Una delle pietanze più antiche e rinomate nella cucina veneta per la valorizzazione del riso è Risi e bisi (i piselli), un vero e proprio classico della cultura gastronomica lagunare, anche se molto probabilmente ha origini bizantine.
Sono, comunque, numerose le testimonianze storiche che dimostrano come questo piatto venisse offerto al Doge in occasione della festa di San Marco, il 25 aprile.
Un piatto per l’indipendenza
Oggi è un piatto forte della tradizione della mia città, Vicenza, conseguenza della caduta sotto il dominio veneziano, e raccoglie tutti i sapori del territorio a cui appartiene.
Ora vi racconto una curiosità che mi ha portato a decidere di preparare questo piatto proprio in questa versione, con le fragole.
In epoca risorgimentale, quando il territorio veneto fu occupato dagli Austriaci, per inneggiare al tricolore, i veneti urlavano “risi, bisi e fragole“, proprio per celebrare i colori della futura bandiera d’Italia, equivalente al lombardo “Viva Verdi” gridato contro gli occupanti austriaci.
Era un grido per rivendicare l’indipendenza e la libertà senza rischiare di finire in carcere.
(…) vide l’oste affacciarsi alla porta, farle l’occhiolino e gridare
“Risi, bisi e fragoe” e lei di rimando “Erbette e rape cotte”.
Gli austriaci li guardarono e risero tra loro.
Non compresero che entrambi li avevano appena derisi inneggiando al tricolore italiano.
Aneddoto

Da noi, ai piedi dei bellissimi Colli Berici, si sono perfezionate le tecniche di preparazione di questo “quasi-risotto”, più una minestra densa, a base di piselli freschissimi.
Definire “risi e bisi”, infatti non è facile, non è né un risotto ma nemmeno una minestra…
Risi e bisi, per essere tale, deve risultare a una via di mezzo tra tutti e due, quindi né troppo asciutta né troppo brodosa.
Risi e bisi, ricetta a zero scarto
Il segreto di questo piatto risiede nello sfruttare ogni parte dei piselli a cominciare proprio dai bacelli, cha rafforzano il sapore fin dal brodo di cottura.
Il riso poi che si utilizza è il Vialone nano, che ha la caratteristica di gonfiarsi molto durante la cottura assorbendo così più condimento.
In particolare a Vicenza si usa un particolare Vialone, ovvero il riso di Grumolo delle Abbadesse che si sposa perfettamente con i piselli di Lumignano (ve ne avevo già parlato qui).
Risi e bisi (anche con fragole di bosco)
Ingredients
- 1 kg di piselli con baccello bio (io piselli di Lumignano De.Co.)
- 50 g di pancetta o lardo (facoltativi, io non l’ho messa facendolo la versione con le fragole)
- 50 g di burro
- 300 g di riso Vialone nano (io di Grumulo delle Abbadesse)
- 1 mazzetto di prezzemolo
- 1 scalogno
- 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
- qb fragoline di bosco (per questa particolare versione bianca rossa e verde!)
- 3 cucchiai di Parmigiano Reggiano DOP
- 2 l brodo (da fare con i bacelli)
- sale e pepe
Instructions
- Sgranate i piselli e lavate bene i baccelli. Immergete in abbondante acqua salata e lasciate bollire per circa mezz'oretta a fuoco moderato, fino anche saranno morbidi (dipenderà dalla tipologia di bacelli).
- A cottura ultimata filtrate il brodo e passate i bacelli al setaccio (se non si ha un setaccio raschiate i bacelli lessati con una cucchiaio e raccogliete la purea).
- In una casseruola mettete metà del burro e l'olio di oliva e fate soffriggere il trito di cipolla e la pancetta (se la mettete).
- Quando la cipolla inizia a disfarsi aggiungete i piselli, lasciandoli insaporire per circa 5 minuti, aggiungendo qualche cucchiaio di brodo e il prezzemolo tritato.
- Poi versate il brodo, circa un litro abbondante (conservatene qualche mestolo per un'eventuale regolazione finale).
- Quando il brodo inizia a bollire versate il riso, avendo cura di girarlo ogni tanto con un cucchiaio di legno, e continuate la cottura per 15-20 minuti (il tempo varietà a seconda del riso).
- A metà cottura del riso unite anche la purea dei bacelli. Se necessario aggiungete un altro po' di brodo bollente.
- A termine della cottura i "risi e bisi" dovranno essere al dente, e dovrà avere una consistenza media tra minestra e risotto. Se fosse troppo asciutto aggiungete qualche cucchiaio di brodo.
- Togliete dal fuoco, regolate di sale, mantecate la "minestra" con l'altra metà del burro, una spolverata di parmigiano. Servite ben calda.
- Per questa versione "patriota", guarnite con delle fragoline di bosco.
