I gargati con il consiéro sono una tipica ricetta dell’alto vicentino, un piatto rustico delle feste, per molto tempo dimenticato e oggi riscoperto e sempre più apprezzato in evoluzione.
I gargati sono un tipo di pasta corta, un maccheroncino rigato particolarmente spesso (il nome deriva dall’appellativo dialettale per esofago, gargarozzo) che nasce dall’impasto tipico dei “bigoli”.
La tradizione li vorrebbe trafilati a mano, facendo passare l’impasto attraverso i fori più larghi del “torchio bigolaro“, attrezzo una volta presente in tutte le famiglie venete, oggi quasi introvabile.
“El torcio bigolaro” è uno strumento di fattura artigianale presente in quasi tutte le case, saldamente ancorato e installato in un suo treppiede, un supporto ligneo munito di un piano dove si siede colui che aziona il “volante” e che, grazie al suo peso, dà stabilità all’impianto. Costui è persona robusta e forzuta e generalmente, si avvale di un aiuto per tagliare la pasta una volta fuoriuscita dalla piastra. I”gargati” sono un “piatto simbolo” scledense, hanno foro centrale quasi impercettibile, una lunghezza di circa quattro centimetri ed un tempo di cottura considerevole dato lo spessore della pasta.”
Maestro de cusina Amedeo Sandri

Il consiéro, invece, è il sugo di accompagnamento, un sugo molto interessante: non esiste una ricetta “catalogata”, ma deriva dalla tradizione povera contadina, pertanto realizzata con carni di recupero, di avanzo e, successivamente, arricchita da verdure rigorosamente di stagione.
La versatilità di questo piatto é, quindi, altissima, è un ricetta “in movimento” e in continua evoluzione, che lascia spazio alla fantasia pure restando fortemente attaccata alla tradizione veneta.
Questo sugo originariamente veniva preparato con un pezzo di lardo tagliato a piccoli pezzetti, al quale si aggiungevano cipolla o scalogno, prezzemolo e altre erbe aromatiche (timo, rosmarino, in stagione anche basilico) e qualche ritaglio di carne, e in fine della conserva di pomodoro concentrata. Nel tempo poi si è arricchita di altri interessanti ingredienti.
Nel periodo primaverile il consiero veniva fatto con carni bianche, da cortile, come anatra, oca, pollo o tacchino. In autunno carni rosse bovine, e in inverno, invece, si preferivano carni ancora più robuste, più grasse e dal gusto più deciso, come la salsiccia, la pancetta e anche con qualche pezzo di cacciagione.
Anche le verdure variano a seconda delle stagione, ovviamente. Qualche spunto:
primavera: bruscandoli, asparagi, piselli, erbe sposntanee
estate: cipollotti, peperoni, pomodoro, zucchine
autunno: funghi
inverno: radicchio tardivo di Treviso, carciofi
Gargati con il consiero
Ingredienti
Per i gargati, la pasta:
- 400 g di semola di grano duro
- 4 uova
Per il consiero, il condimento:
- 80 g lombata di maiale
- 100 g petto pollo
- 100 g petto di tacchino
- 80 g spalla di vitello o scottona
- 50 g lardo
- 1 cipolla
- 2 scalogni
- 1 carota
- 50 g di concentrato di pomodoro
- 250 g di verdure di stagione pulita (bruscandoli, asparagi verdi e piselli freschi)
- olio extravergine di oliva
- 1 bicchiere di vino bianco
- 1 bicchiere di brodo
- aromi in abbondanza a piacere (alloro, salvia, rosmarino)
- noce moscata
Istruzioni
Preparate la pasta:
- Impastate a mano la farina con le uova per circa 15 minuti e poi realizzate la pasta con trafila per maccheroncini rigati, di circa 3 cm di lunghezza.
- Se avete il torchio introducete l’impasto a piccole dosi e, con l’apposita trafila, tagliate i gargati. Allargateli su un telo leggermente infarinato e fateli asciugare.
Per il condimento:
- Tagliate a coltello le carni e il lardo.
- Tritare finemente la cipolla con lo scalogno e la carota e fateli appassire con il lardo ed un poco di olio. Aggiungete successivamente le carni tagliate a mano grossolanamente, alzate la fiamma e rosolate a fuoco vivo.
- Unite il trito di erbe aromatiche, una bella grattugiata di noce moscata e irrorate con una generosa spruzzata di vino. Quando il vino sarà evaporato, aggiungete il concentrato di pomodoro. Di tanto in tanto, se necessario, versate piccole quantità di brodo bollente lasciando cuocere il sugo sino a quando le carni risulteranno morbide, circa 15 minuti.
- A parte far cuocere le verdure di stagione tagliate a pezzetti, mantenendole, comunque, croccanti. Unite le verdure alla carne e lasciate insaporire qualche minuto.
Completamento:
- Cuocere i gargati (se fatti con il torchio almeno 20 minuti), scolateli conservando un po’ di acqua di cottura, che servirà per mantenerli morbidi durante la fase di spadellatura sul fuoco assieme al “consiéro”. A piacere aggiungete una spolverata di formaggio grattugiato.
Questa di seguito una ricetta dei gargati con il consiero scritta in vicentino, ritrovata in un vecchio libro di cucina in dialetto:
Par 4 persone ghe vol:
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4 comments
Che meraviglia! Le tue ricette sono sempre buone e piene di tradizione!
Grazie Letizia!
MI piace molto partire dalla tradizione e ricercatore vecchi sapori.
Ciao
elisa
Complimenti
Grazie!!! 😉