Radici e fasioi, ovvero “radicchi e fagioli” in dialetto veneto, è un piatto che racconta storie di vita contadina, in particolare del trevigiano.
Un piatto completo, che ha sfamato tante famiglie a partire dal ‘500, che si realizzava con quello che si aveva sempre disponibile a casa, i radicchi di campo appena raccolti e i fagioli, la carne dei poveri, anch’essi coltivati tra i vigneti e i campi di mais.

Radicchio e fagioli è un piatto che descrive benissimo la cultura trevigiana e veneta in generale: semplice, povera, ma nutriente e saporita.
Sapori che ancora ci emozionano, da quanto sono buoni.
Mangiamo i legumi, per un’alimentazione e un pianeta sani e sostenibili
Il 10 febbraio l’Organizzazione mondiale delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) ci invita a celebrare la Giornata mondiale dei legumi e con il gruppo di “l’Italia nel piatto” abbiamo voluto dedicare l’uscita mensile proprio a questo, proponendovi diverse ricette tipiche con legumi regionali, per suggerirvi tanti varianti per cucinarli, per essere più invogliato a portarli tavola e anche per conoscerne meglio le diverse varietà.
Ecco perché io vi parlerò di questo piatto tipico trevigiano, radici e fasioi, ovvero una insalata tipieda di radicchi e fagioli, che si realizza con i buonissimi fagioli di Lamon IGP nel bellunese, o comunque con dei buoni borlotti, oltre che i fantastici radicchi nostrani.
I fagioli, come tutti i legumi, hanno delle importantissime caratteristiche e proprietà benefiche per i nostro organismo.
- sono fonte di carboidrati e di proteine;
- hanno un ridotto contenuto di grassi;
- la buccia è la fibra insolubile che favorisce la regolarità intestinale e mantiene stabili i livelli di glicemia;
- contengono discrete quantità di vitamina B e minerali (fosforo, ferro, potassio e calcio).
Non dobbiamo dimenticare anche che i legumi:
- provengono da colture sostenibili poiché richiedono meno acqua e fertilizzanti rispetto a quelle necessarie per altre fonti proteiche; in termini di gas a effetto serra, rispetto ai legumi, per 100 g di proteine, la carne di bovino genera 55 volte l’impatto dei piselli e 75 quello della soia;
- sono quindi una nostra arma alimentare per difendere gli animali e tutelare il Pianeta;
- ci permettono di nutrire più persone e più a lungo;
- sono ingredienti super versatili, per tantissime preparazioni in cucina e sempre salutari, legate alle nostre tradizioni italiane ma anche in tantissime versioni etniche. Alla fine dell’articolo troverete 20 altre ricette!
Radici e fasioi, insalata tiepida di radicchi e fagioli
Ingredients
- 300 g di Fagioli Borlotti secchi (di Lamon)
- 300 g di radicchio (rosso di Treviso precoce o tardivo radicchi di campo, radicchio di Castelfranco a seconda della stagione e del proprio gusto)
- 1 costa sedano
- 1 cipolla
- 1 carota
- 1 testa di aglio
- 4 alici sott’olio
- 100 g di guanciale pepato tagliato a cubetti
- 1 rametto di rosmarino
- 1 cucchiaio aceto di vino
- qb olio extravergine di oliva,
- qb sale e pepe
Instructions
- Mettete in ammollo in abbondante acqua i fagioli per almeno 12 ore, quindi scolateli e inseriteli in una pentola con abbondante acqua, il sedano, la cipolla, la carota tagliati a pezzi.Aggiungete il sale e portate a ebollizione, a fuoco lento, per circa un’ora, un'ora mezza.
- Nel frattempo preparate il soffritto: tagliate una testa d’aglio intera, in camicia, quindi senza togliere la buccia, di traverso, e fatela soffriggere in una padella con olio extra vergine di oliva, fino a farla leggermente dorare.
- Togliete l’aglio, levate la padella dal fuoco ed intingete subito un rametto di rosmarino. Aggiungete le alici e mescolare fino a farle sciogliere.
- Una volta pronti i fagioli, togliete tutta l’acqua, ma tenetene un po' da parte.Inserite i fagioli in un contenitore anche con le verdure, aggiungete il soffritto e passate tutto al passaverdure, o in alternativa frullate con un frullatore a immersione.Se necessario, aggiungete un po’ dell’acqua di cottura, fino a ottenere una purea consistente, di vostro gusto (andrà mangiata con la forchetta, non con il cucchiaio!), macinate del pepe e aggiustate di sale se necessario.
