Spanakopita alla zucca – quando la tradizione greca si sposa con i sapori piacentini

by Elisa Di Rienzo


Lo Spanakopita è una tipica torta salata della cucina greca, realizzata con pasta fillo, con un ripieno di formaggio, generalmente feta, e spinaci.

Il motivo che mi ha spinto a pensare a questa ricetta è stata una bottiglia di Malvasia di Candia Aromatica dei Colli piacentini, unitamente una mistery box ricca di prodotti piacentini,  con i quali mi son messa alla prova!

Ora vi racconto tutto!

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La Malvasia di Candia  aromatica rientra tra le 17 varietà italiane  iscritte nel Registro Nazionale delle Varietà.

Proprio in Grecia, già nell’antichità, venivano prodotti moltissimi vini con la caratteristica comune dell’appassimento al sole dei grappoli.

Questi vini, provenienti soprattutto da Creta, venivano denominati vini Cretici.  Nel Medioevo il loro punto di partenza per l’esportazione divenne il porto di Monemvasia, città  nel Peloponneso. Da qui partivano le navi della Repubblica di Venezia, la quale trasportava e vendeva il vino Cretico in tutto il Mediterraneo e nell’Europa del Nord.

La fama della Malvasia crebbe tantissimo tanto che tra il 1500 e il 1700  e divenne il vino più famoso d’Europa.

La città di Monemvasia sin dal 1200 cominciò ad identificare con il suo nome questo vino dolce aromatico. Il nome, poi storpiato dai Veneziani, divennero Malvasia (a Venezia esisteva il fondaco della Malvasia e molte osterie vendevano solo questo vino).

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La Repubblica veneziana incrementò la produzione nell’isola di Creta e pian piano anche al di fuori dei suoi territori: in tante isole greche, in Dalmazia, nel Sud della Francia, in Spagna, in Portogallo e, praticamente, in tutte le regioni italiane.

Il solo fatto di produrre del vino con l’appassimento dei grappoli e simili caratteristiche organolettiche faceva sì che tutti potessero essere chiamati con lo stesso nome (era ancora lontano il tempo delle DOC!!).  Ecco perché sotto al nome di “Malvasia” in Italia ci possano essere vini dai sapori completamenti diversi.

Tra queste anche la malvasia di Candia (sinonimo di Creta) aromatica, dall’aromaticità esplosiva, imparentabile, come intensità e fragranza, solo a quella del Moscato.

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I colli piacentini hanno avuto un gran dono dalla natura e dalla storia! Una delle più ricche e versatili varietà di malvasia, che permette di creare vini  sia frizzanti, sia fermi, sia secchi sia dolci passiti.

L’aromaticità di questa uva è particolarmente ricca e complessa e si ritrova completamente nel vino. Si possono percepire aromi di arancio, cedro, limone, mandarino, rosa; frutta (pesca, albicocca più o meno matura, frutti tropicali, pompelmo), fiori (acacia, fresia, lavanda), note erbacee, salvia, note smielate e speziate; minerale e idrocarburi; fichi secchi, albicocca essiccata e canditi.

Come è ovvio, non tutti questi profumi si possono sentire contemporaneamente in un bicchiere di Malvasia, ma è impressionante la quantità di essi percepibile in molti vini, specialmente in quelli fermi e, ovviamente, in quelli passiti, provenienti da questo vitigno.

L’origine greca, mediterranea, di questo vitigno non sono solo parole, c’è!

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Ed ecco svelato il perché abbia voluto dedicare a questo vino un piatto che possa ricordare le sue origini, quindi un piatto della bella Grecia, ma con i sapori della nostra Italia.

Come dicevo, lo Spanakopita è una torta salata tipica della cucina greca, realizzata spesso a torta o a piccole monoporzioni a forma di cilindri o triangoli,  con un ripieno di formaggio, spesso feta, spinaci, aneto e cipolla.

La mia proposta utilizza altri ingredienti, tutti tipici della terra piacentina, che ho scelto dalla “mistery box” per il  contest #aromiGialloMalvasia, per creare questo piatto che fondesse tradizione greca e sapori piacentini.

Dalla Mistery Box io ho scelto:

Scalogno piacentino (azienda Delfanti)

Grana Padano  (Latteria sociale Stallone)

Zucca Piacentina  (società agricola Graffignana)

Susine tardive  (agricola Maldotti)

Malvasia Perticato Beatrice quadri 2015 (il Poggiarello)

(Altri prodotti presenti nella mistery box, che non ho utilizzato, sono: salsa a base di pomodoro dell’azienda Pizzavacca  e il miele piacentino dell’azienda il Poggio)

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Spanakopita alla zucca con mostarda di susine

Portata: Antipasti
Cucina: Greca
Author: Elisa - il fior di cappero

Ingredients

PER GLI SPANAKOPITA:

  • 240 g di pasta fillo (8 fogli)
  • 500 g di zucca piacentina
  • 200 g di feta
  • 30 g di grana padano
  • 2 scalogni piacentini
  • 2 uova
  • sale
  • pepe
  • olio extravergine di oliva
  • una manciata di semi di sesamo
  • aneto
  • burro

PER LA MOSTARDA DI SUSINE:

  • 300 g di susine tardive
  • 1 dl di acqua
  • 0,5 dl di vino Malvasia di Candia Aromatica dei Colli Piacentini (io tipologia fermo e secco)
  • 150 g di zucchero di canna
  • scorza di un limone
  • 1 cucchiaio di cannella
  • 5 gocce essenza di senape
  • 4 chiodi di garofano

Instructions

Per la mostarda:

  • Per prima cosa preparate la mostarda di susine, già la sera prima, possibilmente.
  • Lavate le susine, asciugatele e riducetele in pezzi.
  • Mettete a bollire l'acqua, il vino, i chiodi di garofano, lo zucchero e la scorza del limone e aggiungete le susine.
  • Lasciate sul fuoco per 20 minuti, poi prelevate le susine e mettetele in un vasetto di vetro.
  • Rimettete lo sciroppo rimasto sul fuoco per 15 minuti, poi fate raffreddate e unite 10 gocce di essenza di senape e la cannella.
  • Versate sulla frutta e fate riposare una notte. Sigillate e potete conservare in frigo per 5-6 giorni.

Per gli spanakopita:

  • Pulite la zucca, tagliatela a fette e ponetele su una leccarda foderata con carta da forno. Cuocete in forno statico preriscaldato a 220°C per circa 20 minuti o, comunque, fino a che si sarà ammorbidita.
  • Tritate gli scalogni e fateli appassire in una padella con un filo di olio.
  • Una volta cotta la zucca, fatela saltare nella padella con gli scalogni e schiacciatela bene.
  • Raccogliete tutto in una terrina e fate raffreddare.
  • Aggiungere la feta sbriciolata, le uova sbattute, due cucchiai di mostarda e mescolate bene.
  • Stendere un foglio di pasta fillo (circa da 20x35 cm), spazzolatelo con burro fuso, quindi sovrapponete un altro foglio.
  • Mettete un paio di cucchiai del ripieno di zucca al centro, in basso.
  • Piegate le due parti laterali dei fogli di pasta fillo e poi arrotolate, creando un cilindro.
  • Una volta che avete finito con tutti gli 8 cilindri, cospargete la parte superiore con del burro e coprite con i semi di sesamo.
  • Cuocete gli spanakopita in forno già caldo a 180° per circa 20 minuti.
  • Servite tiepidi o freddi, accompagnato con la mostarda e un buon bicchiere di Malvasia aromatica di Scandia.

Il ripieno degli Spanokipita l’ho realizzato con la zucca piacentina, ideale per la preparazione di ripieni, cotta in forno e poi insaporita con un soffritto di scalogno.

Ricordando il ripieno tipico dei  tortelli di zucca, vanto della tradizione gastronomica emiliana (anche se a dire il vero la cucina piacentina non la prevede!) ho realizzato una mostrada con le susine tardive.

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Come da tradizione greca, invece, l’utilizzo della feta come formaggio principale, impreziosito dal Grana Padano e dall’aneto, ricreando un perfetto equilibrio tra dolcezza e sapidità.

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Il vino a mia disposizione era la Malvasia di Candia Aromatica 100%, in versione  vino fermo e secco. Dal colore giallo paglierino tenue con riflessi dorati, con un profumo di gran maturità,  con note di bucce di agrumi e pesca e dal sapore pulito e fruttato con un gusto armonico, l’ho utilizzato  sia nel preparazione  della mostrada che come vino di accompagnamento del mio aperitivo greco.

Gli Spanakopita sono buonissimi serviti tiepidi,  con la mostarda, ma li ho trovati ottimi anche freddi, sempre comunque molto croccanti.

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Non mi resta che invitarvi all’evento “il Giallo della Malvasia” che si terrà nel weekend 1-2 ottobre 2016 alla Corte Agricola la Faggiola, alla scoperta di misteri, segreti e aromi custoditi tra il Po e l’Appennino. Due giorni  sulle orme della Malvasia di Candia Aromatica esplorando i prodotti del territorio svelati dalle sapienti mani degli artigiani del gusto. Tutte le info qui!


Con questa ricetta ho vinto il contest #AromiGialloMalvasia,
con l’obiettivo di far scoprire gli splendidi prodotti agroalimentari piacentini.

aromigiallomalvasia

il fior di cappero - giallo malvasia



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fonti:

www.vinipiacentini.net, La malvasi adi Cadia aromatica, affascinate e sconosciuta

www.ilpoggiarello.quattrovalliwinegroup.it

Alexiadou Vefa, La cucina di Vefa, Phaidom, 2011

ciao!

elisa firma

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