Il Pad Thai è una delle preparazioni classiche, e forse la più conosciuta tra noi occidentali, della cucina Thailandese.
Un piatto che in Thailandia si trova ovunque, e devo dire che il più buon Pad thai che io abbia mai mangiato è stato in una bancarella per strada, a Bangkok… lo street food più buono dei miei viaggi!
Vicino al Palazzo Reale, in mezzo ad un caotico mercato, tra banchetti che preparavano ogni ben di dio, tra fumi e sapori e colori.
Indimenticabile… a 1 euro!
La cucina thailandese è leggera ed equilibrata, ricca di profumi, di spezie e servita sempre con gran eleganza e cura, perché per i Thailandesi “Bisogna mangiare con gli occhi”.
In tutti i loro piatti c’è attenzione ad accostare ingredienti diversi e i 5 gusti fondamentali, salato, dolce, agro, piccante e amaro, devono essere sempre ben bilanciati e riconoscibili.
Ingredienti sempre di ottima qualità e freschissimi e, se volete seguire la tradizione, dovete utilizzare almeno 12 ingredienti in ogni vostra preparazione.
Questo che vi propongo è un classico della cucina Thailandia, il Pad Thai.
Il pad thai è un piatto realizzato con i noodles, ovvero i tagliolini di riso saltati nel wok con uova, una salsa realizzata con salsa di pesce, di ostriche e tamarindo (prodotti oggi tutti reperibili in una qualsiasi Asian Market o supermercato ben fornito) germogli di soia, e poi, a scelta, gamberi, pollo o tofu; il tutto guarnito con arachidi sbriciolati, coriandolo o erba cipollina e volendo, anche del lime.
Come vedete non c’è il sale tra gli ingredienti perché la sapidità è data dalla salsa di pesce.
Quando cucinate un piatto thailandese ricordatevi di preparare tutti gli ingredienti. E’ la parte più lunga della preparazione, perché poi la cottura è velocissima.
Pad Thai
Ingredients
- 140 g di noodles di riso larghezza media
- 140 g di gamberi o pollo
- 1 spicchiod’aglio
- 1 cipollotto
- 1 mazzetto di erba cipollina
- 1 manciata abbondante di germogli di soia freschi
- 1 carota a julienne
- 1 uovo
- 3 cucchiai di noccioline non salate
- ½ cucchiaino di peperoncino
- 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva (in Thailandia olio di semi)
- succo lime (facoltativo)
Per la salsa:
- 2 cucchiai di zucchero
- 4 cucchiaini di salsa di pesce
- 3 cucchiai salsa ostriche
- 2 cucchiai di pasta di tamarindo* o 1 cucchiaino di aceto bianco + 1 di succo di lime
- acqua
- *la pasta di tamarindo va lasciata in immersione circa 15 minuti in un po’ di acqua calda e poi filtrata
Instructions
- Immergete i noodles in una ciotola, completamente sommersi in acqua tiepida e lasciateli lì finché non saranno flessibili, ma non troppo morbidi. Circa 10-15 minuti. Scolateli.
- Sgusciate e pulite i gamberi e versateci un cucchiaio di salsa di pesce; lasciate marinare per 10 minuti.
- Tostate leggermente le arachidi nel wok e poi tritarle grossolanamente.
- Pulite l’aglio, tagliate il cipollotto a spicchi e l’erba cipollina, e la parte verde del cipollotto a pezzi di circa 2/3 centimetri.
- Preparate la salsa in una ciotolina mescolando salsa di pesce, salsa di ostriche, zucchero e pasta di tamarindo filtrata.
- Sbattete l’uovo in una ciotolina; scaldare 1 cucchiaio di olio in un wok e versarci l’uovo, strapazzalo velocemente per ridurlo in pezzetti. Mettete da parte (questa è la versione più semplice, in Thailandia lo cucinano insieme agli altri ingredienti che vengono spostati in un lato della pentola).
- Mettete un altro cucchiaio di l’olio nel wok e aggiungere l’aglio, il cipollotto e mezzo mazzetto di erba cipollina. Appena l’aglio è dorato aggiungete i gamberi e lasciateli cuocere un paio di minuti. Togliete i gamberi e metteteli da parte.
- Mettete ora nel wok i noodles scolati con la salsa e le carote. Mescolate per qualche minuto, finché non diventano morbidi. Se appaiono troppo secchi aggiungete un po’ d’acqua calda.