- In un tegame soffriggete il guanciale senza olio, fino a renderlo croccante, quindi togliete il tegame dal fuoco e irrorate il tutto con l’aceto.
Preparazione del piatto:
- Pulite il radicchio, fatelo asciugare e sminuzzarlo a mano. Mettete il radicchio in una terrina, conditelo con sale, olio, pepe e un cucchiaio raso di aceto, quindi mescolate bene.
- Disponete il radicchio su 4 piatti fondi o piccole terrine o cocotte di terracotta (come da tradizione), conditeli con olio sale, versate su ciascuna porzione un mestolo di purea di fagioli tiepida e sopra il guanciale croccante con il suo olio di cottura.
- Va servito generalmente come antipasto, ma puro essere anche un ottimo piatto unico per una pranzo e cena veloce.
Radici e fasioi, c’è anche la Confraternita
In Veneto i fagioli si iniziarono a coltivare nel Bellunese già dal 1532 grazie a Giovanni Piero Valeriano, canonico bellunese che si interessava di botanica, avuti in dono da Papa Clemente VII de Medici, ricevuti a sua volta dalla corte spagnola di Carlo V.
Da qui l’origine del Fagiolo di Lamon ed è spiegato il motivo per cui due delle quattro varietà di chiamano Spagnolo e Spagnolit.
Si deve arrivare al 1700 perché i fagioli diventino veramente importanti per l’alimentazione e i fagioli della piana di Lamon pian piano iniziano a sostituire altri legumi.
In pochissimi anni i fagioli si diffusero nel trevigiano, poi in tutto il Nordest e di seguito nel resto d’Italia. A metà del 1800 se ne esportavano i due terzi della produzione diventando così, questo fagiolo, motore dell’economia locale.
Da allora i fagioli sono stati protagonisti importati nella nostra tavola!
Come non ricordare la veneta Pasta e fasoi con i fagioli di Lamon, oppure protagonisti in una confortevole zuppa di montagna con orzo e fagioli, ho prendendo dalla cucina mediorientale in un ottimo hummus di fagioli!
Radici e fasioi era un piatto contadino, che come sempre ogni famiglia faceva a proprio gusto senza dosi stabilite, tanto da non essere mai inserita in ricettari storici.
Questa ricetta si trova citata nel libro del celebre chef trevigiano Armando Zanotto, che pubblica nel 1984 un libro diffuso in tutto il mondo: “Il Radicchio in cucina” edito da Dario De Bastiani e successivamente nel volume di Fernando e Tina Raris “La Marca gastronomica” sempre delle Edizioni De Bastiani e la ricetta da loro pubblicata si intitola “Radicio con la Sopa de fasioi”.
Poi, divenuta una specialità del territorio, oggi è proposto in tutti quei ristoranti che hanno cuore le nostre belle tradizioni, trevigiani e veneziane, soprattutto, e nel 1999 nacque la Confraternita gastronomica, denominata “Congrega dei Radici e Fasioi” che iniziò a diffondere il piatto in Italia e all’estero.
Si tratta di un’associazione enogoastronomica-culturale nata con lo scopo di valorizzare gli usi, costumi e prodotti tipici, e in questo caso si fare conoscere nel mondo questa ricetta tipica.
Dal punto di vista nutrizionale la ricetta è completa perché ha le fibre del radicchio, le proteine del fagiolo che sono assimilabili come quelle della carne e le calorie date dal lardo del maiale, anche se oggi si preferisce usare la pancetta. Invece coloro che si nutrivano quasi esclusivamente di mais a lungo andare rischiavano di soffrire di pellagra.
Giuseppe De Nadai, Gran Maestro vicario della Confraternita
L’abbinamento tra fagioli e radicchi e alquanto inusuale nel resto d’Italia, da un punto di vista sensoriale è perfetto.
I fagioli hanno un gusto che si può definire ”morbido“, un sapore avvolgente che si avvicina al dolce e una texture in bocca vellutata e piena che si sposa benissimo con tutti quelli alimenti dal retrogusto un po’ amarognolo, come i radicchi trevigiani.