- Abbinamento con i vini: Il vino che accompagna questo piatto dovrà essere bianco, profumato e morbido. Dalla terra veneta i migliori abbinamenti, sono con un Soave Classico, un Bianco di Custoza o un Breganze bianco.
31 comments
Ma che bella abbinata! E poi è una gioia di colori che contrastano benissimo!
W la tradizione rivisitata, ciao ciao
Grazie!!
gioia dei colori e anche nel palato!
Ahhh delizia buona, bella, tu essere bava cheffa 😛
andreadz
ahahahah!
danke!!!!!
😉
Foto stupende!!! E ricetta davvero interessante e senza dubbio molto buona!!
Un abbraccio!
Ila
Grazie Ila, mi fa piacere che ti piaccia!
Ciao
Tutto stupendo da te, le foto, gli abbinamenti e ovviamente i nostri colori!!!
Bravissima!
Grazie Michela, sono felice che il mio angolino ti piaccia!!!
Per i vini ho una passione… Che mi piacerebbe rispolverare….
Ciao
adoro il risotto coi bisi, ma alle fragoline di bosco non avevo mai pensato…
che bello, e poi cos” allegro!!!!!!
Ci stanno benissimo, credimi!!!
Ciao
Ma sai che io, pur essendo laziale, mangio spesso risi e bisi? 🙂 Certo noi non lo chiamiamo cos” 😉 Con queste fragoline di bosco deve essere ancora più buonoo, aggiunge quel tocco di acidit‡ al sapore "rotondo" e dolce dei pisellini 🙂 Buonissimo e come sempre foto bellissime 😉
E come si chiama "da voi"???
Provalo con le fragoline!!! Hai ragione, equilibra i sapori!
Ciao bella!
Spettacolare Elisa, non avrei mai pensato alle fragoline di bosco. Bravissima. Da quando sono qua mi è capitato di mangiare ma mai di preparare risi e bisi. Proverò la tua ricetta e cercherò di procurare il riso di Grumolo delle Abbadesse.
Un abbraccio,
Ile
Brava!!!!
Magari potremmo anche incontrarci no?
Cos” mi racconti come ti è venuto questo piatto!!!
Ciaooooo
buonoooo mi piace molto come lo definisci "una minestra densa" …gnam gnam
ciao
Sara
Eh si…. Gnam Gnam!!!!
😉
Non potevi rendere onore migliore a questo nostro piatto ! L'hai descritto e valorizzato come nemmeno il miglior chef vicentino saprebbe fare. Ciao Elisa :)))
Mamma mia Cristina, grazie!!!
mi fa proprio piacere quello che hai scritto… da vicentina, poi!!!
Un'interpretazione davvero favolosa e chic. Complimenti, mi piace proprio tutto, riso, foto e ovviamente il vino !!!!!!
Un abbraccio
Grazie grazie grazie!!!
ciao
elisa
Ciao Elisa, l'idea delle fragoline mi affascina… tutto ciò che apporta al
sapore di un piatto quel magico tocco inaspettato mi conquista!!!! Da veneta apprezzo risi e bisi e questo lo provo di sicuro !!!
P. S. Bellissime le foto…
Anche a me piace molto cercare quell'ingrediente che da al piatto quel qualcosa di nuovo, di particolare, come dici tu… Inaspettato.
Grazie cara Marianna!
Ciao
Avevo gi‡ sentito parlare del risotto alle fragole, ma questa tua versione mi incuriosisce troppo.
Un bacio Elisa
Miky
Ps. volevo solo dirti che sono passata a Wordpress quindi non riceverai più aggiornamenti sui nuovi post che scrivo. Se vuoi continuare a seguirmi ti consiglio di farlo su bloglovin 😉
Fatto!!!
Tra l'altro devo assolutamente seguirci di più perché il tuo blog mi piace moltissimo!!!
Ciao
mi piace l'aneddoto patriottico e mi piace tantissimo questo risotto, lo devo fare assolutamente!
baci
Alice
Si, Alice, fallo e poi mi racconti!!
Ciao
Buongiorno Elisa, non sai da quanto sogno di venire a visitare la tua regione, per tanti, tantissimi motivi uno di questi è la cucina! Grazie per averci fatto conoscere questo piatto tradizionale, ho un debole per i piatti "poveri" quelli semplici genuini perché tirano fuori il buono degli ingredienti quei pochi ingredienti che diventano protagonisti! Complimenti che tocco delizioso danno quelle fragoline di bosco…e le ciotole Wald sono un amore! A me piace il Bianco di Custoza 🙂
Baciuzzi a presto e grazieeee 😉
Carmen
Grazie Carmen!!
Sei molto gentile!
Allora…. Ti aspetto a Vicenza!!
Ciao
una ricetta che non conoscevo ma di cui sono gi‡ affascinata.
grazie Elisa|
Vaty
Grazie Vaty!
[…] rimando, quindi, †a questo articolo per scoprire tutte le curiosit‡ legate a questo piatto e, ovviamente la […]