- Aggiungete l’uovo, i gamberi cotti in precedenza e, poco prima di spegnere la fiamma, aggiungere i germogli di soia ed il resto dell’erba cipollina. Spegnere subito. Regolare la sapidità con salsa di pesce.
- Aggiungete le noccioline, il peperoncino e volendo anche qualche goccia di succo di lime.
Notes
Da tempo, dopo i miei due viaggi in terra thailandese (diari di viaggi qui e qui), volevo proporre questo splendido piatto… ma, lo ammetto, non avevo a casa un wok che rendesse “onore” a questa preparazione.
Lo scorso anno ho cercato di portarne a casa uno direttamente dalla Thailandia, di quelli loro, belli, pesanti, di ferro… ma non è stato per nulla facile trovarli! Poi, sinceramente, il peso era eccessivo per un viaggio in aereo già pieni di valigie!
Finalmente mi son decisa che era arrivato il momento di acquistare un wok come si deve e nella sezione apposita di Livingo ne ho trovati tantissimi, di ottima qualità, e finalmente ora è mio!
Il wok è uno strumento fondamentale per la buona riuscita del pad thai e di tutte le ricette thailandesi con cottura “stir fried“, una cottura molto veloce (nulla a che vedere con il nostro fritto!)
Il suo vantaggio è la forma semisferica, che permette di cucinare al meglio tutti gli alimenti utilizzando una piccola fonte di calore, per una cucina sana e saporita, e richiede pochissimo olio, consentendo una cucina leggera.
Il materiale migliore per il wok è la ghisa (come l’ho preso io) o il ferro, proprio perchè la cottura è veloce, con fiamma alta, permettendo di cuocere rapidamente verdura, carne e pesce conservando intatti i sapori e qualità nutritive.
Come avete visto, per realizzare un buon Pad-thai gli ingredienti sono tutti di facile reperibilità, spesso disponibili in casa, a parte quelli per la realizzazione della salsa, che, ovviamente, sono quelli che rendono questo piatto speciale!
Ve li descrivo lasciandovi anche delle opzioni in caso non riusciste a trovarli:
Salsa di pesce: è il segreto di quasi tutti i piatti thai. E’ ottenuta dalla fermentare delle acciughe, ricoperte di sale. Ha un odore tremendo che però avverte solo chi cucina, aprendo la bottiglietta. Una volta unita agli altri ingredienti, non si “sente” più.
In mancanza della salsa di pesce si può usare, non è la stessa cosa ovviamente, un mix di due parti di salsa di soia e una parte di succo di lime (per riprodurre il gusto salato e acido della salsa di pesce); oppure una parte di salsa di soia e 4 parti di acciughe fatte sobbollire per 10 minuti; in extremis una salsa di soia leggera, del brodo, del semplice sale.
Salsa di ostriche: molto usata nella cucina thai. E’ densa, scura e con un sapore dolce-salato. Si può sostituire in diversi modi. Oltre a realizzarla in casa (ma non è che noi abbiamo ostriche in casa normalmente…), potete miscelare della salsa di soia con un po’ di zucchero o salsa di soia con qualche goccia di salsa worcestershire. Per i vegetariano anche salsa di funghi.
Tamarindo: viene usato per varie pietanze. I migliori sostituti per ogni cucchiaino di tamarindo sono: un cucchiaino di aceto o 2 cucchiaini di succo di lime; oppure 2 cucchiaini di mistura di succo di lime, prugne o datteri secchi (per sostituire la pasta di tamarindo).
I noodles che si utilizzano per questo piatto sono quelli di riso. Sono piatti, ricordano un po’ le nostre fettuccine e possono essere di diversa larghezza (dal tagliolino alla pappardella.. per intenderci!); hanno un colore biancastro e sono vendute fresche (negli asian market) oppure essiccate (io prendo sempre queste).
Quelle secche vanno immerse in acqua tiepida per circa 10 minuti, fino a che non si ammorbidiscono prima di cucinale per il pad thai.
Le porzioni che vi ho indicato sono per 2/3 persone, ma in realtà se volete mangiare alla vera maniera thailandese la preparazione va messa in centro tavola, insieme alle altre portate, e si condivide il tutto!
Sawasdee ka!
2 comments
ciao Elisa sei fantastica hai un sorriso stupendo adoro la tua ricetta perchè amoo la thailandia ,terra dove vorrei trasferirmi a dicembre quando saro finalmente in pensione ciaoooo
caspita.. che bella prospettiva che hai!!!!
grazie!
elisa