Fattoush, insalata araba

by Elisa Di Rienzo

Il fattoush, insalata araba, insalata a dadini, insalata israeliana, libanese, tra i tanti nomi con cui viene chiamata, è la pietanza che, in ogni ora del giorno, potrete vedere tra le mani di un gerosolimitano, come racconta Yotam Ottolenghi.

Un piatto di verdure fresche tagliate dadini e affettate, pomodori, cetrioli, cipolle, condite con un olio e limone ad accompagnare qualsiasi piatto.

La versione araba, tra le tante varianti, prevede l’uso di pezzi di pane pita (qui la ricetta), o altro pane raffermo, grigliato o fritto. Si possono poi aggiungere anche altri ingredienti, ad esempio la lattuga, i peperoni, i ravanelli, erbe aromatiche come menta, prezzemolo e coriandolo, e poi spezie, pimento, cannella e sommacco.

fattoush

 

Questa insalata si accompagna con del latticello, oppure potete fare come faccio io, creando una salsina con  yogurt greco e e latte intero. Ne uscirà una sorta di latticello, ma un po’ meno acidulo.

Una delle variabili, di famiglia in famiglia,  di questa insalata, oltre alla tipologia di ingredienti, è la dimensione dei dadini in cui viene tagliata la verdura (chi li vuole piccolissimi, chi arriva a far pezzi di anche 2 centimetri – se volete ripassarvi le differenze tra dadi, dadini, cubetti e brunoise, andate a rivedere questo mio articolo).

Condizione fondamentale è che le verdure siano freschissime, mature e gustose.

 
fattoush
 

Fattoush

Portata: Antipasti - contorni
Cucina: Mediterranean
Servings: 4

Ingredients

  • 2 pani pita o altri pani piatti raffermi
  • 400 g pomodori grossi, sodi e maturi
  • 100 g ravanelli
  • 3 cetrioli libanesi (io nostrani, senza semi)
  • 2 cipolle rosse di Tropea piccole
  • 1 cuore di lattuga
  • 3 cucchiai olive nere (io olive leccine bio di Valbona)
  • 15 g prezzemolo
  • 15 g menta
  • 15 g coriandolo
  • 1 spicchio di aglio
  • 3 cucchiai succo di limone
  • 50 ml olio di oliva extravergine
  • 2 cucchiai aceto di mele
  • sale
  • pepe nero
  • 1 cucchiaio sommacco
  • 1 cucchiaio sesamo nero

Per la salsa (in alternativa a 300 g di latticello):

  • 150 g yogurt greco
  • 150 ml latte intero

Instructions

Per la salsa:

  • Mettete in un recipiente lo yogurt con il latte, sbatteteli bene e lasciateli riposare per almeno 3 ore in un posto fresco o in frigorifero, fino a che in superficie non compaiono delle bollicine. Otterete una specie di latticello, ma meno acido. 

Per il pane:

  • Prendete il pane e tagliatelo in piccoli pezzi regolari. Mettetelo in una griglia in forno o in una padella con un filo di olio. Fate tostare e mettete da parte.

Per le verdure:

  • Lavate e asciugate bene tutto.
  • Tagliate i pomodori e i cetrioli, sbucciati, a dadini da 1,5 centimetri; i ravanelli e le cipolle a fettine sottili; a pezzetti le foglie della lattuga.
  • Tritate grossolanamente le erbe aromatiche.
  • In una ciotola prepate il condimento miscelando bene il succo di limone, l'olio, l'aceto.
  • Mettete le verdure tagliate, le olive, i pezzi di pane (non la lattuga)  in una insalatiera e versate il condimento e le erbe aromatiche. Regolate di sale e pepe.

Per servire:

  • In un piatto da portata ponete prima le foglie di lattuga e poi, sopra, le verdure condite. Completate con le spezie e, infine, irrorate con la salsa-latticello.

 

fattoush

 

Questo piatto è il primo di quattro che realizzerò per il progetto AromanticDay: le piante aromatiche in cucina di Valbona.  Vi porterò in viaggio culinario in giro per il mondo attraverso 4 piatti diversi, in cui siano presenti  erbe aromatiche e spezie, tipiche di quella specifica zona.

Per il fattoush, ci troviamo in medio oriente, ho utilizzato:

Prezzemolo: le sue origini sono da collocare nell’Europa Sud-orienatle o nell’area occidentale. In cucina, le foglie fresche, intere o sminuzzate, danno un delizioso tocco di sapore a insalate, zuppe, piatti freddi come il tabuleh, altro piatto tipico della cucina mediorientale. Non è solo un’erba gustosa ma anche ricca di vitamine A e C, fibre, potassio, magnesio e ferro. Contiene anche proteine. 

Menta: nota per il suo spore fresco e aromatico, coltivata fina dal IX secolo negli orti dei monasteri. Ne esistono almeno 24 specie e migliaia di ibridi. Servono per aromatizzare bevande e tè, la troviamo nei piatti di carne, fritti,  e  anche nei dolci.

Coriandolo: una delle erbe aromatiche più usata al mondo, sia fresca che essiccata, originaria dell’Europa meridionale e Asia occidentale. Un’erba usata moltissimo nella cucina asiatica e anche  latino-mericana. Isaporisce insalate, piatti a base di riso o fagioli, frittate, zuppe, carni.

Sommacco: cresce spontaneo in tutto il bacino mediterraneo ed è molto utilizzato nella cucina libanese. Dalle sue bacche essiccate si ottiene una polvere rosso-violacea, che viene utilizzata per insaporire le pietanze, come carni, pesce, verdure, minestre, yogurt, macinature e salse. 

Sesamo nero: molto comune nella cucina mediorientale ed asiatica, sia nella versione bianca che nera. Il suo sapore si esalta con una leggera tostatura (come tutti i semi); ideale per aromatizzare pani,  biscotti, salse.

fattoush

 Post realizzato per il progetto Aromantic-day: erbe aromatiche in cucina, con Valbona
 
 

elisa firma

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fonti:
AA.VV. Guida illustrata agli alimenti vegetali, Il Castelllo
Daniela Annetta, Atlante delle spezie, ed. Pentàgora
Ottolenghi, Tamini, Jerusalem, Bompiani
 
 
 
 
 
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