Vi ricordo altri ottime preparazioni che trovate nel blog con l’utilizzo dei fagioli:
- HUMMUS DI FAGIOLI E RADICCHIO GLASSATO
- TACOS CON INSALATA DI NERVETTI, RADICCHIO E FAGIOLI
- MINESTRA DI ORZO E FAGIOLI DELLE DOLOMITI
- PASTA E FAGIOLI DI LAMON, PIATTO STELLATO DE LA PECA
- PASTA E FAGIOLI ALLA VENETA, PASTA E FASOI
L’Italia nel Piatto
““L’Italia nel Piatto per la giornata mondiale dei legumi” è il tema della rubrica per questo mese. Ecco le altre ricette delle Regioni d’Italia.

Liguria: marò di fave (blog: Arbanella di basilico)
Piemonte: La panissa vercellese (blog: Soffici blog)
Trentino Alto Adige: Crema di fagioli con involtino di verza e ricotta (blog: Profumi e colori)
Lombardia: Zuppa rustica con i Fagiolini dall’occhio di Pizzighettone, i”Fasulin de l’oeucc” (blog: Pensieri e Pasticci)
Friuli Venezia Giulia: Zuppa di orzo e fagioli (Blog: La gallina vintage)
Emilia Romagna: Pancetta e piselli (blog: Zibaldone culinario)
Umbria: Insalata di fagioli diavoli rossi con patate e cipolle (blog: 2 amiche in cucina)
Abruzzo: Torchioli con ragù di lenticchie (blog: Un’americana tra gli orsi)
Toscana: Fagioli con l’occhio all’aretina (blog: Acquacotta e fantasia)
Molise: Zuppa agnonese di lenticchie e pallotte (blog: Tartetatina)
Lazio: Crespelle con farina di ceci (blog: Meri in cucina)
Puglia: Ceci e funghi cardoncelli della Murgia (blog: Breakfast da Donaflor)
Campania: Zuppa di lenticchie e friarielli (blog: Fusilli al tegamino)
Basilicata: Cicerchie ricetta lucana con i cavatelli (blog: Quella lucina in cucina)
Calabria: Lagane e ceci alla calabrese (blog: Dolcemente inventando)
Sardegna: Il minestrone di lunga vita della famiglia Melis di Perdasdefogus (blog: Dolci Tentazioni d’autore)
Sicilia: Minestra di Lenticchie Siciliana (blog: Profumi di Sicilia)
16 comments
Sai non ho mai pensato di abbinare il radicchio ai fagioli in un’insalata, anche se spesso sono entrambi in tavola. La tua proposta è molto golosa e te la copierò molto presto. Grazie
Ciao Manu
Ma in effetti è una combinazione per nulla diffusa. Pensa che nemmeno a Vicenza si mangiano.
E invece, la sanno lunga i trevigiani! Un matrimonio perfetto!
Ti consiglio di provare!
A volte è un salva pranzo per me, ovviamente in questo caso devo usare i fagioli già lessati, in vasetto, ma è buona lo stesso.
ciao
elisa
Che meraviglia questa insalata….io adoro il radicchio!
E’ buonissima! Non ia quante volte me lo faccio a pranzo, al volo (in questo caso devo usare i fagioli in vasetto, ma merita lo stesso!).
ciao,
elisa
Mi piace molto questa accoppiata anche perché adoro il radicchio in tutte le sue varietà!
Allora non ti resta che provarlo!
ciao
elisa
Ma che sapore particolare devono avere, una ricetta proprio interessante! Proverò a farla, spero di trovare un buon radicchio!Un abbraccio
Prova con. qualsiasi tipo di radicchio, di cicorie.
Vedrai che ti conquista!
ciao,
elisa
Adoro questi abbinamenti, la dolcezza dei fagioli e l’amarognolo del radicchio. Io di solito li preparo con le cicorie.
eh., la famiglia è quella!
ottimo abbinamento, veramente!
ciao,
elisa
Beh…ma questa non è una semplice insalata! Mamma mia che buona dev’essere! Con le alici sott’olio…. ancora più saporita! Ciao!
hai ragione, è uno spettacolo!!!
😉
ciao
elisa
Abbinamento da provare assolutamente. I colori di questa insalata sono fantastici.
te lo consiglio vivamente!!
grazie,
elisa
sono prodotti tipici del vostro territorio, i radicchi che avete voi sono invidiabili penso sia dovuto anche al terreno oltre al microclima, e i fagioli non sono da meno. Bellissima insalata!
Effettivamente i nostri radicchi sono veramente speciali!
Grazie
elisa