca romana.

Anche il nome di questa varietà sembrerebbe confermare le antiche origini: “Decio”, infatti, deriverebbe da D’Ezio, il generale che sbarcò ad Adria ed combattè Attila a Padova.

Nel 1941 Primo Candioli redige per l’ispettorato dell’agricoltura i Sunti di frutticoltura pratica definendo così il melo decio:

Una vecchia varietà veronese consigliata solo agli agricoltori che attraverso la potatura, la concimazione e la difesa dai parassiti riescono a produrre frutta grossa, sana e tutti gli anni.

Riesce bene solo nei terreni freschi del Medio e del Basso Veronese.

Primo Candioli
mele di verona
Foto di una stampa scatta presso il Consorzio Ortofrutticolo di Bellfiore (VR)

E proprio a Belfiore il Melo Decio ha avuto, nel corso degli anni, la sua maggiore espressione, sviluppandosi e ottenendo la migliore qualità produttiva.

Il frutto è di forma appiattita, di colore verde con un sovra colore rosa chiaro sul 20-30% della superficie che si ottiene ponendo i frutti sulla paglia o esponendoli al sole, e una polpa compatta di colore bianco.

Questa mela viene raccolta a fine novembre ma e meglio consumarla solo in pieno inverno quando perde un po’ della sua forte acidità. E’ aromatica, croccante, acidula.

Altra sua peculiarità è che si conserva benissimo fuori frigo fino a primavera.

Nel 2014 il Melo Decio ha avuto l’importante riconoscimento da parte del Presidio Slow Food.

Il Melo Decio oggi

Purtroppo intorno agli anni ’70-’80 si è avuto un abbandono di questa coltivazione dovuta anche alla sua alternanza di produzione, che porta ad avere annate produttive ogni due anni, intervallate da annate con una produzione minima.

Il che non incentiva la sua espansione produttiva.

I vecchi impianti sono stati così spesso sostituiti con nuove coltivazioni di varietà di mele più richieste dal mercato.

Oggi la possibilità di gustare queste storiche mele è possibile grazie ad un piccolo gruppo di produttori, sostenuti anche dalla Fondazione Slow Food e dal Comune di Belfiore, che hanno recuperato alcuni impianti proprio nella zona di Belfiore e che promuovono la vendita sui mercati ortofrutticoli.

L’elenco dei produttori del Melo Decio lo trovate a questo link, a fine pagina.

L’utilizzo del Melo Decio

La caratteristica di questa mela è quella di essere un frutto molto profumato, tanto che in passato era usato per profumare armadi, cassetti e guardaroba.

Ma il Melo Decio, dalla polpa soda, è ottimo, oltre che per il consumo fresco, per la produzione di mostarde.

Ho avuto modo di assaggiare la mostarda di Melo Decio prodotta dalla Gastronomia Damoli di Stefano Alberti, presidente della Strada del Vino Soave, e devo dire che è veramente interessante. La gastronomia Damoli produce mostarde e confetture a base di Melo Decio di Belfiore.

Pasticceria Perbellini e il dolce lievitato con il melo decio

Anche un prodotto di alta pasticceria è stato realizzato con i frutti del melo decio.

La Rinomata Offelleria Perbellini di Bovolone, la famosa pasticceria che lo ha ideato, un nome, una famiglia di riferimento per gli appassionati di dolci, deve il suo successo ad alcuni capolavori ideati durante la loro lunga storia di oltre 150 anni, come la Millefoglie Strachin®, l’Offella D’Oro®, il Dolce Dorato® e i Noccioletti, tutte creazioni che ci hanno conquistato grazie alla qualità delle materie prime e alla semplicità dei sapori.

La pasticceria Perbellini insieme con la già citata Gastronomia Damoli, hanno collaborato per la realizzazione di un dolce lievitato con il Melo Decio al fine di esaltare il gusto di questo ingrediente presidio Slow Food.

Un dolce lievitato, una sorta di panettone, ma adatto a tutto il periodo dell’anno, non solo a Natale.

La frutta candita è stata sostituita con pezzi di questa mela antica che hanno la caratteristica di rilasciare umidità al dolce, anche perchè in parte si sfaldano nel dolce stesso regalando una morbidezza e un profumo incredibili.

Vi consiglio di assaggiarlo!

dolce lievitato perbellini melo decio
Una fetta del dolce lievitato con melo decio della pasticceriai Perbellini

Fonti

Presidio slow food, Melo decio di Belfiore

Coldiretti Verona, Il Melo Decio, frutto del passato ai mercati di Campagna Amica Verona, video you tube

A. Sinigalia e F. Lago, A Belfiore la mela è la regina delle produzioni agricole, cartella stampa

gruppo stampa melo decio
Le mele di Verona, colleghe blogger e della stampa, Stefano Alberti, Pierluigi Perbellini, assessori del Comune di Belfiore

Grazie alla Strada del Vino Soave, al Comune di Belfiore, all’agenzia TASTEADV per l’organizzazione di questo press day.

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